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Scelta della distribuzione Linux e del Desktop environment

Perché un utente interessato alla sistemistica e alla programmazione dovrebbe migrare da Windows a Linux? Scopriamolo con questa nuova guida
Perché un utente interessato alla sistemistica e alla programmazione dovrebbe migrare da Windows a Linux? Scopriamolo con questa nuova guida
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Le distribuzioni Linux rappresentano delle piattaforme perfette per un gran numero di applicazioni e workflow. In questa serie di lezioni dedicati a chi opera nel Digitale parleremo quindi di come migrare il nostro ambiente di lavoro da Windows a Linux nel modo più indolore possibile.

Perché passare da Windows a Linux

La prima domanda che un utente interessato alla sistemistica e alla programmazione dovrebbe porsi è: "Perché abbandonare Windows in favore di una distribuzione Linux?". Cerchiamo quindi di offrire una risposta dettagliata analizzando le peculiarità della creatura di Linus Torvalds.

Sicurezza

Le distribuzioni Linux offrono un ecosistema di applicativi notevolmente più sicuri rispetto a Windows. Anche se esistono malware o altre tipologie di minacce informatiche che operano anche su Linux, questi sono sicuramente molti di meno rispetto a quelli che possono infettare Windows.

Ciò perché il sistema dei permessi utente su Linux è notevolmente più rigido di quello implementato da Microsoft. Senza una password di root non è possibile eseguire modifiche ai file del sistema operativo, inoltre gli script o gli applicativi non hanno accesso alla root directory ma solo ai dati collocati nella home directory dell'utente che li ha materialmente eseguiti.

Affidabilità

Linux e il suo parco software sono dei progetti open source. Gli applicati FOSS (Free and Open Source Software) integrati nelle distribuzioni vengono rilasciati sotto una licenza che consente a chiunque di consultare il codice sorgente. Questo permette ai contributor indipendenti di scovare bug o imperfezioni molto rapidamente e di proporre patch e bugfix anche in poche ore. Il codice del kernel Linux e dello stack software risulta quindi estremamente solido.

Oltretutto i programmi presenti nei repository delle diverse distribuzioni vengono ulteriormente revisionati prima di essere resi disponibili agli utenti finali.

I package manager

Su Windows è prassi comune ottenere un software connettendosi al sito Web del produttore, o degli sviluppatori, e scaricare il relativo installer. Su Linux invece la gestione degli applicativi è appaltata ai diversi package manager. Si tratta di software estremamente evoluti che gestiscono non solo l'installazione del programma ma anche il download da una fonte fidata, la configurazione delle dipendenze software e gli aggiornamenti.

Tale approccio consente agli utenti di accedere in pochi istanti ad un parco software sterminato in modo sicuro tramite un singolo applicativo. Ovviamente è anche possibile rivolgersi ad installer di terze parti nel caso in cui il programma di cui si necessita non dovesse essere reperibile all'interno dei repository.

Personalizzazione

Al contrario dei sistemi operativi proprietari, le distribuzioni Linux possono essere personalizzate fin nei minimi dettagli. Non solo l'utente può rivoluzione completamente l'aspetto dell'ambiente Desktop ma si possono anche implementare configurazioni e setting che adattano la piattaforma in base alle diverse necessità.

È ad esempio possibile realizzare un code environment con supporto nativo ai principali linguaggi di programmazione, sfruttare il file manager per gestire le risorse di rete, connettersi tramite SSH ad un terminale remoto o eseguire servizi per attivare un Web server. Con Linux si può ottenere qualsiasi setting necessario ad un professionista e più in generale ad un power user.

La scelta della distribuzione

Scegliere la distribuzione Linux a cui affidarsi non è molto complesso per gli utenti che hanno già una certa dimestichezza con l'informatica ed hanno una visione chiara degli strumenti e dei software necessari alle proprie attività quotidiane.

Oggi poi la selezione di un sistema Linux è semplificata dal fatto che gran parte dei programmi che sfruttiamo sono di fatto delle Web application che vengono eseguite interamente all'interno di un browser, quindi l'impiego di software nativo è sempre più limitato anche nel settore aziendale.

Edizioni LTS

In generale vi consigliamo di orientarvi verso le edizioni LTS (Long Term Support) che godono appunto di un supporto a lungo termine e consentono di ottenere una piattaforma stabile e duratura per molti anni, senza la necessità di seguire gli avvicendamenti dei rilasci standard del sistema operativo.

Pacchetti Flatpak

È sempre bene tenere conto del supporto ai pacchetti software Flatpak, si tratta di un formato di installer precompilati che oggi si sta imponendo come standard per la distribuzione dei programmi al di fuori dei repository.

Tramite gli installer Flatpak si può installare, gestire e tenere aggiornata una vasta collezione di programmi, e di relative librerie, in modo completamente svincolato dal reso del sistema.

Linux Mint

Una delle distribuzioni più valide che supporta nativamente Flatpak ed offre, anche se indirettamente, un supporto a lungo termine è Linux Mint. In questa serie di lezioni faremo riferimento a questo sistema ed è quello che consigliamo per i professionisti interessati a migrare a Linux.

linux mint

La scelta del Desktop environment

La selezione di un ambiente Desktop non è un compito arduo. Oggi il panorama delle distribuzioni è sostanzialmente dominato da due progetti: GNOME Shell e KDE Plasma. In entrambi troverete tutte le funzionalità e gli applicativi che desiderate.

GNOME Shell

L'ambiente grafico più popolare tra i developer delle distribuzioni di maggiore rilievo è GNOME Shell. Si tratta infatti di uno dei progetti più longevi nel suo settore, vanta una vasta community ed è implementato in diverse soluzioni dedicate al mondo aziendale.

Si tratta infatti del Desktop environment di riferimento per Red Hat Enterprise Linux, CentOS, Fedora, OpenSUSE, Ubuntu e Debian.

gnome

GNOME offre quindi tutto ciò che è necessario per sviluppatori, sistemisti o altre tipologie di professionisti del mondo IT e non. La sessione Desktop di GNOME Shell consente di organizzare il proprio workflow in vari desktop virtuali cosi da gestire al meglio le finestre e gli applicativi che si stanno utilizzando.

KDE

KDE è un Desktop environment storico rivale di GNOME. Il suo paradigma di utilizzo ricorda quello di Windows e rappresenta la scelta più immediata se si sta valutando una transizione a Linux.

Anche tale ambiente grafico gode di un vasto set di applicazioni e programmi dedicati ai power user, dispone inoltre di varie funzioni accessorie come l'integrazione con gli smartphone Android.

kde

Cinnamon

La terza ed ultima alternativa che vi consigliamo in questa lezione è Cinnamon. Gli utenti di Linux Mint hanno infatti la possibilità di affidarsi a questo ambiente grafico fork di GNOME Shell.

Esso modifica in parte alcuni paradigmi stilistici del layout di GNOME e propone un set di strumenti rivisitati per adattarsi alle scelte di UX adottate da Linux Mint.

Cinnamon è quindi indicato per coloro che considerano GNOME poco intuitivo ma sono comunque alla ricerca di sessioni Desktop totalmente integrate con i tool di Linux Mint.

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