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Esploriamo l’interfaccia I
La prima volta che lanciate Dreamweaver MX, se sul vostro computer non sono presenti altre installazioni di versioni precedenti nelle quali avevate definito dei siti, comparirà una finestra di dialogo che vi avverte che non vi sono siti definiti. Potete ignorarla cliccando su Cancel.

Se si sceglie di premere Cancel, le successive volte che verrà lanciato Dreamweaver ci verrà riproposta questa finestra di dialogo, tuttavia sarà anche possibile definire il primo sito dal pannello Site del gruppo Code.

Dunque, sebbene tratteremo più oltre la definizione di un sito (a partire dal capitolo 8), vediamo subito cosa succede cliccando su Edit Sites…:

- Comparirà un’altra finestra di dialogo, che consente varie opzioni sui siti;
- Clicchiamo Edit… per lanciare la finestra Site Definition in cui sono selezionate le opzioni Advanced e Local Info;
- Scriviamo il nome del sito nel campo Site Name;
- Clicchiamo sull’icona della cartella accanto al campo Local Root Folder per navigare all’interno del nostro disco e selezioniamo una cartella per il nostro sito, così in questo campo apparirà il percorso del sito locale;
- Infine clicchiamo sull’icona della cartella del campo Default Images Folder per navigare all’interno del nostro disco e selezioniamo una cartella per le immagini da inserire nel nostro sito, in questo campo apparirà il percorso della cartella dove si trovano le immagini del nostro sito locale.

Così avremo definito un sito, e finalmente si apre lo spazio di lavoro di Dreamweaver MX, in cui appare anche un pannello mobile da cui accedere ad un tour delle nuove funzionalità, nonché ai tutorials in inglese.
Gli utenti delle versioni precedenti, qualora abbiano in tali versioni – non ancora disinstallate – dei siti locali, non dovranno passare attraverso la procedura di definizone del primo sito locale.

Analizziamo l’area di lavoro che si presenta al primo avvio di Dreameaver MX, ricordo che per le schermate di questo corso si è scelta l’area di lavoro Dreamweaver MX Workspace HomeSite/Coder -Style.
In alto troviamo la barra del titolo dove, accanto alla scritta Macromedia Dreamweaver MX, troviamo – in parentesi quadra – il titolo della pagina, seguito – in parentesi tonda – dal nome del file. Dreamweaver, per impostazione predefinita, assegna alla pagina il titolo Untitled Document fino a quando non ne scegliamo uno diverso e come nome del file – finché non lo salviamo con un nome a nostra scelta, Untitled – ed un numero progressivo in funzione dei nuovi documenti aperti in quella sessione di lavoro. La prima volta che apportiamo dei cambiamenti in una pagina, Dreamweaver aggiunge un asterisco accanto al nome del file.

Immediatamente sotto troviamo le voci di menu di Dreamweaver:

- File, che contiene i comandi per la gestione dei files;
- Edit, che contiene i principali comandi per la modifica della o delle pagine;
- View comprende le opzioni per la visualizzazione dell’area di lavoro;
- Insert comprende gli stessi oggetti che sono anche accessibili dal pannello Insert, si tratta in genere di tag HTML;
- Modify consente di modificare le proprietà della pagina o degli elementi sui quali stiamo lavorando, tuttavia, pur essendo raggruppate in questa voce di menu alcune delle funzionalità principali, personalmente trovo più comodo accedere a tali funzionalità tramite i pannelli di Dreamweaver, oppure da scorciatoie come quelle di tastiera o utilizzando il comodissimo menù contestuale da tasto destro del mouse;
- Text da questo menu accediamo al controllo degli elementi testuali della pagina;
- Commands, i comandi che troviamo in questa voce di menù servono, in genere, per automatizzare operazioni ripetitive. In realtà ne troviamo ben pochi, ma importanti, perché in questa voce i menu possono essere “registrate” e salvate come voci di menu le operazioni che il singolo utente riterrà più utili, un po’ come le Macro dei programmi della suite Microsoft Office. Inoltre da questo menu potremo accedere ad una buona parte delle estensioni per Dreamweaver;
- Site questa voce di menu ci permette di accedere ai principali controlli sul sito che stiamo sviluppando, oltreché accedere alla sua rappresentazione visiva;
- Window da qui apriamo i vari pannelli di Dreamweaver, questi ultimi ci permettono ulteriori rapidi e completi controlli e modifiche sugli elementi della pagina;
- Help, per accedere ai vari file di help ed all’Extension Manager (vedi capitolo 10), un programma separato, ma che viene installato contestualmente a Dreamweaver.

