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Elementary OS 0.2 "Luna": la UI al top del mondo Linux

Elementary OS si basa su Ubuntu per offrire all'utente una user experience assolutamente unica: vediamola insieme.
Elementary OS si basa su Ubuntu per offrire all'utente una user experience assolutamente unica: vediamola insieme.
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Elementary OS 0.2, nome in codice Luna, è una delle distribuzioni Linux più trendy, se così vogliamo definirla, del momento. In passato infatti il team di sviluppo ha applicato notevoli patch a GNOME per renderlo un'interfaccia "più gradevole", secondo il punto di vista di questi sviluppatori, ed effettivamente sul file manager Nautilus era stato svolto un lavoro eccellente. Purtroppo, lo sviluppo della distribuzione (Elementary OS) collegata a questi lavori di miglioramento ha subito una battuta d'arresto, per poi ricomparire sotto una veste completamente nuova.

Elementary OS Luna infatti introduce talmente tante novità all'interno del pinguino che già conosciamo, da sorprenderci e, a volte, facendoci rimanere anche un po' male. Quello che voglio dire si comprende esplorando il sistema da cima a fondo, attraverso il redesign e la scrittura di applicazioni dedicate.

Pantheon: la shell grafica di Elementary OS Luna

Appena installato, il sistema offre un'interfaccia grafica di tutto rispetto che mescola innovazione a scelte del tutto riprese da concorrenti come OS X di Apple: questo ci consente di non soffermarci sul substrato (kernel, toolchain), ma di rimanere abbastanza soddisfatti dall'esperienza utente out of the box, che è tra le più buone mai viste, dato che tutto funziona (o perlomeno, nel mio caso è stato così), dandoci allo stesso tempo la sensazione di stare usando un sistema operativo moderno, reattivo.

Figura 1. Pantheon, la shell grafica di Elementary OS Luna
Pantheon, la shell grafica di Elementary OS Luna

Il window manager ci mostra particolari ombreggiature, mentre il pannello superiore è simile sia a GNOME Shell che alla menubar di OS X: possiamo trovare il menu delle applicazioni, il calendario in posizione centrale come in GNOME, il login menu e la tray a destra; tutto come siamo abituati. Al bordo inferiore invece troviamo la dock, ovvero Plank che a sua volta è un fork di Docky, e che ci fornisce un controllo sui processi attivi poco innovativo rispetto a GNOME Shell, ma molto più vicino al concetto di "it just works".

Dialoghi modali

Una cosa che mi ha veramente colpito di Elementary OS Luna è stata la modalità di presentazione di dialoghi modali, che al posto di normali finestre di dialogo disegnano a schermo dei veri e propri frame il cui tasto di chiusura è una "clip", e che permettono varie attività. Il calendario ad esempio fa un uso estensivo di finestre di dialogo modali, per permettere l'interazione con l'utente, e sicuramente non trovarsi di fronte una finestra che ha lo stesso identico aspetto di quella retrostante aiuta la concentrazione, nonché l'usabilità a primo impatto.

Figura 2. Dialoghi modali in Luna
Dialoghi modali in Luna

Configurabilità di Elementary OS Luna

In generale il sistema risulta abbastanza configurabile, anche se l'interfaccia di Elementary OS non è personalizzabile come tanti ambienti desktop a cui siamo abituati: al di là della personalizzazione del comportamento del sistema operativo attraverso i file di configurazione (e per quello potete fare riferimento ai manuali per Ubuntu), Pantheon offre poche possibilità di customizzazione. Quando vi sarete stufati dell'aspetto della UI quindi non potrete farci molto, ma solo "stare a guardare". Molto del codice del Centro di Controllo, anche in questo caso, è preso dal Control Center di GNOME.

Figura 3. Centro di Controllo di Elementary
Centro di Controllo di Elementary

Il comfort di una riga di comando

Un aspetto che mi ha lasciato parecchio sorpreso, in ogni caso, durante tutta la mia esperienza utente, è stato quello della console di comandi predefinita, che fa uso di Bash, e che da quello che ho potuto constatare dovrebbe essere un fork di GNOME Terminal. Il terminale di Elementary OS quindi è Pantheon Terminal, che non espone nessunissima opzione di configurazione grafica. Non mi sono soffermato sulla configurazione del terminale per il mio test, ma in una distro così orientata alla user experience la configurabilità del terminale non dovrebbe essere tarpata in questa maniera solo perché è "roba da nerd".

