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Presentazione di Red Hat Enterprise Linux 5

Presentazione della nuova versione di Red Hat Enterprise, la versione di Linux dal cappello rosso tagliata per grandi e piccole realtà aziendali
Presentazione della nuova versione di Red Hat Enterprise, la versione di Linux dal cappello rosso tagliata per grandi e piccole realtà aziendali
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Risale a qualche giorno fa il rilascio della nuova versione del prodotto di punta della Red Hat, uno dei leader indiscussi nelle soluzioni open source a livello mondiale. Stiamo parlando di Red Hat Enterprise Linux 5 (RHEL 5), la distribuzione orientata al mercato business e agli ambienti mission-critical, dunque non agli utenti finali, della stessa società. La nuova versione contiene, in totale, più di 1200 componenti ed è accompagnata da un periodo di sviluppo e testing durato circa due anni. È facile capire dunque che al suo interno sono presenti un congruo numero di nuovi pacchetti e novità oltre che diverse nuove funzionalità.

Partiamo subito parlando delle novità introdotte a livello kernel, sicuramente la parte più importante e delicata di qualsiasi sistema basato su Linux. Il kernel incluso nell'ultima versione di RHEL 5 è in versione 2.6.18, che per mantenere una certa compatibilità con le API e le ABI (Application Programming Interface e Application Binary Interface) non cambia mai durante tutto il ciclio di vita del software se non altro per aggiornarsi con nuovi bugfix a problemi di sicurezza o per aggiungere nuove ed importanti funzionalità. Tra le altre cose è ora disponibile il supporto a più hardware rispetto alle versioni precedenti e il supporto per i doppi processori (dual-processor). Considerando che gli sviluppatori Red Hat sono i diretti produttori di patch al kernel è facile intuire che il vostro "cuore" è in buone mani.

Il prodotto viene distribuito in quattro versioni e viene suddiviso in due categorie. La categoria Server include le versioni ES (Enterpise) ed AS (Advanced Platform) mentre la categoria Desktop include il software in versione WS (Workstation) e Desktop.

Per quanto riguarda la versione base della categoria Server, chiamata Enterprise, essa ci pone delle limitazioni sull'uso della virtualizzazione, non più di quattro macchine virtuali, mentre la versione Advanced Platform non pone nessuna limitazione sulla virtualizzazione e sul suo utilizzo oltre a fornire nuove ed importanti soluzioni di storage e di clustering.

Dall'altro lato, la versione base della categoria Desktop, sia in versione Desktop, adatta a tutti i dipendenti di una società, che in versione Workstation, per gli utenti con ruoli più amministrativi, pongono entrambe dei limiti sull'uso della virtualizzazione a quattro macchine virtuali. La virtualizzazione è offerta a livello kernel grazie alla tecnologia di virtualizzazione Xen, già utilizzata in in SUSE Linux Enterprise 10.

Passiamo ora alle tecnologie che secondo la stessa Red Hat verranno completate ed ottimizzate con il passare del tempo, anche se sono già presenti sul sistema. Tutto ciò si riferisce a tutti quei software che sono stati reputati abbastanza maturi da essere utilizzati e testati da tutti gli utilizzatori del sistema ma che non sono ancora del tutto supportati all'interno di quest'ultimo.

Tra questi possiamo inserire Xen per le piattaforme IA64. Il supporto per queste piattaforme verrà probabilmente incluso nella versione Update 1 di RHEL 5. Un'altra tecnologia di questo tipo è sicuramente SELinux. Anche se funziona in modo più che discreto su tutto il sistema non è ancora completamente supportato. Per tutti coloro che hanno un po' di dimestichezza con SELinux capiranno che ogni settimana si possono aggiungere, modificare e rilasciare nuovi miglioramenti alle policy di sicurezza o addirittura rilasciare nuove policy per nuovi pacchetti. Tuttavia, per facilitare il tutto, nell'ultima versione è incluso il nuovo tool di troubleshooting per SELinux: SEtroubleshoot.

Tra i software inclusi riportiamo Gnome 2.16, OpenOffice.org 2.0.4, Evolution 2.8.0 e Firefox 1.5.0.9. La nuova versione è inoltre dotata anche di NetworkManager, che è un "must" per tutti coloro che lavorano viaggiando e si collegano a più reti wireless. Un'altra tecnologia al vaglio degli utenti è Compiz, che permette di avere l'effetto "cubo" sul proprio desktop oltre che a trasparenze ed altri effetti piacevoli alla vista.

Tutti coloro che vogliono considerare l'ipotesi di utilizzare RHEL 5 per la propria infrastruttura di rete e per i propri sistemi possono far riferimento al sito web ufficiale del prodotto. Qui potrete ottenere maggiori dettagli sulle caratteristiche incluse e sui costi del prodotto stesso.

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