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Check-up del sito: test da effettuare prima di andare online

Cosa controllare prima di presentare il sito al giudizio di utenti e visitatori
Cosa controllare prima di presentare il sito al giudizio di utenti e visitatori
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La fase di test di un sito può risultare lunga e noiosa. Troppo spesso però si perde credibilità per mancanza di dettagli importanti, per errori grossolani del testo, dei contenuti, per minimi bug che potevano essere facilmente risolti se gli sviluppatori si fossero presi la briga di operare qualche controllo. Sembra una sciocchezza, un voler cercare l'errore ad ogni costo ma l'accuratezza è sinonimo di professionalità.

Con questo articolo cercheremo di raccogliere le idee di base per un accurato e possibilmente rapido check-up del sito, da effettuarsi prima che questo vada online.

Test su browser e piattaforme

Premessa: i test vanno effettuati su più browser. Questa operazione va fatta a monte, ben prima del check-up finale perché il rischio è di avere impostato tutto il sito con funzionalità, codice, CSS non standard o non graditi ad un browser piuttosto che ad un altro. Il sito verrebbe dunque visualizzato in maniera completamente diversa da un browser all'altro: testo e immagini spostate, righe troppo poco spaziate, layer sovrapposti. Vediamo a titolo di esempio il sito italiano del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Figura 1 - Screenshot: Sito del Ministero del Lavoro in IE6
Sito del Ministero del Lavoro
Figura 2 - Screenshot: Sito del Ministero del Lavoro in Firefox 1.5
Sito del Ministero del Lavoro

In Fig. 1 troviamo il sito come lo si visualizza con Internet Explorer 6, in Fig. 2 con Firefox 1.5. Notiamo subito che nell'immagine catturata da Firefox, il layer con il logo della Borsa Nazionale del Lavoro si sovrappone al primo menu sinistro (A) e come i caratteri del corpo centrale risultino molto più piccoli rispetto ad Explorer (B).

Il test andrebbe effettuato possibilmente anche su diverse piattaforme. I valori degli schemi di default, infatti, cambiano dalle diverse piattaforme anche nelle implementazioni degli stessi browser.

Fare questo controllo alla fine del lavoro potrebbe significare diventare matti nel tentativo di trovare il comando di codice sgradito fra migliaia di righe corrette, il classico ago nel pagliaio. Nella migliore delle ipotesi dopo avere passato alcune ore a cercare cosa possa aver provocato "il disastro" scoprirete che è una sciocchezza facilmente risolvibile con poche modifiche.

Facciamo un esempio pratico di verifica di errori dovuti a mancato controllo cross-browser.

Se avete deciso di gestire con i CSS il gradiente di una immagine dovrete rassegnarvi al fatto che la gestione di questo effetto è riconosciuta da Explorer e non da Firefox. Per gestire con i CSS la trasparenza di un oggetto (alpha) dovrete invece prevedere il codice in modo che sia Explorer che Mozilla non abbiano difficoltà a visualizzarlo.

Un'altra cattiva visualizzazione potrebbe essere dovuta ad una errata associazione del CSS al tag. Anche questo con una verifica cross-browser a monte può essere facilmente corretto.

Provando sui diversi browser vi accorgerete subito se il codice ha qualcosa che non viene letto correttamente.

Dove effettuare i test di pre-pubblicazione

Evidenziamo un punto molto importante: tutti i test pre-pubblicazione vanno possibilmente eseguiti online su un indirizzo privato. Soprattutto chi sta imparando e si trova da poco a districarsi fra parole e realtà come "lato client", "lato server" tenderà a fare i propri test e le verifiche sul proprio pc dimenticando che alcune funzionalità, come ad esempio i form, i guestbook, le gallerie fotografiche, tutto ciò che ha codice più complesso del semplice HTML, ha bisogno di trovarsi sul server per girare correttamente.

Bisogna tenere conto però che non sempre questi test sono sicuri al 100%. Basta infatti che sul server ospitante sia presente una versione diversa del software e come conseguenza qualcosa potrebbe non funzionare correttamente.

Per essere sicuri di ciò che si andrà a consegnare al cliente il sito va pubblicato esattamente sul server dove andrà poi a risiedere. L'ideale è non utilizzare l'indirizzo principale in modo che i "work in progress" non siano visibili al pubblico ma solo agli addetti ai lavori.

Check visivo: una occhiata e tanti problemi in meno

Dopo aver avuto cura di non scrivere codice fantasioso e dopo aver predisposto il terreno per i test sul server di destinazione, il primo e più semplice controllo da operare è il test visivo.

Uno sguardo generale a tutte le pagine e sottopagine sarà già sufficiente a rilevare collegamenti interrotti a immagini, rollover che non funzionano, Javascript che creano disagi, mancanza di coerenza cromatica fra le pagine. Basterà tenere gli occhi aperti e lasciare scorrere il mouse su tutta la pagina.

