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Windows vs Linux: criteri per la scelta

Un confronto tra Windows e Linux alla luce del nuovo corso di Microsoft a favore delle soluzioni Open Source.
Windows vs Linux: criteri per la scelta
Un confronto tra Windows e Linux alla luce del nuovo corso di Microsoft a favore delle soluzioni Open Source.
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La due community di Windows e Linux sono state per anni rivali, si tratta di uno scontro che va oltre le feature dei due ecosistemi e riguarda anche questioni di etica commerciale, soprattutto considerando le passate posizioni di Microsoft nei confronti del mondo open source. Oggi la situazione è radicalmente cambiata e con l'ingresso di Redmond nella Linux Foundation e nell'Open Invention Network si può dire che l'azienda di californiana sia ormai una paladina del software libero.

Una volta superate le diatribe etiche, più o meno giustificate, oggi vorremo analizzare le differenze che intercorrono tra i due ecosistemi. Perché un'azienda dovrebbe scegliere Windows o, in alternativa, una distribuzione Linux per la propria infrastruttura informatica?

Sicurezza

Uno dei più comuni stereotipi su Windows riguarda i il livello di sicurezza garantito. Effettivamente per decenni Windows è rimasto un sistema relativamente insicuro, ma a partire da Windows 10 Microsoft ha deciso di investire pesantemente nei protocolli per migliorare questo aspetto.

Tuttavia sudo su Linux rimane ancora oggi una soluzione ottimale per quanto riguarda la divisione dei permessi utente e la gestione dell'accesso alle risorse, inoltre le distribuzione Linux offrono degli store software sicuri ed affidabili dove reperire applicazioni in modo semplice e generalmente più sicuro rispetto ai pacchetti .exe di Windows sparsi per la rete.

Lo store di Microsoft è stato notevolmente migliorato negli anni, ma gli utenti Windows sono talmente abituati ad installare i programmi scaricandoli da siti web di terze parti che spesso ignorano l'alternativa di Redmond.

Altro fattore da non dimenticare riguarda la diffusione dei container. Progetti come Docker e Kubernetes hanno portato Linux su ogni piattaforma software esistente. Linux continua a dominare non solo il mercato server, ma anche quello dello sviluppo software. Microsoft stessa ha deciso di implementare WSL (Windows Subsystem for Linux) in Windows 10, cosi da assicurare una piena compatibilità con Docker e con i programmi per la Bash Linux.

In questo modo Linux ha fatto il suo ingresso nei PC di milioni di utenti Windows. I container Linux possono avviare software completamente isolato dal resto del sistema, rendendo quindi l'esecuzione di programmi sconosciuti notevolmente più sicura su tutte le piattaforme che supportano Docker o progetti orientati ai container.

Compatibilità

Uno dei fattori che influenza maggiormente la scelta di un sistema o di un altro è la compatibilità hardware/software. Su questo versante ancora oggi il sistema di Microsoft, grazie all'enorme diffusione di Windows, è molto avanti rispetto ad una comune distribuzione Linux.

Di base non esistono configurazioni hardware che non funzionano su Linux, ma le performance possono variare anche di molto in favore di Windows, questo perché i produttori hardware investono maggiormente nello sviluppo di driver e firmware specifici per quest'ultimo, mentre le distribuzioni Linux si affidano agli interventi della community o magari a driver che arrivano anche diversi mesi dopo il rilascio della controparte di Windows.

Dal punto di vista della compatibilità software la situazione è però molto migliorata. Ad esempio su Linux è finalmente possibile reperire dei software di video-editing professionali, ma la suite Adobe è ancora esclusiva di Windows e MacOS. Per quanto riguarda il gaming, grazie all'interesse di Valve possiamo trovare diversi titoli tripla A disponibili già al lancio anche per Linux e, negli anni, le performance dei driver Nvidia, AMD ed Intel sono migliorate notevolmente proprio grazie a Steam.

Discorso diverso per i software medici o i gestionali delle pubbliche amministrazioni che, per precise scelte dei produttori, rimangono legati a Windows in quanto piattaforma più diffusa.

Privacy

Se siete un'azienda o un singolo utente particolarmente interessato alla propria privacy in Rete è innegabile che un sistema operativo libero e aperto sia la scelta migliore. La community open source non ha interesse infatti per i dati dell'utenza e, essendo il codice sorgente disponibile a tutti, di base è impossibile che si possano annidare software spia in un programma open source senza che lo si venga a sapere nel giro di poche ore.

Lo stesso Linus Torvalds ha fatto capire di aver rifiutato di collaborare con l'NSA, l'agenzia di sicurezza statunitense infatti era interessata ad inserire delle backdoor nel kernel Linux, ma il "dittatore benevolo" ha declinato la richiesta. Dunque di base Linux e il suo ecosistema sono molto più rispettosi della privacy dell'utente rispetto a qualsiasi altra alternativa proprietaria.

Le distribuzioni Linux, inoltre, sono dotate di sistemi di criptazione dei dati con algoritmi sempre aggiornati che garantiscono un'inviolabilità davvero elevata.

In conclusione a seconda delle varie esigenze o del contesto lavorativo sarà più efficiente avere un PC con una distribuzione Linux oppure con Windows. Non esiste il sistema perfetto, entrambi gli ecosistemi presentano vantaggi e svantaggi che ogni utente dovrebbe conoscere e tenere in considerazione prima di scegliere un sistema di riferimento.

Via Make Tech Easier

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