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Cursor: collaborare con l'AI Chat e modalità "Chiedi"

Cursor: interagire con l'AI come se si trattasse di un collaboratore e utilizzare la modalità "Chiedi" per velocizzare il coding
Cursor: interagire con l'AI come se si trattasse di un collaboratore e utilizzare la modalità "Chiedi" per velocizzare il coding
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Nella lezione precedente abbiamo mosso i primi passi nel mondo di Cursor, esplorando le sue funzionalità fondamentali, le opzioni di installazione, i piani tariffari e una panoramica del suo funzionamento tramite il "Quick Start". Ora che abbiamo installato l'ambiente e familiarizzato con l'interfaccia, è arrivato il momento di affrontare uno degli aspetti più rivoluzionari di Cursor: la collaborazione con l'intelligenza artificiale integrata.

Lavorare fianco a fianco con l'AI

Siamo abituati a vedere l'AI come uno strumento da interrogare di tanto in tanto, un assistente che ci offre suggerimenti quando glieli chiediamo esplicitamente. Cursor, invece, cambia paradigma: qui, l'intelligenza artificiale è presente e attiva direttamente all'interno del nostro flusso di lavoro.

Non si tratta solo di autocompletamento evoluto (che affronteremo più avanti): qui parliamo di una collaborazione continua, quasi simbiotica, in cui possiamo chiedere chiarimenti, suggerimenti, refactoring, spiegazioni, traduzioni, test e molto altro. Il tutto direttamente all'interno del nostro editor.

Chattare con l'IA con Cursor

All'interno di Cursor troviamo una chat AI laterale, molto simile a un'interfaccia di messaggistica, ma con funzionalità straordinarie. Questa chat è contestuale, il che significa che può accedere direttamente ai file con cui stiamo lavorando, conoscere la struttura del nostro progetto, e reagire in modo intelligente alle nostre richieste.

Per sfruttare appieno le funzionalità dell'AI, è utile partire con un progetto aperto. Possiamo crearne uno nuovo in pochi passaggi:

  1. Apriamo Cursor.
  2. Dalla schermata iniziale clicchiamo su "Open Folder" e selezioniamo o creiamo una nuova cartella vuota.
  3. Una volta aperta la cartella, facciamo clic con il tasto destro nel file explorer laterale e scegliamo "New Text File".
  4. Salviamo il file con nome main.py (o un altro nome con estensione .py).
  5. Appena creiamo un file .py, Cursor capisce che si tratta di un progetto Python e attiva automaticamente il supporto linguistico e l'intelligenza contestuale.

Nel nuovo file main.py, possiamo iniziare scrivendo qualcosa di semplice, come:

def hello():
    print("Hello, Cursor!")

Da questo momento in poi possiamo iniziare a usare la Chat AI e la modalità "Chiedi" per interagire con il nostro codice. Per aprire la chat, ci basta cliccare sull'icona della chat nella barra laterale sinistra, oppure usare la scorciatoia Cmd+Shift+P (o Ctrl+Shift+P su Windows) e cercare "Open Chat", come mostrato in figura.

Chattare con l'AI

Chattare con l'AI

Una volta aperta, vedremo sulla destra una chat in cui possiamo iniziare a digitare come se stessimo scrivendo a un collega: "Mi spieghi cosa fa questo metodo?", oppure "Puoi ottimizzare questa funzione in termini di performance?". Cursor analizzerà automaticamente il contesto e ci risponderà in modo preciso e utile.

Dialogare con Cursor

Dialogare con Cursor

Cosa possiamo chiedere

La chat di Cursor è sorprendentemente versatile. Ecco alcuni esempi concreti di richieste utili:

  • Comprensione del codice:

    Cosa fa questo script Python?

    Spiegami riga per riga questo algoritmo.

  • Refactoring:

    Riscrivi questa funzione in modo più leggibile.

    Dividi questo file in moduli più piccoli e riutilizzabili.

  • Testing:

    Scrivi dei test unitari per questo componente React.

    Aggiungi dei controlli edge case a questa funzione.

  • Debugging:

    C'è un errore in questo codice?

    Perché questa funzione restituisce None invece del valore atteso?

  • Traduzioni di linguaggi:

    Converti questa funzione da JavaScript a Python.

  • Ottimizzazione:

    Rendi questa query SQL più efficiente.

    Puoi migliorare le performance di questo algoritmo di sorting?

Il bello è che possiamo combinare più richieste in una singola interazione, e l'AI si adatterà al nostro stile, alle nostre preferenze e al nostro contesto.