Anche questo punto come il precedente potrebbe sembrare scontato eppure moltissime volte mi è capitato, e sarà capitato a tutti coloro che navigano con una certa assiduità, di navigare in un sito che non carica alcune immagini o in cui il menu visuale è privo delle immagini grafiche perché il collegamento alle stesse non funziona.

Un altro test da effettuare "a occhio" è il controllo della visualizzazione del sito a diverse risoluzioni. Si sta ormai attestando come risoluzione standard quella dei 1024x768 pixel, anche perché la maggior parte dei nuovi monitor LCD non supporta una risoluzione inferiore. Tuttavia non bisogna ignorare che ancora molte persone mantengono la risoluzione dello schermo a 800x600 e che la grafica pensata per una più alta risoluzione potrebbe non visualizzare correttamente parti importanti per la navigazione del sito.

Check funzionale

Bisogna testare tutti i link, aprire i file scaricabili, verificarne il download, la corretta apertura del file etc. Questa fase può davvero essere molto lunga se il sito è denso e ricco di sottolivelli ma bisogna procedere in maniera sistematica pagina per pagina.

Oggi sono disponibili una vasta gamma di software che seguono tutti i link del nostro URL e scoprono se ci sono collegamenti interrotti. In genere alla fine viene creato un rapporto dettagliato in cui sono riportati tutti gli errori e tutte le pagine in cui questi errori sono presenti. Ci sono programmi a pagamento e gratuiti di questo genere e alcuni permettono anche di seguire i collegamenti Javascript. Questo tipo di cercatori sono anche inclusi ad esempio in Dreamweaver. Ottime risorse si trovano comunque anche online, una per tutte lo strumento di controllo messo a disposizione dal W3C (http://validator.w3.org/checklink).

È fondamentale naturalmente testare anche il funzionamento dei form, verificare tutti gli indirizzi e-mail associati, controllare che le e-mail giungano effettivamente a destinazione, controllare che non ci siano problemi nell'uso di newsletter, mailing list, forum e a tutte le funzionalità che avrete implementato dalla più semplice alla più complessa.

Particolarmente importante se si tratta di un sito e-commerce è il controllo sul carrello. Controllare che il software gestisca più prodotti diversi, più quantità di uno stesso prodotto, che sommi correttamente i costi, che calcoli correttamente pesi e trasporto, che non si blocchi tutto nel passaggio da una lingua ad un'altra.

Se il sito ha un back-office anche quello va accuratamente controllato. Non bisogna infatti tenere conto solo dell'utente che fruirà il sito come visitatore ma anche del nostro cliente utilizzatore. Se testassimo tutto il front-office ignorando il back office dopo nemmeno un giorno dalla consegna al cliente ci ritroveremmo sommersi da telefonate su piccoli bug, malfunzionamenti e quant'altro.

Con un accurato testing le telefonate di protesta o di richiesta correzioni varie perverranno ugualmente ma in misura certamente inferiore.

Check dei contenuti

I contenuti di un sito, espressione dell'immagine dell'azienda, devono essere più che perfetti. Niente errori ortografici o grammaticali. I testi andrebbero controllati nel momento stesso della stesura, meglio ancora una ulteriore rilettura qualche giorno dopo, a mente fresca per evitare che pur leggendo il testo alcuni errori vengano ignorati automaticamente dalla mente affaticata dal lavoro di scrittura e rilettura, riguardando sempre gli stessi passaggi per ore o magari giorni.

Bisogna inoltre e soprattutto rileggere attentamente tutti i testi una volta che questi siano stati impaginati nel sito web. Molti errori infatti possono verificarsi nella fase di trasferimento dal documento di testo alla pagina web. Al momento del copia-incolla finale del testo possono smarrirsi capi lettera o chiusure di parole, punteggiatura e spazi.

Rileggere nuovamente tutto è d'obbligo per accertarsi che non si verifichino errori, indici di inaccuratezza e negligenza. Specialmente giunti a questa fase conclusiva è utilissimo creare un gruppo di lavoro esterno, che non abbia partecipato alla realizzazione e che dunque non avrà avuto continuamente sotto gli occhi il progetto. Ognuno, effettuando test su macchine diverse ed in autonomia, potrebbe notare difetti diversi che non erano emersi in precedenza.

Conclusioni

Il controllo prima della esposizione al pubblico di un sito è essenziale per la riuscita dello stesso e per la credibilità di chi si rappresenta attraverso il web. Errori grossolani possono veramente essere causa del fallimento degli obbiettivi di un sito soprattutto ove questo voglia farsi portavoce di una immagine di attenzione, accuratezza e integrità.

Sono proprio questi gli elementi che contribuiscono alla realizzazione di un sito senza errori con l'aggiunta di un po' di passione per quello che si sta creando e che si vuole veder riuscire al meglio.

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