Figura 4. Il terminale in Elementary OS
Il terminale in Elementary OS

Applicazioni dedicate in Elementary OS

Oltre Pantheon, che di per sé è una bella shell grafica, Elementary OS Luna ha incorporate una serie di applicazioni dedicate che fanno il paio con la user experience che vuole proporre la distribuzione Linux: ci sono delle HIG ben definite e nel pacchetto troviamo sia programmi fork di software originali (quindi patchati) che programmi scritti da zero. È il caso ad esempio di Musica, l'applicazione musicale che dovrebbe sositituire i player musicali Banshee o Rhythmbox e che se la cava abbastanza bene. Ammetto di non essere un utente pretenzioso, ma mi sembra che per essere un music player faccia quello che deve fare, senza troppi complimenti.

Abbiamo poi il Calendario, che come ho scritto prima fa un largo uso degli straordinari dialoghi modali implementati dagli sviluppatori di Elementary OS, e che ci mostra una vista a celle delle nostre giornate, permettendoci un rapido roundup di tutti i nostri appuntamenti. L'editor di testo si chiama Scratch, ed è stato tirato fuori da un fork di Gedit - e per quanto io lo apprezzi, sicuramente è "solo un editor", quindi non ho potuto prescindere dal ripristinare il mio Sublime Text per il lavoro di sviluppo. Se invece dovete solo modificare dei file, va benissimo (come anche vim da console).

Figura 5. Calendario e Files: app dedicate per Elementary OS
Calendario e Files: app dedicate per Elementary OS

Come emulatore di terminale invece abbiamo Pantheon Terminal su cui mi sono espresso precedentemente: non è malaccio, visto che serve solo a dare dei comandi come ogni frontend a Bash, ma mi sarei aspettato uno sforzo in più per quello che concerne la configurazione dell'ambiente di produzione CLI, che nonostante tutti i progressi fatti in usabilità da Elementary e altre distro (nonché altri OS), rimane comunque una parte importante di un sistema Unix per una fetta considerevole di utenza.

Tuttavia, l'applicazione più meritevole di lodi rimane Files, il file manager di Pantheon, che pur essendo un fork di Nautilus (il gestore file di GNOME Shell) si posiziona spanne sopra per usabilità: le patch applicate sono veramente tantissime, e anche lo stile risulta migliore; l'esperienza d'uso è quindi ai massimi livelli, e una volta tanto non ho rimpianto altri file manager (dato che Nautilus e Dolphin non mi piacciono molto come dinamiche di funzionamento).

Affidabilità del progetto Elementary

Arrivati in fondo a questo piccolo viaggio, potremmo dire che Elementary OS è la distribuzione Linux migliore mai vista sino ad ora. Cosa ci ferma dal dire questo? Al di là della poca configurabilità, Elementary è davvero un bel progetto, che però soffre di una mancanza di sviluppatori notevole, e per avere fiducia in una distribuzione Linux non abbiamo solo bisogno di un'interfaccia grafica notevole, ma anche di poter essere coscienti del fatto che se un pacchetto venisse aggiornato durante il ciclo di vita di una release, noi potremmo contare su degli sviluppatori che possano portare l'upstream impacchettato nei repository in poco tempo.

Se questo è vero nel breve periodo dato che Elementary OS Luna si basa ancora su Ubuntu, chissà se sarà vero nel lungo: vedremo altre release di Elementary OS in futuro, adesso che Pantheon è stato stabilizzato? L'avvento di Mir in Ubuntu avrà delle conseguenze su Pantheon? Come pensano gli sviluppatori di affrontare il lavoro che li aspetta, sia per l'introduzione di nuove feature che per quanto riguarda le maintainance release del progetto e di tutte le applicazioni dedicate che hanno scritto? Quali sono i traguardi che si sono preposti?

Sin troppe domande, che purtroppo necessitano di risposte immediate. E finché non potremo avere la certezza che Elementary OS sia un progetto affidabile, non potremo usarla come distribuzione per la produzione.

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