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 Editoriale di HTML.it

  Netscape 6 e le contraddizioni del progetto Mozilla
    Lunedì 20 novembre 2000

And the beast shall be made legion. Its numbers shall be increased a thousand thousand fold. The din of a million keyboards like unto a great storm shall cover the earth, and the followers of Mammon shall tremble.

Se vi capita di trovarvi tra le mani una versione di Netscape 6, installatela e provate a digitare nel campo dell'URL about:mozilla. Compariranno sul vostro schermo le parole che ho riportato sopra. Si tratta di uno degli easter eggs (letteralmente "uova di pasqua") presenti nella nuova versione di Netscape, uscita sei anni dopo la prima release, tre anni e quattro mesi dopo la release 4.0 mentre la quinta è stata completamente saltata.
Nel messaggio che vi comparirà nella finestra del vostro nuovo browser si fa riferimento ai "seguaci della mammona" che dovranno prepararsi a "tremare". La "mammona" è la "ricchezza"; fuor di metafora la Mammona è la Microsoft e le milioni di tastiere che formeranno il grande uragano sono quelle dei tanti programmatori che con il loro lavoro hanno supportato il progetto Mozilla, il browser open source largamente utilizzato da Netscape Communications per lo sviluppo di Netscape 6.

Tra questi sviluppatori vi era anche Jamie Zawinsky, animatore fino all'aprile 1999 del progetto Mozilla e già sviluppatore per Mosaic e Netscape sin dal 1994. Quando Zawinsky lasciò Mozilla.org scrisse un lungo articolo in cui spiegava le ragioni del "fallimento" del progetto includendo fra queste la presenza ingombrante di Netscape-AOL. Il progetto continuò anche senza uno dei principali attori e l'ultimo atto è stato scritto nei giorni scorsi da Netscape con il rilascio improvviso di Netscape 6.

Le paure di Zawinsky si sono avverate: Netscape 6 è un browser morto alla nascita e i suoi grandi difetti (lentezza e instabilità) cancellano i pur presenti miglioramenti rispetto alle versioni precedenti. Una prossima recensione del prodotto conterrà le riflessioni di carattere tecnico; qui invece mi preme sottolineare alcuni aspetti di carattere più generale.

Primo fra tutti il ruolo di Netscape in America On Line (le due società si sono fuse nel 1999). Il browser oramai non rappresenta più solamente l'interfaccia verso le informazioni, ma è uno grande strumento di promozione e, se vogliamo usare questa parola generica, di marketing. America on line è una delle poche Internet Company che sta crescendo in questi ultimi mesi; la sua politica (riassunta dal motto Internet to everyone, everywere) si rivolge soprattutto all'acquisizione di contenuti (vedere il noto accordo con la Time Warner) e servizi (come quello di commercio elettronico Shop@AOL) da distribuire interamente sul Web; per poter contare su un buon numero di utenti fedeli, America On Line deve poter controllare anche il mercato dei browser. Un navigatore in questa concezione diventa per chi lo utilizza la porta di accesso ai servizi della società. Non a caso Netscape 6 all'avvio richiede quasi forzatamente la registrazione ai servizi Netcenter e tra le sue funzioni ne offre alcune particolarmente legate ad AOL o a suoi partner. Non a caso il browser punta moltissimo ai servizi di personalizzazione: informazioni, shopping, contatti, tutto è personalizzabile per una navigazione più semplice. E, per finire, non è un caso che il browser sia stato lanciato, come mai era successo in precedenza, in cinque lingue differenti (francese, inglese UK, giapponese e tedesco).
Insomma: l'8 novembre scorso Microsoft ha annunciato lo sviluppo del suo futuro Internet Explorer 6; AOL non poteva più ritardare l'uscita del software, anche se questo non era perfetto; doveva affrettarsi e lo ha fatto nel modo peggiore.

Secondo, il ruolo di Mozilla in Netscape. Il progetto Mozilla è tuttora diviso in due tronconi, il primo volto allo sviluppo di un browser open source completamente slegato dal nome di Netscape, il secondo dedicato invece al supporto delle future release di Netscape 6. In questa nuova versione del browser, che si rifa al primo troncone di Mozilla, sono stati facilmente individuati ben 86 bug conosciuti ai quali non è stata dato supporto dalla Netscape. Il prodotto, è evidente, non aveva ancora la stabilità necessaria per essere messo sul mercato. Secondo David Flanagan, un autore di libri tecnici su Java e Javascript, tutto ciò sarebbe imputabile agli ingegneri del Netscape Product Development Team che avrebbero ignorato i bug indicati dal team Mozilla pur di mettere sul mercato il browser.
La domanda allora è: gli sviluppatori che lavorano attorno al progetto Mozilla possono continuare a supportare lo sviluppo del software open source anche sapendo che la qualità del prodotto da loro supportato, Netscape, sarà decisa da ragioni puramente commerciali? Questo forse è il maggiore interrogativo che starà girando nella testa dei supporter del team mozilla e che forse deciderà anche il futuro del browser.

Terzo, la compatibilità. Netscape 6 è certamente uno dei browser più compatibili sul mercato. Dai nostri test (per cui si rimanda ad un articolo del dossier sui browser) Netscape supporta gli standard del W3C in modo molto più conforme alle norme rispetto alle versioni precedenti e si attesta sul livello di Internet Explorer (il quale tuttavia presenta più formule di visualizzazione proprietarie, che rappresentano anch'esse soluzioni fuori dagli standard). Molte delle lamentele degli utenti che si sono lette in questi giorni lamentavano il fatto che "molti siti non vengono visualizzati come sempre". Netscape è compatibile con gli standard comunemente accettati dai consorzi e non con i siti costruiti seguendo le soluzioni estemporanee di questo o di quel browser, o di questo o quell'editor HTML. Alcuni bug, va ammesso, sono presenti anche nelle specifiche di programmazione, ma la strada di totale compatibilità scelta e ostinatamente seguita dai programmatori di Mozilla è quella giusta.

Questa strada è forse uno dei pochi pensieri che ci fa credere ancora nel progetto Mozilla - Netscape, progetto che, nato con enormi aspettative e con il favore di intere comunità di navigatori, ci sembra adesso un po' mortificato.



di Francesco-Saverio Caccavella

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