Amazon Web Services (AWS) ha recentemente presentato Ocelot, il suo primo chip per computer quantistici, segnando un passo importante nella corsa verso il quantum computing. Questo annuncio arriva poco dopo la rivelazione del chip Majorana1 da parte di Microsoft, mettendo in evidenza la crescente competizione tra i giganti tecnologici nel campo della computazione quantistica, una delle aree più promettenti per il futuro.
Ocelot è stato progettato per affrontare una delle principali difficoltà del quantum computing: la correzione degli errori. I qubit, che rappresentano le unità di informazione quantistica, sono molto vulnerabili alle interferenze esterne, come i disturbi ambientali, che possono compromettere i calcoli. Il team di AWS, guidato dal ricercatore italiano Simone Severini, ha sviluppato una tecnologia innovativa che riduce drasticamente la quantità di qubit fisici necessari per correggere gli errori, un miglioramento che potrebbe rendere i computer quantistici molto più scalabili e affidabili.
Severini ha sottolineato che i computer quantistici avranno un impatto significativo sulla ricerca scientifica, in particolare nella simulazione di fenomeni fisici a livello quantistico. Questo potrà rivoluzionare studi in settori come chimica, fisica dei materiali ed energia nucleare, permettendo scoperte mai raggiunte prima, grazie alla precisione che il quantum computing offre nel risolvere equazioni complesse.
Ulteriori aspetti innovativi
Un altro aspetto innovativo di Ocelot è l'uso della tecnologia chiamata "Cat Qubit", ispirata al celebre paradosso del gatto di Schrödinger. I Cat Qubit sono progettati per essere "noise bias", ovvero per resistere in modo intrinseco a certi tipi di rumore, riducendo ulteriormente la necessità di correzione degli errori.
Nonostante i notevoli progressi, i computer quantistici attuali sono ancora in fase prototipale e sono limitati a scopi sperimentali. Tuttavia, Ocelot rappresenta un passo significativo verso la creazione di computer quantistici pratici, capaci di risolvere problemi complessi che i computer tradizionali non sono in grado di affrontare, come la simulazione avanzata di molecole e materiali a livello atomico.
Nel frattempo, AWS ha già reso disponibile Amazon Braket, una piattaforma cloud che consente ai suoi clienti di accedere a sette diversi tipi di computer quantistici. Questo strumento offre l’opportunità di esplorare e sviluppare applicazioni quantistiche, spingendo ulteriormente l'innovazione in questo ambito.