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Posizionamento e link out-bound

Ma è vero che i link verso esterni fanno male al pagerank e al posizionamento?
Ma è vero che i link verso esterni fanno male al pagerank e al posizionamento?
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Un link out-bound è un collegamento posto su una pagina verso quella di un altro sito. Altri termini usati sono link esterno e out-link.
Con questo articolo si vuol far luce sul suo impiego in relazione al posizionamento sui motori di ricerca ed in particolare sgombrare il campo da certe ipotesi che ne vedono negativamente l'uso.

Spesso sui forum si leggono post nei quali si afferma che un sito non dovrebbe contenere link verso pagine di altri siti, principalmente per non abbassare il PR. Prima di entrare nel merito degli effetti positivi dei link out-bound, vorrei fare alcune considerazioni a proposito della suddetta credenza.

Inizio col PR (PageRank), il parametro di Google che sulla base della Link Popularity di ogni pagina, ne valuta l'importanza. Secondo molti, il PR non è più fondamentale agli effetti del posizionamento su Google in quanto sostituito dal TR (TrustRank). Se fosse vero che con i link verso l'esterno il valore del PR scende, non dovrebbe essere così negativo apporre tali collegamenti. Se fosse vero, badate.

Che il PR di una pagina scenda in presenza di link verso l'esterno, a sua volta, è una tesi controversa, dato che l'algoritmo esatto di calcolo del valore non è mai stato pubblicato in modo completo. Si tratta, quindi, di un ulteriore motivo d'incertezza, che toglierebbe motivazione alla visione negativa dei collegamenti versi siti esterni.

La diminuzione di PR, comunque, non sarebbe data da una sottrazione di PR diretto (ne ho 6, ne cedo 1, ne resta 5), ma da un riflesso più sottile (anche nell'entità).

Stabilito che una pagina ha un suo PR ricavato dai link che riceve dall'esterno, a sua volta contribuisce al PR delle pagine verso cui ha collegamenti. La quota ricevuta da ogni pagina è dipendente dal numero di link posti sulla pagina che li ospita. Sono le pagine puntate, quindi, ad avere un PR più basso (di una quota infinitesimale, comunque), non quella di partenza.

Le pagine puntate, ad ogni modo, potrebbero avere collegamenti all'indietro verso la prima, collaborando a loro volta al PR di quest'ultima. Ovviamente avendo PR più basso, avrebbero un minor margine di contribuzione. Parliamo, comunque, di quote tipo 0,000001. Anche accettando l'ipotesi di una perdita di PR da parte di una pagina, per la presenza di link verso l'esterno, la quota è bassissima. La domanda, quindi, è: vi sono effetti positivi nell'avere link verso l'esterno, tali da giustificare la perdita di questa piccolissima quota di PR? La risposta è sì e nel proseguo dell'articolo ne indico i motivi.

Attualmente uno dei fattori maggiormente influenti sul posizionamento è l'attinenza dei contenuti testuali alla ricerca fatta dal navigatore.
Ai fini dell'attinenza, grande importanza ha la definizione dell'argomento della pagina e la sua specificità.
Il motore ricava l'argomento di una pagina con varie analisi, tra le quali:

  • verifica della presenza di parole che fanno parte del dominio dell'argomento;
  • ricerca di link verso pagine interne con lo stesso argomento o tema vicino;
  • controllo dell'argomento di eventuali pagine puntate e dei siti relativi;
  • esame delle parole usate negli anchor text dei link in ingresso.

Porre un link ad un sito esterno, quindi, significa fornire al motore altri contenuti di cui valutare l'argomento per porlo in relazione a quello della pagina. La presenza di parole a tema nel testo attivo del link è un ulteriore modo per aumentare la definizione del tema.
Il motore crea dei collegamenti tra i testi presenti sulla pagina e quelli presenti sulla pagina puntata, ampliando il set di chiavi per le quali entrambe saranno individuabili. Se è vero, quindi, che un link farà sicuramente bene alla pagina puntata, occorre riflettere che non si tratta di una donazione senza interesse. Spesso è chi pone il link a riceverne maggiori benefici.

Fornire risorse agli spider dei motori di ricerca

Qual è il maggior patrimonio di un motore di ricerca? I siti. In teoria, più sono, maggiori sono le probabilità di dare ai navigatori elenchi completi ed estesi. Il motore, quindi, ha tutto l'interesse ad ampliare il più possibile il suo archivio, soprattutto di siti di qualità.

Come individua i siti sul web, il motore? Tramite le sue funzioni di segnalazione e mediante i collegamenti letti sulle pagine spiderizzate. Porre link sulle proprie pagine, quindi, significare indicare nuove risorse ai motori, consentendo loro di estendere il patrimonio e diventando di fatto un loro fornitore.

Il motore non può non premiare pagine o siti che gli diano modo di estendere il suo archivio. Sarebbe contro una logica universalmente ritenuta corretta in qualunque settore dell'attività umana.

