La partnership pluriennale tra Google e Range Media Partners segna un passo rivoluzionario nell’intersezione tra cinema e tecnologia. Con l’iniziativa denominata 100 Zeros, il colosso di Mountain View mira a ridefinire il modo in cui la tecnologia può influenzare le produzioni cinematografiche e televisive, puntando a finanziare progetti che promuovano i suoi prodotti e servizi tecnologici. Questo ambizioso programma si posiziona come un punto di svolta per l’industria dell’intrattenimento, seguendo un modello simile a quello adottato da Apple con Apple TV+.
Il primo progetto concreto di questa collaborazione è l’horror “Cuckoo”, uscito nel 2024, che vede 100 Zeros tra i produttori principali. L’obiettivo è chiaro: integrare tecnologie all’avanguardia come dispositivi Android, intelligenza artificiale (AI) e funzionalità come Immersive View nelle produzioni future. Questo approccio mira a rivoluzionare l’esperienza visiva e narrativa, aprendo nuove possibilità per registi e produttori di contenuti.
Il nome dell'iniziativa e precedenti esperienze
Il nome dell’iniziativa, 100 Zeros, è un omaggio alle radici di Google, richiamando il termine matematico “googol” (1 seguito da 100 zeri) da cui deriva il nome dell’azienda. Tuttavia, non si tratta di una casa di produzione indipendente, ma di un progetto supervisionato dal team Platforms & Devices, il che sottolinea la volontà dell’azienda di posizionarsi come partner tecnologico piuttosto che come concorrente diretto degli studi cinematografici tradizionali.
Non è la prima volta che Google esplora il settore dell’intrattenimento. Già nel 2018, l’azienda aveva collaborato con 20th Century Fox per sviluppare “Merlin Video”, uno strumento basato sull’AI per analizzare i trailer cinematografici. Più recentemente, ha lanciato “AI On Screen”, un programma che finanzia cortometraggi dedicati al rapporto tra umanità e intelligenza artificiale. Questi progetti dimostrano l’impegno di Google nel promuovere l’uso innovativo della tecnologia nel settore creativo.
Google non intende creare una piattaforma di streaming
Un esempio significativo dell’approccio di Google è la collaborazione con Las Vegas Sphere per reimmaginare “Il Mago di Oz”. Utilizzando tecnologie avanzate come Gemini, Imagen e Veo, il classico del 1939 è stato adattato a un gigantesco schermo LED, offrendo un’esperienza visiva senza precedenti. Questo progetto evidenzia come la tecnologia possa essere utilizzata per rivisitare opere iconiche e renderle rilevanti per il pubblico contemporaneo.
A differenza di altri giganti tecnologici, Google non intende creare una propria piattaforma di streaming per distribuire questi contenuti. L’azienda preferisce collaborare con studi cinematografici esistenti, posizionandosi come partner tecnologico e supportando l’integrazione di tecnologie emergenti come la realtà estesa e l’AI nei processi di produzione. Questo approccio consente a Google di concentrarsi sull’innovazione tecnologica senza entrare in competizione diretta con piattaforme consolidate come Netflix o Disney+.