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Search chips: come funzionano i nuovi filtri di Google Drive

Nuova funzionalità di Google per filtrare con semplicità e immediatezza i dati di ricerca in Drive.
Search chips: come funzionano i nuovi filtri di Google Drive
Nuova funzionalità di Google per filtrare con semplicità e immediatezza i dati di ricerca in Drive.
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Google Drive è un servizio molto diffuso per la memorizzazione e la sincronizzazione di documenti e file di diversa tipologia. Viene usato da milioni di utenti quale supporto affidabile per lo svolgimento di attività personali e di gruppo. La fase di ricerca di elementi all’interno del proprio account Drive è spesso rilevante e possono pertanto essere apprezzate funzioni di supporto per renderla più agevole.

Google ha pensato a tal fine di introdurre i chip di ricerca, i quali rappresentano dei filtri dedicati alla semplificazione delle ricerche. Gli strumenti di ricerca filtrata sinora previsti in Drive non erano particolarmente immediati e usabili, oltre a risultare piuttosto limitati. I chip di ricerca vengono invece integrati nell’area superiore della finestra di Drive allo scopo di rendere più mirate le ricerche stesse.

Si riescono così ad affinare le ricerche tenendo conto di criteri legati ad esempio a data di ultima modifica, genere di file, attività e utenti coinvolti. Google prevede anche una funzione per suggerire all’utente in modo intelligente alcuni chips i quali potrebbero essere d’interesse per uno specifico utilizzo. Per scegliere un determinato chip di ricerca basta semplicemente selezionarlo per far apparire un elenco filtrato nel quale individuare l’elemento d’interesse.

La nuova funzionalità è già in fase di rilascio e nelle prossime settimane dovrebbe essere resa disponibile a un’ampia fascia di utenti con profili legati a G Suite Basic, Business e Google Workspace. Questa nuova modalità può essere presa in considerazione per ottimizzare e migliorare il livello di produttività personale con Google Drive.

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