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Tutti insieme GPL

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Dopo un lungo periodo di meditazione, il 15 Giugno scorso il team di sviluppo di Joomla ha pubblicato una comunicazione ufficiale in cui si sottolineava la piena aderenza alla filosofia open source, e si annunciavano sforzi affinché la conformità  con la licenza GPL fosse pienamente rispettata anche in futuro.

A tutt'ora le polemiche non si sono ancora placate del tutto. Che Joomla sia sempre stato un progetto open source è assodato; nel recente passato però, un'applicazione lassista della sua licenza ha permesso la diffusione di estensioni commerciali sviluppate da terze parti che vengono tutt'ora distribuite con licenze non compatibili con la GPL.

Anzi, molte di queste sono state ampiamente tollerate proprio per facilitare la diffusione del CMS.

Il nodo chiave della questione risiede nel modo in cui considerare le estensioni: sono lavori derivati da Joomla o sono prodotti a sé stanti?

Nel primo caso, considerando un'estensione come un componente risultante o derivante dal sistema base, tutti i prodotti distribuiti con licenze non compatibili con la GPL sono in flagranza di violazione della proprietà  intellettuale del codice sfruttato. Gli sviluppatori di questo tipo di estensioni si troverebbero dunque davanti a due possibilità : adeguare il proprio lavoro alla licenza GPL (che non implica la gratuità  del prodotto venduto) o interromperne la distribuzione.

Il team ufficiale auspica che gli sviluppatori sottoscrivano spontaneamente la GPL, ma la parentela con Mambo apre invece le porte ad uno scenario in cui molte estensioni possano migrare verso quest'ultimo, compromettendo la posizione privilegiata occupata al momento da Joomla nel vasto panorama dei CMS.

Considerare le estensioni come lavori a sé stanti è arduamente difendibile: come il nome stesso dice sono strumenti che mirano ad implementare nuove funzionalità , ma partendo dalla stessa base.

Quanto detto finora si estende inoltre anche ai template, almeno per quanto concerne il codice lato server in stretta simbiosi con il sistema stesso.

Il panorama è dunque quantomeno caotico, e si profilano elementi di incertezza sul trend positivo della diffusione di questo CMS. La situazione è inoltre aggravata dalle profonde spaccature emerse all'interno della comunità  ufficiale, che vede contrapposti i puristi dell'open source, i conservatori che vorrebbero mantenere immutati i rapporti di forza tra Joomla e le estensioni chiuse, e, presi nel mezzo, coloro che vorrebbero accontentare un po' tutti.

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