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Huawei sfida Nvidia con il nuovo chip AI Ascend 910D, nonostante i divieti USA

Huawei testa il chip AI Ascend 910D per competere con Nvidia, puntando all'indipendenza tecnologica cinese, nonostante le restrizioni USA.
Huawei sfida Nvidia con il nuovo chip AI Ascend 910D, nonostante i divieti USA
Huawei testa il chip AI Ascend 910D per competere con Nvidia, puntando all'indipendenza tecnologica cinese, nonostante le restrizioni USA.
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Il colosso tecnologico cinese Huawei si prepara a sfidare il dominio americano nel settore dell’intelligenza artificiale (AI) con il lancio del suo nuovo processore, l’Ascend 910D. Questo chip, descritto come il più potente mai sviluppato dall’azienda, rappresenta una risposta strategica alle restrizioni commerciali imposte dagli Stati Uniti e un passo importante verso l’indipendenza tecnologica cinese.

L’Ascend 910D, progettato per competere con i leader di mercato come Nvidia, è destinato a diventare una soluzione cruciale per il mercato cinese. Secondo fonti del Wall Street Journal, Huawei ha già avviato collaborazioni con diverse aziende tecnologiche locali per testare la compatibilità del chip, con i primi esemplari attesi entro la fine di maggio. Questo lancio segue la distribuzione su larga scala del modello precedente, l’Ascend 910C, che ha già consolidato la presenza di Huawei nel settore.

Ambizioni tecnologiche e competizione globale

Con l’obiettivo di superare le prestazioni del chip Nvidia H100, recentemente superato dalla serie Blackwell, il nuovo processore di Huawei punta a stabilire nuovi standard nel campo dell’AI. Questa iniziativa non solo rafforza la posizione dell’azienda nel panorama globale, ma rappresenta anche un tassello fondamentale nella strategia cinese per ridurre la dipendenza tecnologica dall’estero.

Le ambizioni di Huawei si scontrano con le rigide politiche commerciali statunitensi, che dal 2022 limitano l’accesso delle aziende cinesi ai chip AI avanzati, come il recente Nvidia B200. Queste misure, intensificate nel 2023 dall’amministrazione Biden, mirano a rallentare lo sviluppo tecnologico e militare cinese. Tuttavia, esperti del settore suggeriscono che la Cina potrebbe trovare vie alternative per acquisire tecnologie avanzate, evidenziando la complessità della competizione geopolitica in corso.

Implicazioni economiche

Le restrizioni statunitensi hanno avuto un impatto significativo anche sulle aziende americane. Nvidia, ad esempio, ha registrato una svalutazione di circa 5,5 miliardi di dollari, sottolineando come le tensioni geopolitiche influenzino l’intero settore. Nonostante ciò, l’azienda rimane leader di mercato, continuando a sviluppare soluzioni all’avanguardia per soddisfare la crescente domanda globale di tecnologie AI.

La competizione tra Huawei e Nvidia riflette l’importanza strategica dell’intelligenza artificiale come motore di innovazione e crescita economica. Mentre Huawei lavora per colmare il divario tecnologico, le tensioni geopolitiche continuano a modellare il panorama dell’innovazione. Questo scenario complesso promette di avere ripercussioni che si estenderanno ben oltre il settore dei semiconduttori, influenzando l’economia globale e il progresso tecnologico nei prossimi anni.

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