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X e la battaglia contro gli inserzionisti: coinvolte Nestlé e Lego

La piattaforma X ha deciso di estendere la propria azione legale contro alcuni attori del settore pubblicitario, includendo tra gli imputati nuovi colossi aziendali.
X e la battaglia contro gli inserzionisti: coinvolte Nestlé e Lego
La piattaforma X ha deciso di estendere la propria azione legale contro alcuni attori del settore pubblicitario, includendo tra gli imputati nuovi colossi aziendali.
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La piattaforma X ha deciso di estendere la propria azione legale contro alcuni attori del settore pubblicitario, includendo tra gli imputati nuovi colossi aziendali. In origine, la causa intentata da X era diretta contro la World Federation of Advertisers (WFA) e la sua iniziativa GARM (Global Alliance for Responsible Media), accusate di aver promosso un "boicottaggio illecito" nei confronti della piattaforma. Secondo le dichiarazioni di X, tale azione avrebbe provocato una significativa riduzione delle entrate pubblicitarie, colpendo duramente la sostenibilità economica dell'azienda.

Dopo l’avvio del procedimento legale, la WFA ha deciso di sciogliere GARM, ma questo non ha fermato l’offensiva legale di X. Anzi, la società ha ampliato la lista degli accusati, includendo marchi di rilievo come Nestlé, Abbott Laboratories, Colgate, Lego, Pinterest, Tyson Foods e Shell. La denuncia sostiene che la WFA abbia persuaso queste aziende, insieme ad altri grandi inserzionisti, a sospendere o ridurre drasticamente la pubblicità sulla piattaforma tra novembre e dicembre 2022. In totale, almeno 18 società legate a GARM avrebbero interrotto la pubblicazione di annunci, mentre altre avrebbero diminuito in modo rilevante gli investimenti pubblicitari.

Quali sono le argomentazioni di X e di Elon Musk?

Secondo le argomentazioni presentate da X, questo boicottaggio avrebbe influito negativamente sui prezzi degli spazi pubblicitari, già più bassi rispetto a quelli delle piattaforme concorrenti. Tale situazione avrebbe aggravato le difficoltà finanziarie dell’azienda, che si trova in un momento complesso. Di recente, Elon Musk ha ammesso davanti ai dipendenti che la crescita degli utenti sta rallentando, i ricavi non soddisfano le aspettative e la società sta lottando per raggiungere la stabilità economica.

L’esito di questa controversia giudiziaria potrebbe avere conseguenze rilevanti per il settore pubblicitario e per la regolamentazione della libertà di espressione sulle piattaforme digitali. Se X dovesse ottenere un risarcimento o un riconoscimento delle proprie ragioni, la vicenda potrebbe ridefinire le dinamiche tra social network e investitori pubblicitari, aprendo nuovi scenari nel panorama della comunicazione digitale.

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