Browser Web e percentuali (quelle reali)

In un suo recente post il developer Peter O'Shaughnessy propone di rivedere i criteri con i quali vengono attualmente misurate le quote di mercato dei browser Web. Conoscere le applicazioni (realmente) più utilizzate per la navigazione, significa anche capire quali vendor influenzeranno maggiormente l'evoluzione di questo settore, con conseguenze immaginabili per quanto riguarda l'aderenza agli standard, l'implementazione del supporto ad API, funzionalità e servizi.

Partiamo quindi dal classico approccio basato su un'ormai illusoria predominanza del mercato europeo e di quello nordamericano. Scegliendo questo punto di vista dovremmo confermare una distribuzione dei market share che vede Google Chrome come soluzione dominate seguita da Mozilla Firefox, Apple Safari, Microsoft IE/Edge e Opera Browser.

Ora però proviamo a riconsiderare le diverse posizioni sulla base dei dati complessivi, e prendiamo come riferimento i dati di StatCounter relativi allo scorso febbraio che tengono conto di tutti i dispositivi in grado di connettersi alla Rete, quindi in particolare terminali Desktop e mobile. In questo caso dovremmo riscrivere la nostra classifica nel modo seguente: Chrome, Safari, UC Browser, Firefox, IE, Edge.

UC Browser è un'applicazione della Alibaba Group molto diffusa in Asia, quasi sconosciuta in Occidente essa dimostra che nel mercato dei browser le quote possono variare in modo anche rilevante a seconda della località di riferimento. Se per esempio scegliessimo di isolare il dato relativo alla sola Russa (con una popolazione di poco inferiore alle 145 milioni di unità) scopriremmo che il secondo browser più diffuso è Yandex, soluzione quasi ignota nel resto d'Europa (e non solo).

Se invece rielaborassimo la nostra classifica tenendo conto del solo ecosistema mobile, a livello globale avremmo: Chrome, Safari, UC Browser, Samsung Internet e Opera, con la soluzione di Samsung in grado di conquistare la terza posizione se si tenesse conto del solo mercato europeo.

E' quindi consigliabile la massima attenzione nella lettura delle statistiche; Samsung Internet è per esempio una soluzione basata su Chromium e il suo ruolo nella generazione del traffico potrebbe non essere sufficientemente evidenziato. Di conseguenza si potrebbe essere portati a sopravvalutare i numeri di un determinato browser (ad esempio Chrome) a sfavore di altre applicazioni che non vengono identificate con precisione nei report degli analytics.

Via Peter O'Shaughnessy