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Red Hat: previsioni per il 2013. Intervista a Gianni Anguilletti

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Come sarà il 2013 in ambito enterprise per le aziende che puntano sull´Open Source? Per rispondere a questa domanda abbiamo ascoltato una voce decisamente autorevole, quella di Red Hat, che per bocca del country manager per l´Italia, Gianni Anguilletti, ci ha esposto le prospettive per il nuovo anno dell´azienda dal cappello rosso, senza tralasciare anche una battuta sui possibili competitor in ambito server.

Dottor Anguilletti, la crisi economica si è fatta sentire in tutti i settori nel 2012. Che anno si è chiuso per Red Hat e che anno sarà il 2013 per l´azienda?

Nonostante il 2012 sia stato un anno difficile, caratterizzato da un clima economico incerto, in Red Hat siamo soddisfatti dei risultati ottenuti. Il nostro anno fiscale si chiude a febbraio, ma i dati dei primi tre trimestri sono positivi. Facendo riferimento al Q3, posso confermare che il fatturato totale del trimestre è stato di $343,6 milioni, con una crescita del 18% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.

Questi risultati sono frutto di una grande capacità di esecuzione, l´offerta di soluzioni leader sul mercato e di un ROI estremamente interessante. Anche le acquisizioni effettuate da ottobre dello scorso anno hanno il preciso obiettivo di ampliare la nostra offerta di soluzioni open source e il mercato potenziale di riferimento. Man mano che i nostri clienti enterprise si muovono verso architetture cloud aperte e ibride, rispondiamo alle loro necessità con una roadmap chiara e ben definita, basata sulle tecnologie open source più avanzate e diffuse sul mercato.

Che previsioni economiche ci sono per il 2013 guardando soltanto al mercato italiano?

Le previsioni per il 2013 sono ottimistiche.

Passiamo a quello che interessa di più i nostri lettori, quali saranno le tecnologie su cui punterà Red Hat nel 2013?

Le linee strategiche di sviluppo del prossimo periodo saranno orientate a una sempre maggior completezza funzionale dello stack infrastrutturale offerto da Red Hat (Sistema Operativo, Virtualizzazione, Middleware / SOA, System Management, Storage, Big Data, Cloud), caratterizzandolo con una straordinaria flessibilità, in modo da far sì che questo si possa fruire sia in ambito fisico, sia virtuale, sia cloud, lasciando al cliente la più ampia libertà di scelta in termini di tecnologie utilizzabili a sua integrazione (quindi apertura trasparente ad altri sistemi operativi, middleware e sistemi di virtualizzazione).

Che novità software ci possiamo attendere per il 2013 da Red Hat?

Red Hat è impegnata nel rilasciare lo "Stack Tecnologico" più affidabile, completo e conveniente che consenta alle aziende di implementare architetture IT performanti ed efficienti, velocizzare lo sviluppo e la messa in esercizio di applicazioni, gestire in maniera veloce ed economica enormi quantità di dati sia strutturati che non, e integrare, gestire ed erogare risorse informatiche attraverso framework particolarmente efficienti e semplici.

Il tutto secondo un modello di business orientato alle esigenze di efficienza operativa e sostenibilità economica del cliente. Consentire in ultima analisi la realizzazione di infrastrutture altamente automatizzate, orientate al business e in grado di fornire alle aziende l´"elasticità" necessaria per operare con flessibilità anche in condizioni di business caratterizzate da grande variabilità.

Per quanto riguarda la parte di automation siamo in grado di integrare e rendere particolarmente efficienti le infrastrutture dei data center attraverso il Sistema Operativo Red Hat Enterprise Linux (RHEL) e la tecnologia di virtualizzazione Red Hat Enterprise Virtualization (RHEV), con l´eventuale aggiunta dell´Application Server JBoss e gli strumenti di system management Satellite e JBoss ON.

Ma con le tecnologie a marchio Red Hat ci si può spingere anche oltre, ossia alla realizzazione di infrastrutture "Business Oriented" per sviluppare applicazioni non soltanto performanti e innovative, in quanto ospitate dall´application server JBoss, ma integrate, integrabili e governabili attraverso regole e processi di business, facendo leva su altri moduli appartenenti alla famiglia JBoss quali SOA, BRMS-BPM, Messaging, Real-Time e Grid. Applicazioni che si possono mettere in esercizio attraverso "media" (portali o mobile framework) atti ad avvicinare l´azienda ai propri clienti, partner e fornitori, oppure che possono far leva su enormi volumi di dati attraverso altri strumenti sviluppati, distribuiti e supportati da Red Hat, quali JBoss Data Grid, JBoss Data Service e Red Hat Storage. In particolare, quest´ultima è una piattaforma "scale-out software-only" in grado di coprire dal data center al cloud con un unico "namespace" globale, rivelandosi così una soluzione flessibile e altamente scalabile per lo storage enterprise, dal costo contenuto e basata su x86.

Questo si può ottenere attraverso diversi Framework Red Hat dedicati alla definizione, realizzazione e gestione di Infrastructure e Platform as a Service: mi riferisco a tecnologie specifiche per questi ambiti quali CloudForms, una piattaforma per la creazione e la gestione di cloud Infrastructure-as-a-Service (IaaS) ibridi e privati; OpenShift, Platform-as-a-Service contenente diverse tecnologie open source che gli sviluppatori possono utilizzare, on-premise, per realizzare, testare e gestire le loro applicazioni in ambito cloud; e ancora la "declinazione" Red Hat di OpenStack e ManageIQ, recentemente acquisita, che completa l´offering con funzionalità di monitoraggio, chargeback, governance e orchestrazione tra cloud privati, pubblici e ibridi.

Un´ultima domanda, questa volta sui "competitor": CentOS e Ubuntu vi stanno rubando spazio nel mercato server o non sentite la concorrenza?

CentOS e Ubuntu non sono competitor, ma organizzazioni che aiutano, a loro volta, tutto il movimento Open Source e quindi sono i benvenuti "nell´arena". Riteniamo, tra l´altro, che il rispettivo posizionamento sul mercato faccia in modo che le aree di sovrapposizione siano realmente minime, vista la focalizzazione agli ambiti "enterprise/mission & business critical" di Red Hat, con quanto ne consegue in termini di infrastruttura messa a disposizione dei nostri clienti (numero di persone, presenza logistica, competenza, tecnologie per la fruizione dei nostri servizi,ecc).

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