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AppInventor: la prova sul campo

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Qualche mese fa scrissi un post per presentare AppInventor, la Web application rilasciata da Google per lo sviluppo in ambiente Android.

Finalmente dopo un'attesa che pareva eterna è arrivata la mail di conferma all'invito, con la possibilità  di accedere e utilizzare questa piattaforma. L'accesso avviene dalla sezione "Google Accounts Settings" --> "My Products" --> "New Service".

AppInventor si presenta subito intuitivo e semplice da utilizzare.

L'interfaccia è divisa in 4 colonne:

  1. Menu "Palette" per gestire i componenti da inserire nel nostro progetto.
    • il Viewer occupa tutta la seconda colonna, ed è sostanzialmente la parte dell'interfaccia in cui viene presentato il risultato visuale del nostro lavoro: dalla "Palette" possiamo inserire gli oggetti nel Viewer semplicemente con il drag'n'drop.
    • la colonna dei Components e dei Media è quella in cui vengono visualizzati in elenco tutti i componenti che abbiamo inserito nel Viewer.
    • le Properties cambiano in base al componente che selezioniamo nella terza colonna: questa è una delle sezioni principali, perché è qui che impostiamo le proprietà  principali degli oggetti che abbiamo inserito nel Viewer;

AppInventor è fornito di un menu (posizionato proprio sopra le 4 colonne) che permette di gestire i nostri progetti con il salvataggio del lavoro e le impostazioni di checkpoint. In questo menu meritano particolare attenzione due funzionalità  davvero molto comode e interessanti: il "Blocks Editor" e il "Package for Phone".

L'editor dei blocchi è sicuramente il componente più interessante di tutta la Web application: attraverso questo strumento possiamo definire il comportamento della nostra applicazione Android "incollando" i blocchi dei diversi componenti. L'interfaccia assomiglia ad un puzzle da comporre, in cui i pezzi sono i blocchi, che corrispondono alle azioni e alle proprietà  della nostra applicazione.

L'idea è molto originale: la metafora del puzzle viene utilizzata per far capire all'utente quali sono i componenti che possono comunicare e interagire tra loro. I pezzi (blocchi) che non si incastrano, non hanno elementi in comune e non possono comunicare tra loro, proprio come in un puzzle. Per funzionare l'editor dei blocchi richiede Java Web Start.

Rimane il "Package for Phone": questo elemento gestisce la parte finale del nostro lavoro, ovvero ci permette di scaricare il nostro applicativo sul computer, di installarlo direttamente sullo smartphone (che deve essere connesso tramite USB) o di mostrare il Barcode per installarlo direttamente sul nostro smartphone.

Anche se sicuramente è ancora acerbo, AppInventor è una Web application da provare: questo editor visuale non arriva ad eguagliare il codice (almeno per ora!) ma è sicuramente uno strumento didattico molto utile per imparare alcuni concetti fondamentali in ambiente Android.

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