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5 distribuzioni Linux ideali per i laptop

Linux: 5 distribuzioni che per le loro caratteristiche sono particolarmente adatte all'installazione e all'uso su laptop
Linux: 5 distribuzioni che per le loro caratteristiche sono particolarmente adatte all'installazione e all'uso su laptop
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Chi usa un computer portatile ha esigenze peculiari rispetto a chi lavora su un Desktop. Tra queste ultime possiamo citare per esempio gestione efficiente dell'alimentazione, kernel e firmware aggiornati per il Wi-Fi, il touch-pad e le GPU ibride, cicli di update prevedibili (o rolling release se si preferisce disporre sempre dell'ultima versione realizzata) e, non ultimo, un ecosistema software che funzioni in modo adeguato anche sugli schermi che presentano una risoluzione elevata.

Nel corso di questa breve rassegna prenderemo in considerazione cinque distribuzioni che rispondono ai requisiti citati in precedenza. Sono state escluse deliberatamente alcune delle più note "celebrità" del mondo Linux, si pensi a soluzioni come Ubuntu, Fedora o Linux Mint per dare spazio a dei progetti che, ad oggi, hanno dimostrato di sapersi ritagliare un ruolo di primo piano sui notebook.

Manjaro Linux

Manjaro porta la potenza di Arch in un formato che potremmo definire più user-friendly. Troviamo quindi l'installer grafico Calamares, i profili hardware automatici (mhwd) e repository testati a cadenza settimanale. L'ultima major release, 25.0 "Zetar" è disponibile con Plasma 6.3, GNOME 48 e XFCE 4.20, oltre al Kernel 6.14 di base ottimizzato per le CPU Intel Core 14-gen e Ryzen 8050U.

In ambiente laptop tutto questo si traduce nel riconoscimento immediato di touch-pad, webcam, gestione della luminosità e supporto "out of the box" alle schede Wi-Fi e Bluetooth più recenti. Grazie al tool TLP pre-installato e ai profili "Performance/Battery" di Manjaro Settings Manager si può passare facilmente da prestazioni molto elevate alla modalità risparmio energetico con un clic. La presenza di btrfs con sub-volumi attivi di default supporta inoltre la generazione di snapshot automatici. Quindi, se un aggiornamento rolling non risulta convincente, in appena 30 secondi si ha la possibilità di tornare alla versione precedente dal menu di GRUB.

openSUSE Tumbleweed

Se si desidera la stabilità di SUSE ma non si vuole aspettare un ciclo LTS è possibile scegliere Tumbleweed, rolling release che ha integrato di recente il kernel 6.14.5 correggendo, fra le altre cose, il LED muto sugli HP ProBook e migliorato lo scaling delle CPU Intel P-series per ridurre il rumore delle ventole in modalità silenziosa.

openSUSE è una soluzione ideale sui laptop per tre motivi. Il primo è YaST, un centro di controllo da cui si possono regolare partizioni, servizi e rete senza dover utilizzare il terminale. Il secondo è btrfs con snapper pre-configurati con cui ogni transazione zypper dup crea uno snapshot. Se qualcosa va storto si può effettuare il rollback da GRUB o direttamente da YaST. Il terzo ed ultimo riguarda il tooling power-profiles-daemon e i profili "balanced" e "power-save" integrati in GNOME e Plasma che dialogano senza particolari incompatibilità con auto-cpufreq.

Il risultato di tutto ciò è un livello di autonomia per molti versi comparabile alle distribuzioni "classiche" ma con un parco software aggiornanto. Si tratta quindi di un compromesso ideale fra un approccio cutting-edge e la tranquillità in fase di utilizzo.

Solus

Si tratta di una distribuzione indipendente che non deriva da Debian, Arch o altre soluzioni note per la realizzazione di derivate. Solus segue un modello curated rolling, questo vuol dire che si aggiorna di continuo ma con package promossi come "stable" solo dopo l'esecuzione di test interni. L'ultima ISO, 4.7 "Endurance", porta con se il kernel 6.12 di base, Mesa 24 e Budgie 11 con Wayland. Ciò oltre a un installer rinnovato che propone dei controlli granulari sul partizionamento LUKS-LVM.

Su notebook la leggerezza di Budgie, che è scritto in GTK ma con panel e Raven personalizzabili, rappresenta un vantaggio non indifferente. Occupa infatti non più di 700 MB di memoria RAM "a freddo" e integra applet per la batteria e un indicatore di luminosità funzionanti fin da subito. Solus include il Linux Vendor Firmware Service di default, così gli update del BIOS del ThinkPad arrivano via fwupd insieme alle patch di sicurezza. Per chi è alla ricerca di un buon livello di produttività anche offline il Software Center fornisce Flatpak out-of-the-box senza dover ricorrere alla riga di comando.

elementary OS

Basata su Ubuntu 24.04 LTS ma con un'identità propria, elementary OS si concentra soprattutto sul coerenza visiva, privacy e autonomia. La release 8.0 è stata seguita dall'update 8.0.1 che migliora il funzionamento di Secure Session, la sandbox per la condivisione di webcam e microfono, e introduce una Dock ridisegnata con multi-monitor "intelligente".

elementary è particolarmente indicato per l'utilizzo in mobilità per via della particolare attenzione ai dettagli. Troviamo infatti animazioni a 60 fps (eventualmente disattivabili), supporto allo scaling HiDPI automatico, integrazione power-profiles-daemon con indicatore visivo nella Wing-panel e app "First-party" (come per esempio "Mail", "Calendar" o "Music") ottimizzate per ridurre i wake-ups delle CPU.

In fase di test su un Dell XPS 13 9340, si guadagnano dai 45 ai 60 minuti di autonomia rispetto a GNOME "vanilla". Con AppCenter si può infine installare Flatpak verificati senza perdere lo stile Pantheon.

Garuda Linux

Per chi desidera un livello di prestazioni molto elevato o un "gaming laptop" basato su Linux Garuda potrebbe rivelarsi la risposta più appropriata. Poco tempo fa il team del progetto ha lanciato la nuova spin "Mokka", variante KDE in tema "Catppuccin" pensata come controparte zen del coloratissimo Dr460nized.

Sotto il cofano troviamo Arch ma con alcune ottimizzazioni particolarmente aggressive. Abbiamo quindi un kernel Linux zen (ottimizzato per il desktop), zram abilitato, auto-cpufreq e ananicy-cpp per il task scheduling. Nella Dr460nized "Gaming Edition" la community segnala framerate superiori a Windows su GPU RDNA3 con setup zero-click grazie a Proton, Heroic Games Launcher e driver mesa-git.

Per quanto riguarda nello specifico i laptop, Garuda fornisce un pannello "Performance vs Powersave" nel Garuda Assistant e widget KDE per monitorare temperature e TDP (Thermal Design Power) in tempo reale. Con btrfs e tuned preset "Laptop-Battery-Powersave" si recuperano dal 5 all'8% di autonomia senza sacrificare il boost quando inserisce l'alimentatore.

Conclusioni

uno dei veri punti di forza dell'ecosistema Linux è la grande disponibilità di scelta. Si ha la necessità di una rolling "pronta all'uso"? Manjaro potrebbe essere la distribuzione più indicata. Si referiscono snapshot atomici e YaST? È possibile optare per openSUSE Tumbleweed. Si cerca un'esperienza utente improntata alla leggerezza? Solus è la soluzione da valutare. Si ha bisogno di un desktop che possa garantire una lunga durata della batteria? Meglio non ignorare elementary OS. L'obbiettivo è quello di spremere al massimo GPU e refresh? Garuda è una delle distribuzioni da provare.

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