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MacOS: gestire processi e applicazioni in esecuzione

Iniziamo ad ottimizzare le prestazioni del nostro sistema MacOS operando sulle applicazioni e i processi non necessari
Iniziamo ad ottimizzare le prestazioni del nostro sistema MacOS operando sulle applicazioni e i processi non necessari
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Con questa lezione inizia una serie di articoli dedicati alla massimizzazione della performance di macOS, il sistema operativo di Apple.

A livello prestazionale i Mac non hanno nulla da invidiare alle loro controparti Windows o Linux, anzi, in determinati contesti come quelli che riguardano l'editing audio/video sono spesso in grado di offrire performance notevolmente migliori.

Questo è possibile grazie alla profonda integrazione tra hardware e software che esiste all'interno dell'ecosistema dell'azienda californiana.

La Casa di Cupertino infatti, produce e sviluppa interamente ogni componente della propria piattaforma Mac che viene dunque ideata per interfacciarsi alla perfezione con gli applicativi e i servizi offerti dalla società.

Tuttavia questa caratteristica non impedisce che si possano verificare problemi a livello di prestazioni, soprattutto in presenza di software di terze parti scarsamente ottimizzati.

Infatti, cosi come avviene su Windows e nelle distribuzioni Linux, la gestione dei processi in background e delle applicazioni in esecuzione è qualcosa che bisognerebbe sempre tenere in considerazione.

In special modo nelle configurazioni hardware meno recenti, macOS può poi mostrare rallentamenti o impuntamenti a causa di bug del software o per via di una gestione delle risorse poco oculata da parte degli applicativi.

È proprio per tale motivo che Apple spinge per esempio i propri utenti ad adottare soluzioni che rientrano all'interno della cosiddetta "gabbia dorata", l'insieme di servizi e software sviluppati da Apple stessa esclusivamente per Mac o iPhone/iPad.

Tale approccio permette infatti all'azienda statunitense di fidelizzare l'utenza, incentivandola all'acquisto dei propri prodotti, e nel contempo di offrire performance ottimali.

Ovviamente anche su macOS è sempre possibile adottare software di terze parti, anche perché non tutte le esigenze sono coperte dai programmi della Mela Morsicata. Questo può comportare però il deterioramento delle prestazioni, soprattutto su iMac e Macbook più datati.

Per essere sempre certi di ottenere il massimo dalla propria configurazione hardware è consigliabile controllare periodicamente che non siano in esecuzione processi o servizi in background non necessari per il proprio lavoro.

Non è infatti inconsueto dover installare dei programmi, per soddisfare necessità temporanee o per testare determinate funzioni, dimenticandosi rapidamente della loro esistenza.

Questi software possono quindi consumare risorse della CPU e della memoria RAM all'insaputa degli utenti, appesantendo il sistema e compromettendo le prestazioni generali del Mac e del relativo workflow.

Una delle migliori strategie da adottare per assicuraci di ottenere sempre le prestazioni più elevate dal nostro dispositivo è quella di tenere d'occhio il software eseguito sul Mac e i servizi correlati, cosi da arrestare tutte le applicazioni che non sono strettamente necessarie per le normali operazioni quotidiane.

Eseguire questo monitoraggio risulta essere relativamente semplice, è infatti sufficiente affidarsi alla comoda utility messa a disposizione dal sistema operativo per questo scopo.

Tramite il task manager di macOS chiamato "Monitoraggio Attività", o "Activity Monitor", è possibile gestire tutto il parco software eseguito sul computer, visualizzare i relativi consumi di risorse così come quelli della batteria e, ovviamente, arrestare i programmi che secondo il nostro giudizio non sono necessari.

L'applicazione Monitoraggio Attività

Come accennato precedentemente, in macOS è disponibile un praticissimo tool che fornisce le funzionalità di gestione dei processi eseguiti all'interno del sistema.

Monitoraggio Attività è tra l'altro un programma che può essere impiegato senza problemi anche da utenti meno esperti, compresi quelli approdati solo di recente nel mondo Mac, e permette appunto di tenere sotto controllo le applicazioni funzionanti sul computer.

Possiamo sfruttare tale utility per terminare, ovvero bloccare e richiedere lo stop, di tutte le applicazioni che riteniamo siano superflue per il nostro workflow.

Sempre con Monitoraggio Attività è possibile prendere visione di quante risorse sono attualmente occupate dal nostro parco applicativi e dunque operare una sorta di diagnostica con cui comprendere da cosa possa derivare un calo di performance inatteso durante l'esecuzione di un task.

Quando si presentano rallentamenti, o un programma semplicemente non risponde agli input dell'utente, si può fare affidamento su Monitoraggio Attività per forzarne la chiusura.

Per accedere a tale applicazione spostiamoci su Launchpad, solitamente è possibile reperirlo in basso a sinistra sul dock, e nella barra di ricerca digitiamo "Monitoraggio Attività".

launchpad

In alternativa, per invocare questo programma possiamo utilizzare anche Spotlight.

Spotlight

Premiamo dunque il tasto F4 e scriviamo anche questa volta "Monitoraggio Attività". Per lanciare il software basterà selezionarlo con il mouse oppure premere il tasto Invio sulla tastiera.

ricerca monitoraggio attività

Monitoraggio Attività si presenta suddiviso in varie sezioni, ovvero:

  • CPU, dove visualizzare nel dettaglio ogni singolo processo del sistema oltre alle varie applicazioni;
  • Memoria, la sezione dedicata alla visualizzazione dei consumi di RAM da parte dei vari applicativi;
  • Energia, la tabella pensata per mostrare i consumi energetici dei software in esecuzione e il loro impatto sulla batteria del computer;
  • Disco, la sezione dedicata al monitoraggio dei dati scritti e letti dai processi del sistema operativo oltre che dai software di terze parti;
  • Rete, ovvero il pannello che offre una panoramica dello scambio di dati con la rete a cui è connesso il Mac.

Nel caso specifico delle prestazioni le sezioni che ci interessano maggiormente sono ovviamente "CPU" e "Memoria" .

Dunque rechiamoci all'interno di esse per visualizzare la lista di applicativi avvianti sul Mac che stanno consumando più pesantemente le risorse del sistema.

Monitoraggio Attività CPU

Monitoraggio Attività RAM

Se ad esempio abbiamo numerose schede di Chrome aperte al momento corrente, è possibile che il browser occupi una notevole quantità di risorse del processore e della RAM.

In questi casi è buona norma chiudere tutte le tab non necessarie per evitare il manifestarsi di rallentamenti e lag.

Se l'applicativo non dovesse rispondere ai nostri comandi possiamo usare le maniere forti ed eseguirne lo stop forzato.

Monitoraggio Attività Stop Forzato

Dunque selezioniamo il processo che ci interessa ed utilizziamo la funzione "Interrompi" presente in alto a sinistra.

A questo punto verrà aperta una nuova finestra con tre opzioni ovvero: "Esci", "Uscita forzata" e "Annulla".

Fatto ciò non rimarrà altro da fare che optare per la voce "Uscita forzata" con cui arrestare completamente tutte le operazioni dell'applicazione selezionata.

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