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Chrome 71 combatte l'advertising intrusivo

Le principali novità di Chorme 71, ultima versione del browser di Google per il 2018.
Chrome 71 combatte l'advertising intrusivo
Le principali novità di Chorme 71, ultima versione del browser di Google per il 2018.
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Il team di Chrome ha deciso in questi giorni di rilasciare l'ultima stable release del 2018, introducendo diverse novità dedicate alla limitazione delle pubblicità invasive e ai protocolli di sicurezza in generale. Chrome 71 porta inoltre con se una serie di aggiornamenti "sotto il cofano" volti al miglioramento delle performance.

Advertising intrusivo

L'anno scorso il team di Chrome decise di lanciare il suo programma contro le pubblicità invasive, proponendo nuovi standard per i banner presenti nelle pagine Web e inserendo nuovi paletti in modo che l'utente non venisse disturbato durante la navigazione. In questo modo Google sperava di ridurre l'uso degli adblock incentivando le aziende pubblicitarie ad essere più rispettose dell'utenza, bloccando al contempo le pubblicità ritenute troppo intrusive.

L'approccio adottato da Chrome sembra non essere bastato a scoraggiare l'advertising invasivo, dunque il team ha deciso di aumentare e migliorare le contromisure del browser contro i contenuti molesti. In particolare gli sviluppatori hanno preso di mira le pubblicità che ingannano l'utente con una finta finestra di conferma/chiusura o una finta chat che poi li reindirizza ad un'altra pagina o magari permette l'apertura di pop-up.

Per evitare tali rischi Chrome andrà a bloccare completamente queste forma di pubblicità, i titolari dei siti Web avranno una finestra di 30 giorni per uniformarsi, inoltre i gestori di tali portali potranno rivolgersi all'Abusive Experiences Report presente nel Google Search Console per segnalare la presenza di pubblicità che necessitano di essere corrette o eliminate.

Controllo sulle subscription page

Su Chrome 71 possiamo trovare anche un nuovo sistema di notifiche per le subscription page poco chiare. Di base la protezione migliore che possiamo avere è chiedere all'ISP mobile di disattivare la possibilità di sottoscrizioni o abbonamenti tramite credito telefonico, ma può capitare di aver bisogno di pagare qualcosa con tale credito, come ad esempio i biglietti dei mezzi pubblici o magari delle applicazione presenti in uno store. Per evitare possibili disagi il team di Chrome ha deciso di irrigidire i controlli sulle pagine che presentano moduli di sottoscrizione, da Chrome 71 verrà mostrato infatti un nuovo avviso su schermo che avvertirà l'utente del tentativo di far sottoscrivere una qualche forma di abbonamento in modo sospetto.

Chrome è stato dunque implementato in modo che riconosca la mancanza di alcuni elementi che rendono chiara la formula dell'abbonamento proposto da un sito Web: le informazioni a schermo sono ben visibili (dunque non nascoste) e ovvie per l'utente? Gli utenti possono visionare i costi nel dettaglio prima di accettare l'offerta? Mostrare le informazioni sui costi in grigio su una pagina grigia è considerata per esempio una pratica scorretta.

Esiste inoltre la possibilità di visionare la struttura dell'abbonamento: se Chrome non rivelerà eventuali mancanze allora renderà visibile un avviso sui rischi delle frodi informatiche. Anche in questo caso i Webmaster sono invitati ad uniformarsi alle linee guida proposte da Big G, cosi da evitare che i propri utenti vengano scoraggiati da Chrome durante le fasi di sottoscrizione.

Novità per gli sviluppatori

Per quanto riguarda le novità sotto il cofano possiamo notare l'introduzione dell'opzione Add FullscreenOptions, tale metodo permetterà agli sviluppatori su Android di usare dei parametri personalizzati, come ad esempio se o quando mostrare la barra di navigazione sui contenuti in fullscreen e impostare quando e dove nasconderla.

Il team ha anche lavorato sull'Async touchpad pinch zoom event. Con i cambiamenti introdotti, se l'utente non effettua un'azione di pinch sul touchpad, annullando dunque l'evento, i successivi control wheel event non saranno cancellabili in modo autonomo da uno script Javascript.

Arrivato anche il pieno supporto ai COLR/CPAL font, questi OpenType color font sono composti da diversi strati di glifi di contorno vettoriale e contengono anche delle informazioni sulla palette dei colori nel glifo. Il formato COLR/CPAL da la possibilità di essere scaricato in modo più rapido visto che richiede un minor spazio su disco.

Via Google Blog

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