Nessun risultato. Prova con un altro termine.
Guide
Notizie
Software
Tutorial

Ubuntu Tweak: come personalizzare Ubuntu

Un'applicazione sofisticata, completa e "user friendly" per modificare la configurazione della distribuzione Ubuntu
Un'applicazione sofisticata, completa e "user friendly" per modificare la configurazione della distribuzione Ubuntu
Link copiato negli appunti

A seguito dell'installazione di un qualsiasi sistema operativo, è prassi comune la personalizzazione del desktop e dell'aspetto grafico. Nonostante con l'arrivo delle ultime versioni di GNOME queste operazioni siano diventate ancora più semplici in Ubuntu, restano comunque ancora alcuni aspetti non proprio accessibili ai non addetti ai lavori: per questo motivo alcuni sviluppatori indipendenti hanno deciso di dar vita ad Ubuntu Tweak.

Ubuntu Tweak è una semplice applicazione, dotata di un'interfaccia grafica "user friendly", destinata a chiunque necessiti di uno strumento facile da utilizzare e ricco di funzionalità per modificare numerosi aspetti della distribuzione Ubuntu. In questo articolo vedremo come installare Ubuntu Tweak e come utilizzarlo.

Come installare Ubuntu Tweak

Ubuntu Tweak non è presente nei repository ufficiali forniti da Canonical: per questo motivo, è necessario aggiungere manualmente l'indirizzo dei repository al file /etc/sources.list. Per far ciò, armati di terminale è necessario lanciare il comando:

$ sudo gedit /etc/sources.list

ed aggiungere le seguenti righe:

deb http://ppa.launchpad.net/tualatrix/ubuntu karmic main
deb-src http://ppa.launchpad.net/tualatrix/ubuntu karmic main

Com'è facile intuire, questi repository sono ottimizzati per la versione 9.10 di Ubuntu, dal nome in codice Karmic Koala. Per utilizzare Ubuntu Tweak con versioni precedenti della distribuzione, è sufficiente sostituire alla parola "karmic" la prima parte del nome in codice dell'edizione di Ubuntu utilizzata. Ad esempio, i repository per Ubuntu 9.04 Jaunty Jackalope saranno:

deb http://ppa.launchpad.net/tualatrix/ubuntu jaunty main
deb-src http://ppa.launchpad.net/tualatrix/ubuntu jaunty main

Dopo aver salvato il file ed aver chiuso l'editor Gedit, sempre da terminale bisogna scaricare la chiave necessaria per accedere tramite apt-get ai repository, tramite il seguente comando:

$ sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com FE85409EEAB40ECCB65740816AF0E1940624A220

Siamo adesso pronti per aggiornare il database dei pacchetti e per installare Ubuntu Tweak, utilizzando i comandi che seguono:

$ sudo apt-get update
$ sudo apt-get install ubuntu-tweak

Come usare Ubuntu Tweak

Al termine dell'installazione, verrà inserita una nuova voce nel menù di GNOME, all'interno della categoria Strumenti di sistema della sezione Applicazioni. Lanciamo subito Ubuntu Tweak, e diamo uno sguardo alla struttura dell'interfaccia grafica. Il primo aspetto che risalta subito è la semplicità: Ubuntu Tweak è infatti destinato soprattutto agli utenti meno esperti, e dunque l'aspetto grafico semplifica molto le operazioni di gestione del sistema. Sulla sinistra sono presenti una serie di voci, raggruppate per categorie, grazie alle quali è possibile accedere ai diversi strumenti di configurazione presenti in Ubuntu Tweak.

Figura 1: Finestra principaleFinestra principale

All'interno della sezione Applicazioni troviamo alcune interessanti alternative agli strumenti già presenti in Ubuntu: vi è infatti un editor dei repository, grazie al quale è possibile gestire le fonti dalle quali provengono i software installati tramite apt-get o Synaptic, uno strumento per effettuare ricerche tra i pacchetti, anche per categorie, e scegliere quali software installare, un gestore degli aggiornamenti, per tenere il proprio sistema sempre fresco, ed uno strumento per la pulizia dei pacchetti, in grado di rintracciare i pacchetti inutilizzati e di dinstallarli per recuperare spazio prezioso sul disco fisso.

