Chi frequenta il mondo di UN*X avrà sentito nominare almeno una volta l´editor Vim.
Che lo si ami o meno, il raggiungimento dei 20 anni di sviluppo continuativo rappresentano un grande traguardo di longevità per un progetto, a prescindere dalla licenza di distribuzione (ed ancor di più visto che non è software proprietario).
Ars Technica ci presenta un accurata digressione sulla storia di questo editor, nato come uno dei cloni del più vecchio vi (un prodotto degli anni Settanta, comandato interamente via tastiera con particolari sequenze di carattere, come a ricordare le limitazioni del terminale su cui fu sviluppato) per il Commodore Amiga a opera di Bram Moolenar e in seguito portato su una vasta gamma di sistemi operativi, GNU/Linux incluso.
Moolenar non chiede alcun compenso per sé, ma invita a fare una donazione alla fondazione ICCF Holland di cui è tesoriere (una donazione potrebbe essere un´interessante idea-regalo di compleanno).
Vim è noto per essere uno degli editor più estensibili e flessibili in circolazione, con estese capacità di gestione dei documenti aperti, di clipboard multiple e di personalizzazione. Voi che editor usate?