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Safari è il nuovo Internet Explorer?

Ora che Internet Explorer è stato pensionato da Microsoft Safari potrebbe divenire il browser più odiato dagli sviluppatori, scopriamo perché
Safari è il nuovo Internet Explorer?
Ora che Internet Explorer è stato pensionato da Microsoft Safari potrebbe divenire il browser più odiato dagli sviluppatori, scopriamo perché
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Com'è ormai noto, Microsoft ha finalmente deciso di pensionare Internet Explorer e di dedicarsi unicamente al progetto Edge che, grazie al nuovo motore di rendering e alla codebase realizzata a partire da Chromium, presenta ora buona parte delle feature che mancavano nel suo predecessore, a cominciare da un supporto decente per gli Open Web Standard. Stando così le cose c'è chi si chiesto: quale sarà ora il browser più odiato dagli sviluppatori? E perché proprio Safari?

Ad Internet Explorer veniva rimproverato non senza ragione di essere costantemente datato rispetto all'evoluzione delle tecnologie per Internet, di non offrire un supporto adeguato per le API (Application Programming Interface) attualmente più utilizzate e di non essere aggiornato abbastanza frequentemente. Quale applicazione presenta oggi caratteristiche simili? A parere di Perry Sun, blogger impegnato soprattutto nel marketing professionale, il candidato ideale potrebbe essere il già citato Safari.

Safari e il supporto alle PWA

Solo per citare alcune delle problematiche che gli sviluppatori di questo browser non sembrerebbero intenzionati a risolvere si potrebbe far riferimento alle PWA (Progressive Web App), applicazioni realizzate utilizzando le tecnologie standard per il Web che si comportano in modo molto simile alle applicazioni native.

Queste ultime supportano una serie di funzionalità utili come per esempio le notifiche a livello di OS, il supporto per l'utilizzo in modalità offline, la possibilità di interagire con i data storage locali e l'accesso a device come il microfono, le porte USB o le videocamere. Cosa c'entra Safari con questo discorso? Quasi niente, soprattutto per il fatto che buona parte delle feature elencate in precedenza non sono supportate dalla soluzione di Apple.

La Casa di Cupertino avrebbe giustificato tali limitazioni affermando che essere sarebbero state introdotte e mantenute con lo scopo di garantire la privacy degli utenti. Un osservatore più malizioso potrebbe invece sospettare l'esistenza di un conflitto di interessi tra le PWA e i titoli presenti nell'App Store.

Safari e WebRTC

Un altro problema di Safari riguarderebbe il supporto per una tecnologia open source diffusamente utilizzata per le applicazioni che supportano le comunicazioni audio/video come WebRTC. Basata su HTML5 e JavaScript, essa è disponibile dal 2011 e non è stata mai supportata da Internet Explorer.

Safari ha introdotto il supporto a WebRTC in ritardo rispetto a soluzioni concorrenti come Chrome, Firefox e persino Opera ma sia la versione per i Desktop del browser che quella per iOS sembrerebbero essere fortemente buggate.

Safari e aggiornamenti

Safari sarebbe infine un browser aggiornato più raramente rispetto alle alternative presenti sul mercato, tanto che spesso esso renderebbe difficoltoso implementare applicazioni che utilizzano le più recenti implementazioni di CSS e delle Web API.

Tale problematica è dovuta probabilmente al fatto che la Mela Morsicata aggiorna spesso Safari solo contestualmente ai sistemi operativi ospitanti. Come fatto notare però da un utente di Reddit non particolarmente felice di questa dinamica, Apple è la compagnia più ricca del Mondo e potrebbe prendersi maggiore cura del proprio browser.

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