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Sito derivato: vantaggi e svantaggi

Intervenire sulle componenti della pagina web
Intervenire sulle componenti della pagina web
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In questa lezione e in quella successiva prenderemo in esame i pro e i contro di entrambe le strategie delineate nella pagina precedente. In particolare ci concentreremo sull'opportunità di adattare un sito web già esistente e pensato per un accesso mediante computer desktop per una fruizione mediante dispositivi mobili.

Per comodità, abbiamo chiamato "sito derivato" il risultato di questo approccio: l'utente consulta le medesime pagine (al medesimo indirizzo web) sia che vi acceda tramite un PC desktop sia che stia utilizzando un cellulare o un palmare. Pur non avendo la medesima impaginazione, l'informazione e le funzionalità presenti saranno ugualmente disponibili.

In sintesi, si tratta di intervenire sulle componenti della pagina web allo scopo di ottenere una trasformazione gradevole quando questa viene consultata tramite un dispositivo diverso da quello per cui è stata concepita. Si deve quindi cercare di utilizzare le tecnologie web in modo tale che anche questi altri strumenti offrano ai loro utilizzatori un accesso a contenuti e funzionalità analogo a quello possibile utilizzando un personal computer. In seguito ci occuperemo diffusamente di come raggiungere tale obiettivo, tuttavia possiamo rappresentare questo principio pensando ad un form: indipendentemente dallo strumento utilizzato deve essere possibile non solo visualizzarlo ma anche portare a termine l'interazione (per esempio, la registrazione ad un servizio).

L'obiettivo per la realizzazione di un sito derivato è - in linea di massima - l'ottimizzazione del codice esistente utilizzato per creare la versione per personal computer. Oppure, nel caso in cui il sito principale sia in fase di rifacimento, l'attività del gruppo di lavoro consiste nel assicurarsi che la nuova versione risponda ad una serie di requisiti, tali da rendere la nuova interfaccia fruibile anche su dispositivi alternativi. Non si tratta, quindi, di condizionare a fondo la natura della versione per PC ma solo di inglobare nel progetto - nella progettazione come nello sviluppo - una serie di accorgimenti utili. L'aspetto interessante è che solitamente questi non determinano interventi troppo profondi, e sono di conseguenza molto semplici da adottare.

Si potrebbe concludere che la strada così descritta consente di ottenere la fruibilità su dispositivi mobili applicando ad progetto una sensibilità attenta alla multicanalità dell'informazione, senza che questa vada a snaturare le caratteristiche del sito principale.

Gli aspetti positivi di un simile approccio sono di facile comprensione:

  • Innanzitutto i costi di progettazione e di realizzazione della versione mobile sono decisamente ridotti, dal momento che si tratta soprattutto di un'attività di ottimizzazione dell'esistente più che di una revisione profonda del progetto;
  • Non dovendo gestire versioni parallele del medesimo sito si riducono anche i costi di mantenimento: un'eventuale modifica ai contenuti o ad altri elementi saranno immediatamente disponibili anche per gli utenti di tutti i dispositivi;
  • L'assenza di versioni parallele è anche una richiesta delle linee guida e delle normative materia di accessibilità dei siti web; L'idea di un web unico, indipendente dal dispositivo di fruizione, è del resto la posizione del W3C stesso;
  • Dal punto di vista comunicativo è decisamente più semplice mantenere un look & feel omogeneo indipendente dal dispositivo utilizzato.

Esistono tuttavia una serie di problemi che sarebbe bene considerare prima di intraprendere con convinzione questo approccio. Essi incidono sul risultato finale: se da un punto di vista teorico è relativamente semplice ottenere una versione mobile "base", nella pratica gli esiti potrebbero essere condizionati dai seguenti fattori:

  • Le energie necessarie sono tanto minori quanto si parte da un sito già sufficientemente vicino agli standard web per il codice e alle linee guida di accessibilità; questo significa che può essere complicato ottenere una versione mobile di buona qualità cercando di adattare un sito che è stato costruito con tecnologie obsolete o deprecate;
  • A fronte di un sito iniziale costituito da molte pagine, magari non del tutto omogenee tra loro e che non si avvalgono di una separazione tra contenuto e template dell'interfaccia (come, per esempio, accade nei sistemi di content management), le tempistiche di adattamento potrebbero essere prolungate, con il rischio di dissipare i vantaggi economici precedentemente illustrati;
  • Esiste il rischio di giungere ad una visualizzazione che eccede i limiti orizzontali del display dell'utente, rendendo necessario all'utente un fastidioso scorrimento orizzontale per la lettura dei contenuti;
  • Pur cercando di aderire il più possibile agli standard oggi lo sviluppatore si scontra ancora con tecnologie che non godono ancora del pieno supporto da parte delle piattaforme software degli utenti; per esempio i browser mobili - ad oggi - non riconoscono ancora adeguatamente l'attributo media] utilizzato per specificare a quale canale fa riferimento un determinato foglio di stile, per cui il valore "handheld", pensato appositamente per fornire un corretto CSS ai dispositivi portatili, non ha alcun effetto;
  • Se il giudizio sul comportamento delle tecnologie web sulle piattaforme mobili è - nonostante tutto - positivo, altrettanto non si può affermare per quanto concerne l'organizzazione dell'informazione, sia a livello di pagina sia relativamente al sito nel suo complesso: si corre il rischio di fornire pagine troppo ricche di contenuti, che rallentano l'accesso e che complicano l'orientamento all'interno del sito;
  • Un'analoga riflessione può valere anche per gli elementi di interattività come i moduli (form), che se su un piano tecnico possono continuare a funzionare, da un punto di vista più operativo possono rivelarsi molto più complessi da utilizzare, dal momento che rispetto ad un personal computer vengono a mancare mouse e tastiera;
  • Nel caso in cui il sito non venga completamente adattato, l'utente che ha accesso da un dispositivo mobile potrebbe giungere in pagine che non sono ancora state ottimizzate o che presentano contenuti in formati non ben supportati da tutti i dispositivi (per esempio il PDF), con una conseguente fastidiosa interruzione dell'esperienza d'uso;
  • Insieme ai contenuti e alle funzionalità centrali, si rischia di fornire anche elementi del sito e dell'interfaccia utente in realtà indesiderati da parte dell'utente (per esempio i banner pubblicitari);
  • L'utente di riferimento non è sempre altrettanto facilmente derivabile: l'accesso da dispositivi mobili potrebbe essere preceduto da esigenze informative diverse così come il contesto in cui si trova l'utente potrebbe influenzare in modo decisivo l'interazione (si provi, per esempio, a compilare un form seduti su un tram in movimento).

Vogliamo sottolineare che, nonostante questo lungo elenco di contro-indicazioni, la scelta di seguire la strada del sito derivato non è di per sé errata. Inoltre, alcune di questi problemi sono legati all'attuale momento di transizione verso tecnologie mobili più mature: in futuro molte criticità saranno probabilmente risolte. In attesa di poter agire in un territorio meno irto di ostacoli, tuttavia, il lavoro del progettista e dello sviluppatore che decidono di seguire la strada del sito derivato deve mirare, sostanzialmente a minimizzare gli svantaggi appena descritti, pena la perdita dell'innegabile rapidità ed economicità della realizzazione di un sito derivato.

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