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Sfocatura rotazione

Le novità del filtro Sfumatura rotazione, per creare realistici effetti di movimento circolare, con velocità differenziate e luci stroboscopiche virtuali.
Le novità del filtro Sfumatura rotazione, per creare realistici effetti di movimento circolare, con velocità differenziate e luci stroboscopiche virtuali.
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Oltre alla Sfumatura Tracciato vista nella precedente lezione, Adobe ha voluto integrare in Photoshop CC 2014 un filtro simile: la Sfumatura Rotazione. Grazie a questo strumento sarà molto semplice ricreare il tipico effetto di movimento circolare, ad esempio le ruote di un'automobile in corsa. Il tutto rispettando non solo le leggi fisiche, ma anche la veridicità ottica grazie alle comode opzioni stroboscopiche.

Definizione dell'area

Così come già accennato, con il filtro è possibile ruotare un oggetto intorno a uno o più assi. Si parte importando la fotografia da modificare in Photoshop, quindi selezionando la Galleria Filtri del menu omonimo, seguita da Sfocatura Rotazione. I passaggi sono mostrati in Figura 1.

Figura 1. Sfocatura Rotazione (click per ingrandire)

Sfocatura Rotazione

Attivata la funzione, ci si trova di fronte alla sua interfaccia di base. Sull'immagine un cerchio dotato di relative maniglie, che permetteranno di regolare ampiezza e qualità della sfumatura, sulla colonna di destra invece le levette per le opzioni aggiuntive.

Figura 2. Interfaccia (click per ingrandire)

Interfaccia

Come facile comprendere, l'obiettivo di questa elaborazione è trasformare la ruota della vettura rappresentata affinché risulti in movimento. Il primo passo da compiere, di conseguenza, sarà quello di definire l'ampiezza totale della sfumatura, agendo sugli appositi controlli. Si passi il mouse sul perimetro del cerchio iniziale finché non comparirà la tipica maniglia di trascinamento, quindi si allarghi o si stringa la selezione a seconda delle proprie esigenze. In Figura 3, si è estesa l'area fino a coprire l'intera ruota.

Figura 3. Area di sfumatura (click per ingrandire)

Area di sfumatura

Non è però sufficiente definire l'ampiezza dell'effetto, bisogna stabilirne anche il livello di qualità desiderato. Passando nuovamente il mouse all'interno del cerchio, appariranno quattro maniglie rappresentate da un pallino, quest'ultimo di dimensioni maggiori rispetto a quelli posti sul perimetro. Trascinandolo, si definirà l'intensità della sfocatura verso l'esterno: l'azione sfumata sarà infatti più evidente man mano che ci si allontanerà dal centro.

Figura 4. Distanza sfumatura (click per ingrandire)

Distanza sfumatura

Ovviamente, non sempre l'immagine su cui si andrà a lavorare presenterà un elemento in ripresa frontale. Per questo motivo è possibile anche inclinare l'area di sfumatura per simulare un senso di prospettiva. Per farlo, basta scegliere una delle maniglie poste sul perimetro del cerchio - i pallini di dimensioni più ridotte - e modificare a piacere l'area. Si otterrà, al termine dell'elaborazione, un'ellisse.

Figura 5. Inclinazione (click per ingrandire)

Inclinazione

Miglioramento sfocatura

Eseguiti i passaggi precedenti, si passa al miglioramento della sfocatura per ottenere un risultato quanto più possibile realistico. Normalmente questo effetto viene sfruttato per simulare il movimento colto dall'occhio umano, quindi alcuni elementi saranno mossi e altri quasi fermi. Si pensi, ad esempio, all'osservazione delle pale di un elicottero: la rotazione è talmente veloce da impedire alla vista di cogliere tutti i singoli cambi di stato, perciò alcune pale saranno percepite sempre nella stessa posizione.

Si comincia innanzitutto con l'Angolo Sfocatura, nella colonna destra delle opzioni. Modificandolo, si agisce direttamente sull'intensità della spinta rotatoria. In Figura 6 un esempio con setting a 360 gradi, più che esemplificativo delle peculiarità di questa funzione.

Figura 6. Angolo a 360 gradi (click per ingrandire)

Angolo a 360 gradi

Definita l'intensità secondo i propri desideri, si può passare alla riproduzione delle luci stroboscopiche. Come già ampiamente spiegato nella precedente lezione, lo stroboscopio permette di cogliere solo alcuni passaggi di un movimento: si pensi a un corpo che danza sotto le luci di una discoteca o, in alternativa, all'indicatore di velocità di un giradischi. Anche in questo caso la riproduzione virtuale delle fonti luminose permette di ottenere un effetto sempre più realistico. Con Intensità Stroboscopio si abbozza l'effetto finale: l'immagine sarà più definita al diminuire di questo valore. Con Luci Stroboscopiche, invece, si imposta il numero di fonti luminose virtuali sull'oggetto. La Durata, infine, esprime in gradi l'esposizione - e quindi le ripetizioni - dello stroboscopio sull'immagine.

Figura 8. Impostazioni stroboscopio (click per ingrandire)

Impostazioni stroboscopio

Giunti a un'elaborazione soddisfacente, è sufficiente confermare con il pulsante OK per tornare all'interfaccia di base di Photoshop.

Figura 8. Effetto finale (click per ingrandire)

Effetto finale

Appare naturale come in questo esempio si sia mostrata solo la fase rotatoria della modifica: per rendere la fotografia davvero realistica servirà una sfocatura di movimento anche sull'asse orizzontale dell'asfalto, nonché alle estremità della vettura. Per raggiungere tale scopo, ritornerà sicuramente utile lo strumento tracciato della precedente lezione.

Credit immagine:
Tratong -
Shutterstock

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