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SEO smemorato... sito bannato: ipotesi sulle recenti penalizzazioni illustri.

Considerazioni sulla penalizzazione, apparentemente inspiegabile, di MasterNewMedia.org e altri siti illustri.
Considerazioni sulla penalizzazione, apparentemente inspiegabile, di MasterNewMedia.org e altri siti illustri.
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Periodicamente nelle SERP di Google osserviamo quelle che potremmo definire 'campagne di penalizzazione', solitamente si presentano a seguito dell'introduzione di qualche novità  nell'algoritmo, o comunque quando l'articolato sistema di verifica della qualità  viene tarato per prestare maggiore attenzione verso le pratiche scorrette che nel tempo hanno raggiunto una particolare diffusione.

Nelle ultime settimane stiamo assistendo proprio ad una di queste fasi, ed ad essere colpiti sono stati sia siti illustri e insospettabili come il celeberrimo
MasterNewmedia.org, sia un paio di importanti portali turistici italiani tradizionalmente ben posizionati.

Fin qui nulla di strano, ormai sappiamo che Google non fa sconti a nessuno, ma la situazione suscita comunque alcune perplessità : ad una prima analisi le ragioni di questi ban (esclusioni dall'indice) non sono così evidenti come avveniva nel passato, quando le trasgressioni erano molto più diffuse e sfacciate; inoltre il fatto che non sempre Google invii la mail di avviso (che avrebbe l'utile funzione di indicare la violazione riscontrata), contribuisce all'estrema incertezza.
In queste condizioni diventa difficile distinguere le vere penalizzazioni dagli assestamenti temporanei tanto che, comprensibilmente, si è scatenata l'orgia di ipotesi da parte dei SEO.

Il recente alert (francamente un po' terroristico) di Matt Cutts contro i link a pagamento ha fatto subito pensare a qualcosa che riguardasse il 'doping' della link popularity, ma la vera ragione, in molti casi confermata dai diretti interessati, è piuttosto banale: il testo nascosto.

La causa più probabile delle penalizzazioni di questi giorni

Il fatto che ricorrere al testo nascosto sia una pratica deleteria non è certo una scoperta, la principale novità  invece sta nel fatto che chi si occupa dei siti colpiti spesso neppure ricordava l'esistenza di quei testi, infatti spesso le pagine incriminate erano vecchie, dimenticate, e per nulla posizionate... a volte veri e propri 'residuati bellici' dell'epico sforzo dei SEO per arraffare qualche posizione:

Invece nel caso specifico di MasternewMedia.org si trattava davvero di poca cosa, una goccia nell'oceano di un sito che sarebbe riduttivo definire 'trusted'.

àˆ inevitabile porsi qualche domanda

  • àˆ possibile essere colpiti per così poco?
  • Ma le penalizzazioni dovute a testo e link nascosti non derivavano dal controllo manuale dei quality raters?
  • Gran parte dell'attività  dei quality raters non si basava sulla 'delazione' da parte degli utenti?
  • Come è stato possibile individuare pagine non posizionate che gli stessi responsabili dei siti (gente esperta e smaliziata) avevano dimenticato?

Personalmente ritengo che la spiegazione più probabile sia che Google in questi mesi abbia utilizzato le segnalazioni dei navigatori ed il lavoro dei quality raters per approntare un sistema di riconoscimento automatico delle più tipiche violazioni delle guidelines (testo nascosto attraverso i CSS, pagine bloccate con il noscroll etc.etc.), anche quelle che un navigatore umano non immaginerebbe neppure di dover considerare.

Nota a margine di carattere umano

Per l'ennesima volta i mesi canonici per le ferie (dicembre ed agosto) si dimostrano carichi di insidie per webmaster e SEO :)

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