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Usare gli standard al 100%

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Con l'uscita di Internet Explorer 9 si può dire conclusa l'era del "minimo comun denominatore", filosofia dominante fino a qualche tempo fa. Tale filosofia prevede che gli standard vadano usati in modo proporzionale al supporto del più diffuso browser sul mercato. Quindi se il più diffuso browser sul mercato non supporta la caratteristica X, tale caratteristica non verrà  utilizzata. Anzi, non verrà  mai utilizzata e presumibilmente mai testata né studiata.

Così per anni abbiamo avuto siti in cui per realizzare layout complessi si utilizzavano solo quattro o cinque selettori CSS (id, classe, discendente, tipo, con qualche sporadica incursione negli pseudo-elementi :first-line e :first-letter), avevamo codice JavaScript in cui il 20/30% delle routine era bug fixing e supporto cross-browser, la marcatura era sempre XHTML servito come text/html ma senza il prologo XML (che era considerato un errore pur essendo raccomandato), insomma si usavano gli standard al 10% del loro potenziale.

Questo perché il minimo comun denominatore non veniva aggiornato dal 2001, salvo un tentativo malriuscito di rilancio con la versione 7 in cui dopo 6 anni dalla loro uscita venivano supportati i selettori CSS 2.1 (ma non il contenuto generato) fino ad una parziale rinascita con la versione 8 in cui gli sviluppatori avevano molto sperato, salvo poi rendersi conto che i miglioramenti apportati in tale versione erano già  disponibili da anni negli altri browser.

Ma alla fine ci si rese conto che il minimo comun denominatore non poteva far fronte alle esigenze di un Web proiettato verso nuovi scenari, verso applicazioni sempre più complesse e che richiedevano un uso degli standard al 100% per funzionare al meglio, e quindi si chiuse il capitolo basato sul "minimo supporto, maggiore diffusione" e si abbraccià l'idea del "maggior supporto, maggior diffusione". Da minimo a massimo.

A questo punto possiamo solo attendere che questa nuova filosofia scali le vette delle statistiche d'uso e augurarci che anche gli utenti comincino a beneficiare degli standard sotto forma di applicazioni sempre più rispondenti alle loro esigenze, veloci, performanti e che non richiedano da parte nostra la solita duplicazione e riscrittura del codice per assecondare le esigenze del minimo comun denominatore.

Sperando sempre, tra qualche tempo, di poter usare un selettore di attributo CSS3 o che almeno per gestire gli eventi JavaScript basti un addEventListener(). Anche se, in fondo, la matematica non è un opinione ma le nostre idee sullo sviluppo Web lo sono.

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