Nel mondo digitale di oggi, vendere non è più solo una questione di prodotti e prezzi, ma di esperienze. Sì, anche nel B2B. In un panorama dove l’80% delle interazioni di vendita avverrà entro il 2025 tramite canali digitali, le aziende che non si evolvono rischiano di restare indietro. Ma come si fa a mantenere coerenza, velocità e personalizzazione su portali web, CRM, app e-commerce e siti web? La risposta ha tre lettere, una sigla: CPQ.
CPQ: cosa significa e perché è fondamentale
CPQ sta per Configure, Price, Quote – ovvero configurare un prodotto o servizio, determinarne il prezzo e generare un preventivo. Una sigla semplice per un processo che, nella pratica, può diventare complesso, soprattutto per chi vende offerte personalizzate, con tante variabili e listini articolati.
Un buon sistema CPQ rende tutto questo veloce, preciso e automatizzato. Ma Apparound è andata oltre: ha creato un CPQ headless, ovvero una piattaforma che separa completamente la logica dal front-end. E qui entra in scena API Services.
Apparound API Services: potenza invisibile, risultati visibili
Apparound ha messo il cuore della sua piattaforma – un motore potente di configurazione, pricing e generazione documentale – a disposizione degli sviluppatori. Attraverso API moderne, sicure e documentate, chiunque può integrare queste funzionalità in siti, app, portali B2B, CRM o ERP esistenti.
In pratica, cosa si può fare?
- Configurare offerte complesse direttamente da un e-commerce.
- Centralizzare le regole di pricing, evitando duplicazioni e incoerenze.
- Automatizzare la generazione di preventivi e contratti, anche con firma elettronica.
- Gestire documenti, lead, opportunità, tutto tramite API.
E se ti stai chiedendo quanto sia difficile da implementare, la risposta è rassicurante: Apparound fornisce documentazione esaustiva, ambienti di staging, esempi su GitHub, SDK in arrivo e un portale admin completo. (Qui trovi i servizio di API Service: https://www.apparound.com/it/apparound-api-services)
I vantaggi? Tanti, tangibili e misurabili
Chi adotta Apparound API Services lo fa per motivi concreti:
- Accelerazione delle vendite: riduce i tempi di risposta e offre un ulteriore canalità
- Efficienza operativa: automatizza ciò che oggi spesso viene gestito a mano.
- Esperienza utente su misura: puoi disegnare ogni interfaccia come vuoi, senza limiti.
- Flessibilità e scalabilità: si adatta a ogni modello di business e cresce con te.
A chi si rivolge?
Il servizio è pensato per agenzie digitali, system integrator, software house e aziende con IT interno strutturato. È perfetto per chi vuole creare soluzioni verticali, canali di vendita innovativi, o semplicemente rendere più intelligenti quelli che ha già.
Il bello è dietro le quinte
Il motore CPQ di Apparound gira su infrastruttura cloud Azure, è certificato ISO, sicuro, affidabile, con uptime garantito e scalabilità nativa. Le API sono versionate, sicure (JWT), con pieno controllo via portale.
Quando l’integrazione diventa accelerazione: i casi concreti
L'efficacia di Apparound API Services non si misura a parole, ma nei risultati. Diverse aziende italiane lo hanno già adottato per trasformare i loro processi commerciali, ottenendo benefici misurabili, spesso in tempi molto rapidi.
Vianova: dalla visita al sito al preventivo, tutto in pochi clic
Vianova, operatore nel settore delle telecomunicazioni, ha integrato Apparound API Services direttamente nel proprio sito, trasformandolo in un vero e proprio canale di vendita. Ogni interazione digitale con i visitatori viene qualificata in tempo reale: i lead non sono più solo nomi e contatti, ma richieste già filtrate, prioritarie, lavorabili.
In parallelo, l'automazione della preventivazione ha ridotto il carico operativo sul team vendite, liberando tempo per attività a più alto valore aggiunto. L'utente finale? Riceve una proposta dettagliata, personalizzata e pronta da firmare… senza mai uscire dal browser.
Italia Power: contrattualistica snella e scalabilità senza compromessi
Nel settore dell’energia, dove la gestione dei contratti è spesso un ginepraio, Italia Power ha sfruttato le API per centralizzare tutto: configurazione delle offerte, composizione dei documenti e raccolta firme.
Il risultato? Un flusso semplificato che ha tagliato tempi di attesa e margini di errore. Inoltre, l’approccio headless ha consentito al team IT interno di adattare rapidamente le interfacce utente alle evoluzioni del mercato, senza dover riscrivere la logica sottostante. In un contesto altamente regolamentato e competitivo, l’agilità è diventata un asset.
Vuscom: addio carta, benvenuta efficienza
Vuscom ha puntato sulla trasformazione digitale vera, partendo da un obiettivo semplice ma ambizioso: ridurre la carta, aumentare il controllo.
Attraverso l’integrazione delle API nel proprio sistema di gestione vendite, l’azienda è stata in grado di intercettare un nuovo segmento di clientela, più giovane e digital-addicted, maggiormente propenso all’autoconfigurazione dei preventivi e meno alla relazione diretta con un consulente fisico.
Per info: https://www.apparound.com/it/