La sperimentazione dell’internet satellitare sui treni italiani ad alta velocità rappresenta un passo avanti nella connettività per i passeggeri. Grazie alla collaborazione tra Ferrovie dello Stato e Starlink, il progetto pilota mira a rivoluzionare l’esperienza di viaggio, garantendo una connessione stabile anche a velocità elevate.
Un’innovazione sui binari dell’alta velocità
La tratta Milano-Roma è stata scelta per il lancio di questa iniziativa tecnologica, che prevede l’installazione di terminali satellitari sui convogli. Questi dispositivi catturano il segnale dai satelliti in orbita bassa e lo trasformano in rete Wi-Fi accessibile a bordo. La sperimentazione, della durata di due settimane, permetterà di valutare l’efficacia del sistema in condizioni di alta velocità.
Per integrare questa tecnologia innovativa, Ferrovie dello Stato sta collaborando con l’azienda svedese Icomera, già fornitrice del servizio Wi-Fi sui treni. Gli esperti stanno anche esplorando ulteriori applicazioni della connettività satellitare nel settore ferroviario, aprendo nuove possibilità per il futuro del trasporto su rotaia.
Un progetto al centro del dibattito politico
L’accordo con Starlink, società guidata da Elon Musk, non è privo di controversie. Da un lato, il Ministro Matteo Salvini ha sottolineato la natura tecnica e commerciale dell’iniziativa, ribadendo che l’obiettivo è migliorare il servizio per i passeggeri. Dall’altro, critiche come quelle di Angelo Bonelli dei Verdi hanno sollevato preoccupazioni su una possibile “colonizzazione tecnologica americana”. Anche dal Partito Democratico non sono mancate ironie sul rapporto tra Salvini e Musk.
Il futuro della connettività sui treni
La sperimentazione con Starlink rappresenta un importante tassello nel piano di digitalizzazione di Ferrovie dello Stato. Grazie alla capacità della tecnologia satellitare di fornire internet in aree difficilmente raggiungibili, i passeggeri potranno beneficiare di una connessione affidabile anche in movimento.
Nel frattempo, Starlink sta considerando di spostare una delle sue stazioni terrestri italiane dal sud al nord, in risposta a una domanda inferiore alle aspettative nelle regioni meridionali. Se i test avranno esito positivo, questa tecnologia potrebbe essere estesa a tutti i treni ad alta velocità, migliorando significativamente l’esperienza di viaggio per milioni di utenti.