Figura 2: ApplicazioniApplicazioni

Chi non è abituato ad utilizzare gli strumenti predefiniti di Ubuntu, può trovare in Ubuntu Tweak un valido alleato per gestire le applicazioni installate o da installare sul proprio sistema operativo. Per chiunque invece voglia rinunciare alle funzionalità precedentemente descritte, ed in particolare la ricerca degli aggiornamenti, tramite il pulsante Preferenze, situato nella parte inferiore della finestra di Ubuntu Tweak, è possibile disattivare alcune funzioni.

Scorrendo l'elenco delle categorie di Ubuntu Tweak, passiamo adesso alla categoria Avvio: all'interno di questa sezione sono presenti due sole voci, una per gestire le applicazioni che verranno avviate automaticamente ogni qual volta verrà effettuato l'accesso al sistema, ed una per gestire alcune impostazioni riguardanti la sessione di ogni utente. In particolare, quest'ultima offre la possibilità di scegliere un nuovo gestore dei file predefinito, quale pannello integrare con l'ambiente desktop GNOME e quale gestore delle finestre utilizzare.

La categoria Desktop offre all'utente una serie di strumenti per la personalizzazione dell'aspetto grafico del sistema operativo: è possibile infatti installare e configurare al meglio Compiz Fusion, per ottenere effetti 3D sul proprio desktop, scegliere quali icone mostrare sul desktop e quali invece nascondere, per poter aver accesso a determinate posizioni in maniera rapida, ed impostare alcuni parametri relativi alla gestione delle finestre e dell'ambiente desktop GNOME. Ad esempio, si può scegliere l'opacità delle finestre in primo piano e di quelle sullo sfondo, abilitare la visualizzazione dei documenti aperti di recente, il comportamento della barra del titolo delle finestre, ed altre semplici opzioni che nel complesso permettono di ottenere un ambiente desktop vicino alle proprie preferenze.

Passiamo adesso alla penultima sezione, denominata Personale. La prima voce presente in tale categoria offre la possibilità di impostare alcuni comandi da tastiera, con delle combinazioni di tasti scelte dall'utente. Facendo doppio click sulla voce Disabilitato presente su ogni riga, verrà aperta una nuova finestra di dialogo, dopo di che è necessario immettere la combinazione di tasti scelta; cliccando due volte sulla voce presente nella colonna Comando, invece, è possibile scegliere il comando da associare a tale combinazione. Le altre tre voci presenti in questa sezione riguardano prevalentemente la gestione dei file e delle cartelle: si va dall'installazione e gestione degli script di Nautilus, molto comodi per eseguire operazioni ripetute frequentemente su più file, impostare modelli predefiniti e scegliere le cartelle di default di documenti, musica, video, file scaricati e così via.

In ultimo, diamo uno sguardo alla categoria Sistema. Qui troviamo una serie di strumenti per addentrarsi in aspetti più tecnici del sistema operativo, come la gestione dell'alimentazione e dei consumi, utile soprattutto ai possessori di computer portatili, ed alcune informazioni relative al sistema, come il nome host, la versione del Kernel e della distribuzione, alcuni parametri riguardanti l'hardware e l'utente in uso. Allo stesso modo, è possibile modificare le impostazioni relative ai tipi di file, scegliendo quali applicazioni utilizzare per aprirli, personalizzare il comportamento di Nautilus, il gestore dei file predefinito di GNOME, e migliorare la sicurezza del sistema.

Figura 3: SistemaSistema

Ubuntu Tweak risulta dunque un ottimo alleato degli utenti meno esperti, che tramite un software così semplice da utilizzare e ricco di funzionalità possono aver accesso a numerosi aspetti del sistema operativo, senza perdersi tra configurazioni da terminale e applicazioni di vario genere. Nonostante la sua semplicità, è uno strumento che va maneggiato sempre con cura, in quanto è comunque possibile compromettere la funzionalità del sistema operativo, soprattutto durante la gestione delle applicazioni. Gli utenti più esperti, invece, potranno trovare in Ubuntu Tweak una comoda soluzione per avere in un'unica applicazione le funzioni offerte da diversi strumenti predefiniti di GNOME.

Ti consigliamo anche