L´arrivo del nuovo sfondo di Ubuntu 10.10 Maverick Meerkat ha scatenato non poche polemiche: considerato pessimo da alcuni utenti e marginalmente importante da altri, la questione ha comunque richiamato l´attenzione di Mark Shuttleworth, che si è sentito in dovere di esporre in maniera migliore la situazione.
Dalle parole del patron di Ubuntu apprendiamo che lo sfondo delle nuove versioni di Ubuntu sarebbe dovuto essere differente per ogni utente: ogni installazione avrebbe dovuto avere un wallpaper di partenza identico, a cui apportare quotidianamente piccole modifiche come il posizionamento delle luci o i loro riflessi.
Per rendere possibile tutto questo, gli sviluppatori di Ubuntu avevano pensato all´impiego di immagini in formato SVG e alla creazione di un software che, in background, si occupasse di manipolare l´immagine, magari utilizzando come fonte casuale di dati le immagini visualizzate dallo screensaver.
Purtroppo, come spiegato nel Design blog di Canonical, il tempo è mancato e alla fine, di questa idea, non si è fatto più nulla; nei propositi di Shuttleworth e degli altri dipendenti impiegati nel definire l´identità visiva di Ubuntu rimane comunque la speranza di poter implementare questa funzionalità nei prossimi rilasci della distribuzione.