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Gli italiani controllano le notifiche 80 volte l'ora, aumenta lo stress

Ogni giorno, gli italiani sono sempre più dipendenti dai loro dispositivi elettronici, come smartphone e tablet, arrivando a controllarli fino a 80 volte l'ora per verificare le notifiche.
Gli italiani controllano le notifiche 80 volte l'ora, aumenta lo stress
Ogni giorno, gli italiani sono sempre più dipendenti dai loro dispositivi elettronici, come smartphone e tablet, arrivando a controllarli fino a 80 volte l'ora per verificare le notifiche.
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Ogni giorno, gli italiani sono sempre più dipendenti dai loro dispositivi elettronici, come smartphone, tablet, smartwatch e laptop, arrivando a controllarli fino a 80 volte l'ora per verificare le notifiche. Questa abitudine, emersa da una ricerca condotta da Amazon Kindle in occasione della Giornata Mondiale della Disconnessione, ha portato il 92% degli italiani a sentirsi costantemente distratti e stressati, anche prima di coricarsi.

Le notifiche, infatti, interferiscono con la concentrazione e contribuiscono a creare un ambiente di tensione psicologica che difficilmente si scarica, anche quando si è pronti per andare a dormire. La pressione di rimanere sempre connessi è elevata.

Una significativa fetta della popolazione, circa il 28%, continua a ricevere notifiche fino a tarda notte, con un orario medio di ricezione che si attesta alle 23:26. Secondo la ricerca, il miglior orario per interrompere questo flusso continuo di notifiche sarebbe le 22:26, per favorire il distacco digitale e dedicarsi a attività che possano favorire il rilassamento, come leggere un libro o meditare, così da migliorare la qualità del sonno.

Il parere di un neuroscienziato

Il neuroscienziato Mark Williams sottolinea l'importanza di concedersi almeno un'ora priva di notifiche prima di andare a dormire, per permettere alla mente di decongestionarsi e prepararsi a riposare. La costante ricezione di notifiche aumenta lo stato di allerta, mantenendo il cervello in uno stato di vigilanza continuo, e impedisce il necessario rilassamento che precede il sonno.

Le interruzioni dovute alle notifiche hanno un impatto diretto sulla produttività: il 59% degli italiani ammette di sentirsi più distratto a causa di queste continue sollecitazioni. Quando il cervello percepisce una notifica, interpreta il suono o la vibrazione come una richiesta urgente, che distragga dalla concentrata attività che si stava svolgendo.

Ogni volta che l'attenzione viene deviata, ci vogliono tra i 60 e i 90 secondi per riprendersi e tornare al compito originale. Queste interruzioni non solo riducono l'efficienza ma aumentano anche lo stress generale, impedendo di raggiungere il massimo delle prestazioni in tempi brevi. Per questo motivo, è fondamentale considerare l'effetto delle notifiche sulla nostra vita quotidiana e trovare un equilibrio tra il desiderio di rimanere connessi e il bisogno di tranquillità mentale.

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