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CentOS 6: intervista con Karanbir Singh

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Gli sviluppatori di CentOS stanno lavorando duramente per rilasciare CentOS 6, l´ultima incarnazione della popolare distribuzione basata su Red Hat. Abbiamo deciso di fare alcune domande (english language here) a Karanbir Singh, sviluppatore di CentOS da lungo tempo, membro del CentOS Admin team, infrastructure team e responsabile per i CentOS Build services.

D: Ultimamente hai scritto un tweet riguardante lo stato di CentOS 6, chiedendo ai tuoi lettori di scegliere tra CentOS 6 o 5.6. Potresti riassumere i risultati ottenuti dalle risposte dei tuoi lettori?

Lo scopo di quella domanda era avere un´idea di cosa le persone pensano sia più importante e come danno priorità alle cose. Pe noi è molto importante sviluppare e lavorare su ciò che è più importante al momento. Ci piace pensare a noi come ad un gruppo di persone "agili". E come ogni piccolo team agile, è importante focalizzarci sulla cosa più importante al momento piuttosto che disperdere le nostre forze e non essere in grado di rilasciare alcunché. Una larga parte di utenti, come ci aspettavamo, hanno detto di considerare la versione 5.6 più importante perché va ad impattare su installazioni esistenti utilizzate in ambienti di produzione. Per questo lavoreremo innanzitutto sul rilascio di CentOS 5.6.

D: Sempre in un tuo tweet hai detto che CentOS 6 è quasi pronta. Potresti descrivere ai nostri lettori lo stato dell´arte dello sviluppo di CentOS 6?

R: "CentOS-6 ha bisogno ancora di qualche settimana di lavoro prima di essere pronta al rilascio, una volta rilasciata la versione 5.6 ci focalizzeremo sulla 6.0".

D: Quali sono le maggiori difficoltà nello sviluppare CentOS 6?

R: "È un nuovo sistema rispetto a CentOS-5, per questo ci vuole tempo per effettuare un audit dei sorgenti e rispettare le policy dei singoli pacchetti. Inoltre CentOS-6 avrà più pacchetti di ogni altra release, rendendo le cose perfino più lente.

Detto questo, abbiamo avuto alcune persone in più che hanno iniziato a dare il proprio contributo e c´è stata una svolta favorevole negli utenti che non contribuiscono. Queste cose richiedono tempo per evolvere e sento che nei prossimi mesi assisteremo a un incremento negli utenti che contribuiscono allo sviluppo della distribuzione".

D: Potresti riassumerci le caratteristiche più importanti che dobbiamo attenderci in CentOS 6?

R: Ci sono alcune cose interessanti che saranno incluse. Un kernel più recente con miglioramenti nelle performance e nei tool di gestione, un nuovo virtualisation layer, nuovi stack Pythin e Ruby oltre a moltissime funzionalità e pacchetti orientati agli sviluppatori. Inoltre ci sarà una desktop experience più moderna e migliorata. Rimanete sintonizzati per il rilascio!"

D: CentOS è una distribuzione largamente usata, anche in ambienti mission critical. Avete mai pensato di richiedere un pagamento per gli utenti enterprise o le donazioni sono sufficienti per continuare a sviluppare CentOS?

R: "I contributi ci permettono di andare avanti e l´intero network di CentOS ngira grazie a hardware e risorse donate. Tutti gli sviluppatori contribuiscono con il loro tempo libero, per questo le donazioni sono sempre benvenute. Anche se i fondi non sono una motivazione per continuare a lavorare su CentOS, avere accesso a hardware migliore e più risorse rende il tutto più facile e più proficuo. Se qualcuno vuole contribuire può dare un´occhiata alla pagina http://www.centos.org/donate".

Ringrazio Nicola Losito per aver reso possibile questa intervista.

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