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Google Chrome introduce una funzione già attiva in Edge dal 2019

Google Chrome adotta una funzione di sicurezza già presente in Edge: il riavvio automatico senza privilegi amministrativi per una maggiore protezione.
Google Chrome introduce una funzione già attiva in Edge dal 2019
Google Chrome adotta una funzione di sicurezza già presente in Edge: il riavvio automatico senza privilegi amministrativi per una maggiore protezione.
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La recente integrazione di una funzionalità di sicurezza sviluppata da Microsoft Edge nel browser Google Chrome segna un importante passo avanti nella protezione degli utenti durante la navigazione. Questa collaborazione tra i due giganti tecnologici si traduce nell’adozione della funzione de-elevate browser on launch, originariamente introdotta in Edge nel 2019. La novità è stata annunciata da Stefan Smolen, ingegnere principale di Microsoft, che ha sottolineato come questa innovazione dimostri la crescente sinergia tra i team di sviluppo che lavorano sul progetto Chromium.

La nuova funzione de-elevata

La funzione de-elevata è progettata per rilevare automaticamente quando il browser viene avviato con privilegi amministrativi e riavviarlo senza tali privilegi. Questo processo, mirato a migliorare la sicurezza del browser, rappresenta una risposta ai rischi legati alla navigazione con accesso amministrativo, che può esporre gli utenti a potenziali minacce informatiche.

Nel caso in cui il riavvio senza privilegi non vada a buon fine, il browser continuerà ad operare con i privilegi elevati come da comportamento tradizionale. Gli sviluppatori hanno inoltre introdotto uno switch da riga di comando per disabilitare eventuali tentativi di de-elevazione automatica, garantendo così flessibilità agli utenti avanzati.

La decisione di Google

Questo aggiornamento, derivante da un commit recente nel repository Chromium Gerrit intitolato "Automatically de-elevate users launching Chrome elevated", si applicherà solo alle sessioni di navigazione manuali, escludendo quelle avviate in modalità automatizzata. Tale accorgimento è fondamentale per evitare interferenze con processi automatizzati che potrebbero richiedere l’uso di privilegi amministrativi.

La decisione di Google di implementare questa funzionalità in Google Chrome sottolinea l’importanza di adottare standard di sicurezza condivisi tra i principali browser basati su Chromium. La collaborazione con Microsoft, che ha già testato con successo questa tecnologia in Edge, dimostra come la condivisione di innovazioni possa accelerare il miglioramento della sicurezza nel panorama digitale globale.

Il lavoro di Stefan Smolen

È interessante notare che il principale artefice di questa integrazione, Stefan Smolen, è lo stesso ingegnere che introdusse la funzione in Edge quattro anni fa. Questo sottolinea non solo la continuità del lavoro svolto, ma anche la capacità di adattare tecnologie esistenti per renderle compatibili con ambienti diversi. Per gli utenti, questo significa una protezione maggiore contro le vulnerabilità legate all’uso improprio dei privilegi amministrativi durante la navigazione.

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