Mi ero appena loggato sul pannello di WordPress di Edit per scrivere un articolo quando, tra i link inbound al blog, uno ha attirato la mia attenzione: Per non guardare sempre oltreoceano....
Stefano scrive:
Leggo sul blog di HTML.it un post che parla dell'eccezionale sconto praticato da DreamHost sui propri piani hosting per la partenza del nuovo anno [...] Viene da sorridere considerando che in Italia guardiamo sempre con ammirazione a questi grandi provider overselled esteri tanto che molti blog e siti italiani anche importanti sono ospitati proprio questi fornitori.
Nel mio feed reader mi capita però davvero di rado di leggere segnalazioni altrettanto entusiaste per le promozioni che fanno gli operatori italiani del settore, e per capire che anche qui ci sono promozioni basta guardare nel nostro forum dedicato alle offerte.
Stefano non ha torto, anzi, direi che è stato ottimista. Tra le centinaia di feed che seguo regolarmente, non ricordo l'ultima volta che ho letto la segnalazione di una promozione italiana. Perché?
Beh, in effetti la domanda è interessante ed ho provato a darmi qualche risposta. Premetto che sono un utente americano, uscito indenne da tempo dal fascino dell'illimitato e possessore di diversi piani che partono da frazionabili fino da dedicati, passando da VPS.
Innanzitutto, lasciatemelo dire, oltre oceano sono molto più bravi a promuoversi. Gli americani hanno capito da tempo che far parlare di sé, offrire coupon code ai blogger, promuoversi via passa parola non è una possibilità , è un'esigenza.
Alcuni esempi? Parliamo ad esempio di Rails. mod_passenger è uscito oramai da mesi, è una soluzione stabile (flessibile ed opensource) nonché la migliore per offrire Rails su shared host. Perché in Italia praticamente nessuno (o forse nessuno?) lo offre nei propri piani? La maggior parte degli hosting italiani è standardizzata, statica: tutti offrono gli stessi pacchetti, tutti basati su CPanel o Plesk dove l'unica cosa che cambia è il prezzo.
Sono pochi gli hoster italiani che si differenziano, non faccio nomi per non finire nella promozione. Quanti shared host poi offrono accesso via SSH? Non per ultimo, il proliferare in Italia di hoster di basso livello, spesso subappaltatori di hoster oltre oceano certo non gioca a favore della categoria.
Infine, gli hoster italiani partono in svantaggio sul piano economico. Il cambio euro-dollaro è decisamente a favore degli italiani e questo non è un aspetto trascurabile. Quando qualcuno parte in svantaggio la fatica è doppia per recuperare!
Se mi posso permettere, ecco alcuni suggerimenti che gli hoster italiani dovrebbero tenere in considerazione se veramente hanno interesse a riconquistare un po' di visibilità :
- Distinguetevi, distinguetevi, distinguetevi State al passo con i tempi
- Maggiore comunicazione e partecipazione PgDay PHPDay
- Stringete accordi con organizzazioni e gruppi, offrite coupon code e soluzioni dedicate. Ad esempio, quante società di hosting in Italia puntano seriamente su PostreSQL? Lo sapete che c'è un'attivissima comunità dietro a questo database
- Investite nel web sezione dedicata a guide e tutorial
- Libertà e flessibilità distinguersi è la chiave
Potrei continuare oltre ma credo di aver già fornito diverse indicazioni utili. Ringrazio Stefano Bellasio di HostingTalk per aver sollevato la questione che, come credo di aver dimostrato, ha raccolto il mio interesse.
Ovviamente rigiro a voi la domanda. Perché guardiamo sempre oltre oceano?