Una delle principali novità che troviamo in alto a destra in Dreamweaver MX è il doppio gruppo di pulsanti Riduci ad icona, Ripristina in basso/Ingrandisci e Chiudi. Infatti adesso, come in altri programmi, ad esempio Word o FrontPage, è possibile tenere aperte più pagine all’interno della medesima compatta area di lavoro.

Più in basso, al di sotto del gruppo di pannelli Insert – fino alla precedente versione denominato Objects – troviamo la Barra degli Strumenti con una serie di pulsanti, da sinistra:
- Show Code View che ci permette di visualizzare la pagina come codice (HTML e/o gli eventuali altri linguaggi utilizzati);
- Show Code and Design Views che divide l’area della pagina in due aree, ridimensionabili per mezzo del tracinamento del bordo comune, l’una in vista codice e l’altra in modalità visuale, simile a come apparirà sui browsers;
- Show Design View, la modalità visuale;
- Live Data View consente di visualizzare una pagina contenente linguaggi server side in modo simile a come apparirà sui browsers, per utilizzare questo comando è necessario avere scelto un Server Model ed avere attivato la connessione al database, vedi corso di Dreamweaver UltraDev;
- Title: è il campo di testo che permette di modificare il titolo del documento;
- File Management, permette vari controlli, tra cui la pubblicazione del sito con il programma FTP integrato in Dreamweaver;
- Preview/Debug in Browser consente sia l’anteprima che il debug nel browser di destinazione;
- Refresh Design View aggiorna la modalità visuale dopo aver modificato il codice;
- Reference apre il pannello dei riferimenti ai vari linguaggi di cui Dreamweaver offre la reference;
- Code Navigation ci permette di navigare rapidamente all’interno del codice, di individuare rapidamente le funzioni JavaScript inserite nella pagina ed attivare il relativo debug;
- View Options consente di personalizzare le varie opzioni di visualizzazione della pagina.
In basso troviamo la Barra di Stato con sulla sinistra l’utilissimo Tag Selector. Questo serve mentre costruiamo la pagina in Design View, infatti ci fa visualizzare il tag HTML su cui stiamo lavorando e tutti quelli precedenti in cui è racchiuso a partire da <body>. In questo modo possiamo facilmente selezionare un tag altrimenti difficile da selezionare ed intervenire a modificarne le proprietà, velocizzando di molto il nostro lavoro in modalità visuale. Ad esempio se vogliamo selezionare la riga di una tabella all’interno della quale è inserito un filmato Flash, è sufficiente cliccare sul filmato e poi cliccare due tag indietro sul Tag Selector per selezionare esattamente la riga di tabella desiderata.

Sulla destra della barra di stato troviamo l’opzione Window size e la Connection Speed, che serve a calcolare il peso in Kb della pagina e fare una stima dei tempi di caricamento (di default vengono stimati su una connessione a 28.8 Kilobits al secondo). Per calcolare il peso di una pagina la Connection Speed tiene anche conto di eventuali file esterni come le immagini i filmati Flash, i JavaScript ed i CSS.

Per attivare l’opzione Window size è necessario che la finestra della pagina non sia massimizzata, dunque una volta ridotta è necessario cliccare sul triangolino in basso a destra per selezionare una dimensione predefinita della pagina, che può meglio simulare le dimensioni di un browser ad una determinata risoluzione. E’ anche possibile, cliccando su Edit sizes… impostare ed aggiungere una dimensione personalizzata, nella schermata qui sotto l’ultima è un’impostazione personalizzata.

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