Nessun risultato. Prova con un altro termine.
Guide
Notizie
Software
Tutorial

DeepSeek: ecco nuovi dettagli inquietanti sulla gestione dei dati

DeepSeek, l'intelligenza artificiale sviluppata in Cina, sta alimentando preoccupazioni crescenti sulla protezione dei dati personali.
DeepSeek: ecco nuovi dettagli inquietanti sulla gestione dei dati
DeepSeek, l'intelligenza artificiale sviluppata in Cina, sta alimentando preoccupazioni crescenti sulla protezione dei dati personali.
Link copiato negli appunti

DeepSeek, l'intelligenza artificiale sviluppata in Cina, sta alimentando preoccupazioni crescenti sulla protezione dei dati personali. Un nuovo rapporto della società di cybersecurity Feroot Security ha rivelato dettagli inquietanti riguardanti il funzionamento dell'app, che potrebbe trasferire i dati degli utenti a China Mobile, una compagnia di telecomunicazioni controllata dal governo cinese.

Il rapporto evidenzia che il codice dell'app potrebbe contenere funzioni che inviano informazioni sensibili a CMPassport.com, il portale utilizzato da China Mobile per gestire gli account utente. Feroot Security ha analizzato il codice dell'applicazione, svelando dei collegamenti sospetti con il sito e mettendo in luce il rischio che i dati possano essere utilizzati per tracciare gli utenti su altre piattaforme online, oltre che sulla stessa app.

Le preoccupazioni non sono nuove. Già in passato era stato segnalato che DeepSeek memorizzava i dati degli utenti su server situati in Cina, alimentando i timori riguardo alla privacy e alla sicurezza nazionale. L'idea che queste informazioni possano essere utilizzate per scopi non trasparenti o addirittura sfruttate dal governo cinese ha suscitato forti critiche.

Il parere di alcuni esperti di cybersecurity

Molti esperti di cybersecurity hanno paragonato queste pratiche a quelle di altre app cinesi che, senza informare gli utenti, raccolgono e trasferiscono dati sensibili, creando rischi per la privacy degli individui e la sicurezza degli Stati.

La reazione politica non si è fatta attendere. Il deputato statunitense Josh Gottheimer ha definito la situazione "allarmante", chiedendo che l'uso di DeepSeek venga proibito su tutti i dispositivi governativi. Anche il governo australiano ha preso misure drastiche, vietando l'uso dell'app sui dispositivi ufficiali per motivi di "sicurezza inaccettabili".

Questi eventi portano alla luce la necessità di un controllo più severo sulle tecnologie di intelligenza artificiale provenienti da paesi stranieri, in particolare quando queste sono collegate a governi che potrebbero utilizzare i dati per scopi politici. Le preoccupazioni sulla sicurezza nazionale e sulla privacy degli utenti non sono mai state così rilevanti, sollecitando una riflessione urgente sulla protezione dei dati a livello globale.

Ti consigliamo anche