La presenza di link, inoltre, stimolerà lo spider a passare più frequentemente, per individuare nuovi link ad altre pagine.

Secondo alcune voci, v'è un ulteriore effetto benefico. Una pagina senza alcun link è una foglia di un albero, un punto da cui non si va verso niente altro. Il visitatore che vi arriva può solo leggere e tornare indietro. Una pagina che invece ha altri link, oltre a fornire al visitatore dei contenuti, gli consente di proseguire la sua navigazione alla ricerca di ulteriori spunti, approfondimenti, ecc.

Farsi votare dai visitatori

Secondo le tesi che danno valore alle preferenze ed ai comportamenti dei visitatori agli effetti del posizionamento (ed io sono tra questi), il porre dei link verso siti esterni è importantissimo agli effetti dell'indice di gradimento riscontrato. Una pagina che offra al visitatore la possibilità di avere degli approfondimenti su siti esterni, è una risorsa importante che sicuramente avrà maggiori probabilità di piacere.

Oltre ad approfondimenti, inoltre, vi potrebbero essere collegamenti a temi attinenti a quello centrale, ma solo accennati. Altri collegamenti potrebbero essere a pagine con ipotesi alternative a quanto si afferma, punti di vendita di prodotti inerenti, ecc.

Ad un motore che osservasse, il traffico su questi link parrebbe un fatto positivo per la pagina che li ospita. Se il numero di visitatori che segue i collegamenti fosse alto, si potrebbe assumere che la pagina sia considerata autorevole per quel tema, con evidenti effetti benefici. Per assurdo, persino campagne pubblicitarie basate sull'inserimento di inserzioni e link, potrebbero avere effetti positivi sul posizionamento, in quanto la scelta di buone sponsorizzazioni, se fossero sempre seguite accrediterebbero comunque la pagina che le espone.

Se avete il dubbio su come il motore possa sapere se gli utenti seguono o no i link, vi ricordo le toolbar. Vi segnalo, inoltre, l'articolo Prossima frontiera del posizionamento: farsi votare dai visitatori, nella sezione PRO riservata ai motori di ricerca.

Ovviamente per essere realmente utili, i link devono avere alcune caratteristiche, che nel seguito riassumo.

I link devono essere in HTML col tag href. I link in Flash sono attualmente seguiti dagli spider, ma il loro effetto non è ancora del tutto chiarito. I link in Javascript sono seguiti solo parzialmente.

L'anchor text, il testo attivo dei link, deve contenere una frase che sia a tema col contenuto della pagina puntata. Meglio se gli argomenti della pagina che punta e di quella puntata sono lo stesso o sono vicini.

I link non devono essere posti con la speranza che non siano seguiti, ma, all'inverso, scelti accuratamente per stimolare gli utenti alla visita. Il testo attivo, inoltre, deve essere attrattivo. Occorre ricordare, infatti, che il numero dei visitatori che seguono un link è considerato estremamente positivo dalle tesi che accreditano l'effetto del comportamento degli utenti sul posizionamento sui motori di ricerca.

Evitare accuratamente link verso siti penalizzati, spam-engine o che potrebbero diventarlo. Un controllo periodico sarebbe da effettuare per essere sicuri di quanto si sta raccomandando ai visitatori.

Evitare di mettere troppi link esterni su ogni pagina. Troppi link sono negativi perché:

  • disperdono l'attenzione del visitatore abbassando la percentuale dei click;
  • alzano le necessità di manutenzione;
  • aumentano la probabilità di incappare in siti che si trasformano in modo incontrollato.

Evitare il no-follow

Prima di concludere, vorrei esporvi una tesi che non ho avuto modo di verificare, ma che ritengo estremamente importante.
Mi capita spesso di vedere pagine con link verso l'esterno inseriti con la clausola no follow. Trovo questa pratica errata, soprattutto se fatta sistematicamente.

Nel caso in cui si tratti di una eccezione, si può ipotizzare che il webmaster abbia voluto evitare allo spider di andare verso una risorsa ritenuta dannosa (ad esempio, un sito penalizzato, uno spam-engine, una pagina doppia).

Se la cosa è sistematica, invece, il motore potrebbe pensare:

1. il webmaster non vuole perdere PR;

2. si vogliono indicare siti senza favorirli in termini di posizionamento;

3. si sta tentando di sottrarre risorse al motore stesso.

Tutte le considerazioni sono negative e potrebbero portare a penalizzazione. Ritengo, quindi, che se se un link si pone, deve essere aperto allo spider, salvo casi eccezionali.

Conclusione

Nel posizionamento, come in altre situazione, un comportamento trasparente ed aperto alla lunga paga. Il motore di ricerca non può, nel tempo, non premiare chi gli fornisce risorse, le fornisce ai visitatori.

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