Una buona notizia per gli utenti di Windows 10: l'emergenza legata al blocco di BitLocker su sistemi Intel è stata finalmente risolta. Dopo una serie di segnalazioni riguardanti dispositivi che entravano in modalità di recupero ad ogni avvio, Microsoft ha rilasciato un aggiornamento d'emergenza, identificato come KB5061768. Questo update mira a correggere un problema introdotto dal precedente aggiornamento KB5058379, che aveva causato disagi significativi agli utenti.
Il problema si manifestava principalmente sui dispositivi dotati di Intel TXT (Trusted Execution Technology) e processori Intel vPro di decima generazione o successivi. Con l'aggiornamento ora disponibile, gli utenti possono finalmente risolvere il fastidioso inconveniente che li obbligava a inserire il codice di recupero di BitLocker ad ogni riavvio del sistema. Tuttavia, è importante sottolineare che la patch non viene distribuita tramite i canali di aggiornamento automatico. Gli utenti interessati devono scaricarla manualmente dal Microsoft Update Catalog per le versioni Windows 10 21H2 (build 19044.5853) e 22H2 (build 19045.5853).
Procedura di ripristino per i sistemi già compromessi
Per gli utenti che hanno già installato l'aggiornamento di maggio e riscontrato il problema, Microsoft ha messo a punto una procedura dettagliata per ripristinare il sistema. Il primo passo consiste nel disattivare temporaneamente le funzionalità Intel VT per Direct I/O e Intel TXT nel BIOS/UEFI. Successivamente, utilizzando il codice di recupero di BitLocker, si potrà accedere al sistema e procedere con l'installazione dell'aggiornamento KB5061768. Una volta completata l'installazione, sarà possibile riattivare le funzionalità precedentemente disabilitate.
Questa procedura, se seguita attentamente, garantisce il ripristino della normale funzionalità del sistema, offrendo una soluzione definitiva al problema. Tuttavia, gli utenti sono invitati a seguire con attenzione le istruzioni fornite da Microsoft per evitare complicazioni.
Un'unica imperfezione residua
Nonostante l'aggiornamento risolva il problema principale, rimane una piccola imperfezione legata ai browser basati su Chromium, come Chrome ed Edge. In particolare, quando la scala di visualizzazione è impostata al 100% (96 DPI), il testo in alcune lingue asiatiche, come cinese, giapponese e coreano, può apparire sfocato. Microsoft è già al lavoro per una soluzione definitiva, ma nel frattempo consiglia di aumentare temporaneamente la scala dello schermo al 125% o superiore per migliorare la leggibilità. Questo intervento tempestivo dimostra l'impegno continuo di Microsoft nel garantire la sicurezza e la stabilità del proprio sistema operativo.