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Ubuntu 17.10, nome in codice "Artful Aardvark"

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Canonical ha finalmente reso disponibile la stable release di Ubuntu 17.10, nome in codice "Artful Aardvark". Questa versione della distribuzione rappresenta per diversi motivi un nuovo inizio, primo fra tutti l'adozione di Wayland come display server predefinito. Per la casa madre è quindi tempo di mandare in pensione Xorg come soluzione di default.

Per evitare problemi di compatibilità con configurazioni hardware particolari Ubuntu offre però un'opzione di avvio con Xorg, cosi da poter usare il sistema anche nel caso non si possedesse una GPU compatibile. Altro punto di svolta è rappresentato dall'adozione di GNOME 3.26 come ambiente grafico di punta. Il progetto Unity è stato ormai abbandonato e dopo 6 anni Canonical ha scelto nuovamente GNOME come desktop environment di riferimento.

In aggiunta a GNOME 3.26 la distribuzione è stata equipaggiata con una GNOME Shell Extension aggiuntiva chiamata Ubuntu Dock, si tratta di un fork della famosa estensione Dash to Dock creata dal team di Ubuntu per ottenere una migliore esperienza utente.

Anche il login manager è stato cambiato, si è optato per GDM al posto di LightDM per via della sua maggiore integrazione con GNOME. Anche il Software Center è stato aggiornato, è ora completamente integrato con i pacchetti Snaps e può gestirli senza problemi. Una feature molto importante considrando che ormai i pacchetti Snaps sono sempre più diffusi.

Ubuntu 17.10 è animato dal kernel Linux 4.13 e da systemd 234, quindi con le ultime versioni stabili del kernel del Pinguino e del sistema di init di riferimento del panorama Linux. Agli sviluppatori Python farà poi piacere scoprire che Python 3.6 è la versione di default utilizzata dal sistema.

Il file ISO di Ubuntu 17.10 "Artful Aardvark" è disponibile unicamente per architetture a 64bit sul sito ufficiale della distribuzione, la versione a 32bit non verrà più sviluppata,.

Ovviamente oltre alla versione standard sono state rilasciate anche Ubuntu Server, Ubuntu Cloud, Ubuntu Core e le varie derivate ufficiali, ovvero Kubuntu, Lubuntu, Xubuntu, Ubuntu Studio, Ubuntu MATE, Ubuntu Kylin e Ubuntu Budgie.

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