Per favore, non chiamatelo contatore di accessi

Usavo Google Analytics da quando si chiamava ancora Urchin, prima in versione software nella release 5 e poi in versione "hostata" con l'avvento di Urchin 6.

Confesso che quando Google ha deciso di passare Urchin 6 in versione gratuita con libero accesso sono rimasto un po' contrariato e, per dirla tutta, anche un po' deluso. Deluso dal comportamento e dalla politica di Google che ha danneggiato buona parte degli utilizzatori (paganti) storici di questo software, contrariato poiché la mia paura principale era che l'uso intensivo "solo come contatore" avrebbe in qualche modo danneggiato il vero scopo del programma.

Purtroppo, e mi duole sottolinearlo senza voler fare polemica, non avevo tutti i torti. Quello che più vorrei ribadire con questo post è che Google Analytics non è un contatore di accessi. O meglio, potremmo dire che fa anche da contatore di accessi, ma usarlo come tale è praticamente sprecato. Ok direte voi, tanto non lo pago... certo, è vero, ma perché allora non provare a curiosare tra le immense funzionalità  di questo sistema di tracciamento?

Google Analytics è un ricco pacchetto di risorse per un tracciamento completo dell'attività  SEO/SEM di un sito. àˆ molto di più si un semplice programma di statistiche e confesso di provare un po' di rammarico quando lo sento definire tale, almeno per spirito di solidarietà  verso i due programmatori che hanno saputo realizzare la struttura di questo gioiello.

Per darvi una idea di cosa è possibile fare con Google Analytics ci vorrebbe un articolo dedicato.
Vorrei cominciare giusto con un paio di accenni, lasciando poi agli utenti il compito di intervenire portando, se lo desiderano, le proprie esperienze personali.

Cominciando dalle novità , la funzione Site Overlay permette tracciare visivamente una pagina ed identificare le aree maggiormente "cliccate". Ottimo per studiare il risultato di una campagna di marketing visuale.

Il tracciamento delle conversioni, se applicato ad un e-commerce, è in grado di analizzare il fatturato totale suddivisibile per un numero infinito di dati. Ad esempio, il vostro cliente produttore di vini potrebbe voler sapere qual'è il vino rosso maggiormente gradito in Puglia oppure qual è la categoria di etichette prodotte nel 2004 che meglio si vendono attraverso Google. Fantascienza? Assolutamente no, solo questione di qualche click e dei settaggi giusti.

Siete curiosi di sapere se navigano di più gli utenti che arrivano da una query o da una campagna PPC? Ancora, volete scoprire qual è la keyword che digitata su Google ha prodotto maggiore fatturato? Bene, tutto questo è fattibile con Google Analytics.

Insomma, per cortesia non chiamatelo (solo) contatore di accessi... potrebbe offendersi!