Modalità Chiedi (Ask Mode): intelligenza direttamente nel codice

Oltre alla chat laterale, Cursor ci mette a disposizione una modalità ancora più potente: la modalità "Chiedi", che possiamo attivare con un semplice clic destro sul codice o con la scorciatoia Cmd+K (o Ctrl+K).

Ask Mode

Ask Mode

Supponiamo di avere una funzione JavaScript che non ci convince del tutto. Selezioniamo il codice, premiamo la scorciatoia, e appare un campo di testo dove possiamo scrivere una domanda come:

Puoi renderlo più leggibile?
Questo codice è sicuro?
Come posso renderlo compatibile con TypeScript?

Cursor analizzerà il blocco selezionato e ci offrirà una risposta direttamente in linea, con la possibilità di accettare, modificare o rigettare il suggerimento.

Questo sistema rende l'interazione fluida e continua, senza interruzioni o cambi di finestra. Non dobbiamo uscire dal flusso per cercare risposte su StackOverflow o ChatGPT: abbiamo già tutto a portata di tastiera.

Alcuni scenari d'uso pratici

  • Stiamo lavorando a una funzione che interagisce con un'API esterna. Non siamo sicuri che la gestione degli errori sia corretta. Selezioniamo il codice e chiediamo:

    Gestisco correttamente tutti i casi d'errore?

  • Stiamo scrivendo un algoritmo di ricerca binaria ma non ricordiamo perfettamente la logica. Chiediamo direttamente:

    Puoi completare questa funzione di ricerca binaria?

  • Abbiamo scritto una funzione in italiano e vogliamo tradurre i commenti in inglese. Basta selezionare e chiedere:

    Traduci tutti i commenti in inglese.

In tutti questi casi, il nostro flusso di lavoro rimane integro, veloce, efficiente.

Scenari d'uso pratici

Scenari d'uso pratici

Prompt efficaci: l'arte di fare le domande giuste

Come ogni collaborazione, anche quella con un'AI richiede una certa sensibilità. Più siamo chiari nelle nostre richieste, più riceveremo risposte pertinenti. Alcuni consigli utili:

  • Essere specifici: invece di "Rendi questo codice migliore", è meglio dire "Rendi questa funzione più leggibile usando nomi di variabili descrittivi".
  • Fornire contesto: se il codice è parte di un sistema più ampio, possiamo specificarlo.

    Questa funzione viene usata per calcolare il totale nel carrello di un e-commerce.

  • Iterare: se la prima risposta non ci soddisfa, possiamo fare follow-up mirati.

    Ok, ma puoi farlo senza usare librerie esterne?

Con il tempo, sviluppiamo una nostra grammatica conversazionale per parlare con l'AI in modo naturale ma efficace.

I limiti (e come gestirli)

Sebbene l'AI di Cursor sia molto potente, è importante ricordare che non è infallibile. Alcuni limiti comuni includono:

  • Interpretazioni errate del contesto, specialmente se il codice è troppo frammentato o mancano import.
  • Suggerimenti troppo verbosi o generici, se le richieste sono poco precise.
  • Rischio di introdurre bug, se si accettano suggerimenti senza revisionarli.

Per questo, è fondamentale mantenere un ruolo attivo nel processo: l'AI ci aiuta, ma siamo noi a guidare.

Best practice per l'uso quotidiano

Ecco alcune abitudini che abbiamo trovato estremamente utili nel nostro lavoro quotidiano:

  1. Iniziare ogni giornata con una domanda all'AI: per esempio, "Qual è il modo più semplice per fare X in Y?".
  2. Usare la modalità "Chiedi" per ogni revisione di codice, come se stessimo chiedendo una code review automatica.
  3. Creare una cronologia di domande frequenti nel nostro team, da condividere come base comune.
  4. Non fidarsi ciecamente: anche se il suggerimento è buono, è sempre bene validarlo con test, linting e buonsenso.
  5. Integrare l'AI nei processi di onboarding: i nuovi membri del team possono imparare chiedendo direttamente a Cursor, anziché impegnare i colleghi.

Conclusioni

Questa seconda lezione ci ha portato nel cuore del vantaggio competitivo che Cursor offre rispetto agli editor tradizionali: una collaborazione intelligente, continua e contestuale con l'AI. La Chat e la modalità Chiedi sono strumenti che ci permettono non solo di risolvere problemi più velocemente, ma anche di imparare, scoprire e migliorare costantemente.

Nella prossima lezione entreremo nel mondo degli Agenti AI, strumenti ancora più avanzati che possono compiere azioni automatizzate e intelligenti all'interno del nostro progetto, come se fossero veri e propri collaboratori digitali.

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