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Sviluppatori: bilancio 2015 e previsioni per il 2016

Sviluppatori: bilancio 2015 e previsioni per il 2016
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Il 2015 si avvia ormai alla fine ed è quindi possibile proporre un per quanto limitato bilancio delle non poche novità che hanno caratterizzato il mondo dello sviluppo nel corso degli ultimi 12 mesi; durante l'anno al termine si è assistito, come previsto, ad un'ulteriore marginalizzazione di Flash in favore di standard Web più recenti, contestualmente si è potuta registrare una maggiore attenzione nei confronti delle esigenze legate all'implementazione dei frontend, anche per via del fatto che le API hanno rappresentato non di rado uno strumento a cui delegare buona parte della logica di backend.

Tra le altre novità di rilievo è d'obbligo segnalare anche il rilascio di Microsoft Edge (in parte Open grazie a Chakra), citazione che però risulta necessaria più per il fatto che quest'ultimo nasce con l'intenzione di pensionare Internet Explorer che per l'efficacia dimostrata fino ad ora nel sostituirlo. Da questo punto di vista il 2016 potrebbe essere caratterizzato da una maggiore diffusione del nuovo browser di Redmond, comunque condizionata per forza di cose dalla qualità del previsto supporto alle estensioni di terze parti.

Se da una parte il prossimo anno potrebbe essere cruciale per il destino e la diffusione di Firefox, dall'altra è difficile pensare che Google Chrome sia invece destinato a perdere il market share acquisito, almeno in misura rilavante. Ma a condizionare le scelte di vendor, sviluppatori e utilizzatori sarà in buona parte anche l'evoluzione delle tecnologie per la realizzazione di siti Internet e Web applications.

Mentre HTML5 è divenuto in modo sempre più pressante un'alternativa al già citato Flash in ambito multimediale, forse oscurando il fatto che questa release del markup dispone di ulteriori funzionalità che meriterebbero un maggiore approfondimento, JavaScript si è proposto, e si propone, come una possibile soluzione per lo sviluppo di applicazioni complete, non solo per il fatto di aver raggiunto ulteriore maturità grazie a ES6.

A tal proposito basterebbe citare l'opera di implementazione a carico di NodeJS, con l'aspettativa di stabilità derivante da una LTS dovuta alla riunione con il progetto ioJS, nonché le scelte degli sviluppatori di un WordPress che, attraverso il discusso Calypso, sembrerebbe sempre più orientato all'abbandono di PHP in favore di un'infrastruttura basata sullo stesso NodeJS, React e l'API REST oggi parzialmente integrata a livello di core.

PHP ha comunque attraversato un periodo importante durante il quale la dismissione del progetto PHP 6 e del relativo supporto nativo ad Unicode ha permesso di concentrarsi in particolare sul miglioramento delle prestazioni in PHP 7; rimane aperta la questione relativa al futuro di questo linguaggio che, nato come soluzione fortemente orientata al Web, dovrà riuscire a ritagliarsi un ruolo in una Rete sempre più influenzata dalle esigenze dell'ecosistema mobile, dell'IoT e del Cloud computing.

Swift 2 ha reso il linguaggio della Casa di Cupertino per la realizzazione di Apps iOS e OS X una soluzione Open Source, mostrando come anche Apple non voglia ignorare le istanze di interoperabilità tra tecnologie di natura differente già da tempo raccolte da Microsoft. Redmond intanto punta su TypeScript per la compilazione in JavaScript e la promozione di strumenti come Visual Studio e un Visual Studio Code oggi anch'esso libero e aperto.

Rimangono aperte ulteriori questioni, prima tra tutte quelle riguardante le problematiche attinenti la compatibilità cross browser e la retrocompatibilità cross version, ma sono ancora attuali anche i temi relativi alla distanza tra applicazioni native e Web based.

Un bilancio forzatamente parziale, per esempio perché non parlare di un Python 3.x che trova finalmente parziale diffusione dopo le resistenze dovute (anche in questo caso) a problematiche di compatibilità con la Major Release precedente? Ma il discorso, tutt'altro che chiuso, presto verrà approfondito.

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