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Intel: niente più BIOS entro il 2020

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Molto presto il Basic Input/Output System, o più semplicemente BIOS, non sarà più presente nelle architetture a 64 bit della Intel. L'azienda californiana avrebbe infatti intenzione di adottare il solo standard UEFI (Unified Extensible Firmware Interface), interfaccia firmware fino ad ora implementata introducendo il supporto opzionale al BIOS in versione legacy.

L'appuntamento con la fine del ciclo di vita del BIOS sarebbe stato fissato da Santa Clara per il 2020, scopo dell'iniziativa dovrebbe essere quello di garantire un maggior livello di sicurezza, incentivando la diffusione dell'UEFI Secure Boot. Dal punto di vista pratico l'abbandono di questo sistema non dovrebbe determinare cambiamenti rilevanti per gli utilizzatori, tranne nei casi in cui si stia ancora utilizzando dell'hardware legacy che diventerà per forza di cose obsoleto sulle piattaforme più recenti.

Per garantire una transizione meno traumatica possibile all'UEFI sono state definite diverse classi dell'interfaccia ed è stato implementato un modulo di compatibilità (CSM, Compatibility Support Module) all'UEFI di classe 2; quest'ultima è attualmente la più diffusa, mentre esistono ancora pochi device, come per esempio il Surface Book di Microsoft, che fanno riferimento all'UEFI di classe 3. Una volta dismesso il CSM, il BIOS non sarà più disponibile, neanche come complemento della UEFI.

La mancanza del CSM determinerà inoltre l'impossibilità di utilizzare sistemi operativi e software a 32 bit (comunque sempre più rari) se non tramite virtualizzazione, opportunità che naturalmente non sarà disponibile per l'hardware più datato. Questo discorso è limitato per il momento alle soluzioni di Intel, mentre si attendono le decisioni a riguardo di altre case madri, a cominciare da AMD.

Introdotto per la prima volta negli elaboratori basati sui processori Intel 8080/85, il BIOS vanta una storia lunga più di 40 anni mantenendo inalterato il suo scopo, esso infatti ha il compito di inizializzare il processo chiamato POST (Power-On Self-Test) con cui vengono rilevate le principali componenti di un sistema, dalla CPU alla GPU, dalla memoria RAM ai controller DMA fino alla memoria fisica. Fatto questo il sistema operativo viene condotto in fase di avvio ed è in grado di interoperare con l'hardware.

Via MySmartPrice

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