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TeleMessage: l'app utilizzata da diversi enti governativi per le comunicazioni è stata hackerata

Un attacco a TeleMessage espone dati di funzionari governativi USA e aziende. Problemi di crittografia sollevano preoccupazioni sulla sicurezza.
TeleMessage: l'app utilizzata da diversi enti governativi per le comunicazioni è stata hackerata
Un attacco a TeleMessage espone dati di funzionari governativi USA e aziende. Problemi di crittografia sollevano preoccupazioni sulla sicurezza.
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TeleMessage, una piattaforma israeliana di comunicazione, è stata recentemente al centro di un grave attacco informatico che ha messo a rischio informazioni di alto profilo. Un hacker ha sfruttato una pericolosa vulnerabilità nel sistema, accedendo a dati sensibili di diverse organizzazioni, incluse istituzioni governative e finanziarie di rilievo. Tra le entità coinvolte figurano la U.S. Customs and Border Protection, l'exchange di criptovalute Coinbase e banche come Scotiabank.

L'attacco ha evidenziato la mancanza di una reale crittografia end-to-end per i messaggi archiviati. Questa falla ha permesso l'esposizione di messaggi riservati, contatti di funzionari governativi e persino credenziali di accesso, dimostrando che i dati trasferiti dalle app modificate ai server dell'azienda non erano adeguatamente protetti. Questo contraddice le garanzie di sicurezza che la piattaforma aveva promesso ai suoi utenti.

Il coinvolgimento di Smarsh

La vicenda ha assunto ulteriore risonanza a causa del coinvolgimento della società Smarsh, proprietaria di TeleMessage, che in passato aveva sviluppato una versione modificata di Signal per l'ex consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz. TeleMessage offre soluzioni per l'archiviazione di messaggi provenienti da app di comunicazione crittografata come Signal, Telegram e WhatsApp, inclusi file vocali.

Secondo 404 Media, l'incidente solleva dubbi significativi sull'affidabilità delle soluzioni di archiviazione per comunicazioni riservate, specialmente per l'uso da parte di enti governativi e istituzioni finanziarie. La scoperta che i messaggi archiviati non erano protetti con una crittografia completa mette in discussione l'integrità della piattaforma e le sue promesse di sicurezza.

Particolarmente preoccupante è il silenzio mantenuto da tutte le parti coinvolte. Né Smarsh, né Signal, né le organizzazioni colpite hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sull'accaduto. Questo atteggiamento alimenta ulteriormente le preoccupazioni sulla trasparenza e sulla capacità di proteggere realmente le informazioni riservate dei propri clienti. Ora, TeleMessage si trova ad affrontare una doppia sfida: da un lato, il ripristino delle vulnerabilità tecniche e, dall'altro, la ricostruzione della fiducia dei suoi clienti di alto profilo.

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