La tutela della privacy è un argomento largamente dibattuto e che coinvolge in maniera diretta anche le più grandi compagnie informatiche.
Tra di essi, figura senza ombra di dubbio anche Apple. Stando a quanto affermato dal colosso di Cupertino, questo aspetto è una sua priorità. A livello pratico però, l'azienda potrebbe rivelarsi non così efficace in tal senso come molti consumatori pensano.
Non per niente, nel corso degli anni, Apple ha raccolto diverse denunce e class action che riguardano proprio il trattamento dei dati personali.
Una ricerca di qualche mese fa portata avanti da un account Twitter, noto come Mysk, ha portato a galla alcune falle inquietanti. Nello specifico, a quanto pare, i dispositivi Apple tendono ad assegnare un numero di identificazione all'utente per poi ricevere informazioni riguardo l'uso dei device.
Apple non rispetta la privacy dell'utenza? Alcune ricerche lo confermerebbero
Ad analizzare la situazione poi, è stata anche Panda Security, azienda nota per il suo impegno nel settore della sicurezza informatica.
I dati raccolti, confermano la ricerca precedente: Apple assocerebbe un numero di identificazione DSID (Directory Services Identifier) agli account iCloud. Anche se i dati raccolti dal colosso sono utilizzati per l'analisi di app e dispositivi dell'azienda, ciò andrebbe a violare diverse norme della privacy, incluso il famoso GDPR.
I suddetti studi non hanno al momento visto alcun tipo di risposta da parte di Apple anche se, forti dei dati raccolti, vi sono diversi utenti che hanno avviato una nuova class action che si aggiunge a quelle già esistenti.
Per evitare rischi di ogni tipo, il consiglio è quello di utilizzare strumenti ideali per proteggere la privacy, come VPN, password manager e, come ormai da prassi, anche un antivirus di ultima generazione.
Tutti strumenti che sono inclusi nella suite Panda Dome Complete che, anche grazie all'attuale promozione, risulta essere uno strumento molto interessante.
Grazie all'attuale sconto infatti, l'intero pacchetto è disponibile con una riduzione del prezzo pari al 50% rispetto al costo originale.
Si parla, dunque, di appena 35,49 euro all'anno per una protezione totale tanto di Mac, quando di iPhone, computer Windows e Android.
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