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Deepfake e truffe online: il caso Silvia Sacchi e le pillole miracolose anti-vaccino

Silvia Sacchi vittima di un deepfake per diffondere fake news sui vaccini. Un caso che evidenzia i rischi dell'IA e la necessità di sensibilizzazione.
Deepfake e truffe online: il caso Silvia Sacchi e le pillole miracolose anti-vaccino
Silvia Sacchi vittima di un deepfake per diffondere fake news sui vaccini. Un caso che evidenzia i rischi dell'IA e la necessità di sensibilizzazione.
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Falsi volti e pillole miracolose: l'allarme dei deepfake colpisce giornalisti e scienziati. "È tutto falso", denuncia la giornalista Silvia Sacchi, il cui volto, insieme a quello del farmacologo Silvio Garattini, è stato manipolato in un video altamente sofisticato per diffondere teorie anti-vaccini e promuovere una pillola "no vax" inesistente.

Il video contraffatto, che ha superato le 66.000 visualizzazioni sui social media, rappresenta un nuovo inquietante esempio di come l'uso dell'intelligenza artificiale possa essere sfruttato per scopi fraudolenti. Nella clip, la giornalista sembra dichiarare che i vaccini anti-Covid siano un pericolo mortale, mentre Garattini appare promuovere un prodotto miracoloso in grado di annullare gli effetti collaterali della vaccinazione.

La precisione della manipolazione digitale ha raggiunto livelli impressionanti. Silvia Sacchi ha dichiarato di essere rimasta impressionata di come siano riusciti a replicare i suoi movimenti e atteggiamenti in modo estremamente realistico, affermando che anche chi la conosce personalmente potrebbe avere dubbi sulla falsità del video. Ecco, dunque, il post instagram con il video in questione:

Il meccanismo della frode

Lo schema fraudolento segue un copione ormai consolidato: minare la fiducia nella campagna vaccinale diffondendo informazioni false, per poi proporre una "soluzione miracolosa". Nel deepfake, Garattini invita gli spettatori a cliccare su un link per acquistare la pillola salvifica, indirizzandoli verso una piattaforma di vendita fraudolenta.

 

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Un post condiviso da Silvia Sacchi (@sassa15)


La giornalista ha immediatamente denunciato l'accaduto, sottolineando come tali contenuti manipolati non solo danneggino la sua reputazione e quella di Garattini, ma compromettano anche la fiducia dell'opinione pubblica nel sistema sanitario. Sacchi ha inoltre segnalato il video all'Ordine dei Giornalisti, sollecitando un intervento per contrastare il fenomeno.

Un fenomeno in espansione

Le truffe online basate sull'intelligenza artificiale stanno diventando sempre più sofisticate e diffuse. Numerosi personaggi pubblici italiani sono stati vittime di manipolazioni simili. Questi episodi mettono in luce l'inadeguatezza dei sistemi di moderazione delle piattaforme social e la scarsa educazione digitale degli utenti, spesso incapaci di distinguere contenuti autentici da falsificazioni.

La battaglia contro i deepfake richiede uno sforzo congiunto da parte delle piattaforme, delle istituzioni e dei cittadini. Solo con una maggiore collaborazione sarà possibile creare un ambiente digitale più sicuro e affidabile.

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