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Canonical: diamo uno sguardo alla mamma di Ubuntu

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Ubuntu è diventata col tempo la distribuzione GNU/Linux maggiormente diffusa nell´intero panorama informatico mondiale. Grazie alla sua semplicità d´uso, alla sua incredibile compatibilità hardware, e ad un parco software sempre fresco e ricco di interessanti applicazioni, la distribuzione umana domina l´intero mondo Linux.

Uno dei punti in favore di Ubuntu è certamente la presenza alle sue spalle di una società solida come Canonical, che da tempo ne cura lo sviluppo grazie a persone sempre al lavoro per migliorare la distribuzione. L´attenzione è sempre stata concentrata su Ubuntu più che su Canonical, com´è giusto che sia. Ma cerchiamo di capire cosa rappresenta l´azienda sudafricana e in quali settori opera.

5 marzo 2004: tutto ha inizio quel giorno. Un imprenditore del Sud Africa, un certo Mark Shuttleworth, decide di dare vita ad un´azienda per la promozione di software Open Source. Inizia dunque ad assumere dipendenti che possano aiutarlo a portare avanti tale iniziativa, e crea un team di lavoro ben strutturato.

Uno dei primi progetti nati nei laboratori Canonical è Ubuntu, una distribuzione Linux basata su Debian, mirata alla semplicità e destinata agli esseri umani. Potrà sembrare una cosa ovvia, ma lo stesso nome "Ubuntu" in lingua zulu sta a rappresentare la benevolenza verso il prossimo.

Ubuntu parte subito bene, e in pochi anni riesce a diventare una delle distro più apprezzate dagli utenti. E a guadagnarne è la stessa Canonical: l´azienda conta adesso oltre 200 dipendenti, dislocati in circa 30 stati diversi, anche se la sede principale resta quella dell´isola di Man. Il fatturato annuo supera i 30 milioni di dollari, e diventa uno dei capisaldi del panorama Linux mondiale.

Per promuovere la diffusione di software Open Source, Canonical ha supportato anche altri progetti, quasi tutti legati in qualche modo ad Ubuntu, il fiore all´occhiello della società: si va da Bazaar, un sistema per il controllo di versione, all´Open CD, progetto ormai fermo,
passando per una serie di iniziative volte a sensibilizzare l´opinione pubblica alla questione dell´Open Source.

Un altro importante tassello nel mosaico Canonical è Launchpad, la piattaforma per la gestione di applicazioni aperte, accessibile a chiunque voglia sviluppare un progetto sotto licenza Open Source. Launchpad è diventato uno degli strumenti più apprezzati dagli sviluppatori, e vi si affidano anche aziende di un certo calibro.

Ma Shuttleworth non si è fermato qui: da diversi anni, infatti, Canonical supporta anche altre fondazioni orientate all´Open Source, quali ad esempio la Linux Foundation, la GNOME Foundation e la KDE Foundation. Importante anche il contributo dato ad alcune conferenze come PyCon, LinuxCon e GUADEC.

In diverse situazioni Canonical è stata vista come una minaccia per l´Open Source, con alcuni che la vedevano come la nuova Microsoft. I fatti hanno però dimostrato come un´azienda ben strutturata possa dare tanto al mondo del software libero e Open Source.

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