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Linee guida per un CMS casalingo: il progetto

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Se non volete utilizzare soluzioni già  pronte per il content managing e siete attirati dalla sfida di creare un vostro CMS, può essere utile avere a portata di mano una serie di regole in grado di facilitare il lavoro di sviluppo.

Le linee guida di cui parlerà si basano sulla mia esperienza lavorativa, per questo motivo non sono di certo né vincolanti né inopinabili; sono semplicemente dei consigli che spero possano tornare utili.

Dato che il discorso non è breve, lo distribuirà in più post dedicati ai diversi aspetti dello sviluppo.
Questa volta parleremo dei presupposti di base che elencherà, premettendo da subito, che sicuramente qualche punto verrà  dimenticato, i contributi nei commenti possono essere quindi preziosi per integrare l'argomento con utili risorse.

Detto questo, credo che dei buoni presupposti per la creazione di un CMS casalingo siano riassumibili nelle seguenti voci:

  • l'applicazione deve essere realizzata in un linguaggio ben supportato: in questo caso credo che PHP sia la soluzione ideale: permette di contare su un manuale di riferimento che pochi altri linguaggi mettono a disposizione, è semplice trovare aiuto in caso di problemi, non è difficile reperire dell'hosting adeguato. ASP lentamente scompare, Ruby on Rails non è ancora abbastanza diffuso, Java è complesso quindi la scelta è quasi obbligata;
  • l'applicazione deve essere riutilizzabile: quello che vogliamo creare è un CMS, deve essere in grado di gestire contenuti indipendentemente dalla loro tipologia e dall'argomento trattato; è necessario quindi che sia dotata di un buon sistema di gestione delle categorie e delle sottocategorie, che integri un editor visuale personalizzabile con supporto per la gestione dei file, che consenta l'amministrazione anche ad un utente non sviluppatore e che possa essere facilmente integrata nei template;
  • l'applicazione deve separare il codice dinamico dal markup HTML: torniamo quindi al discorso della riutilizzabilità . Meglio pensare subito ad una soluzione basata su un template engine collaudato e supportato, Smarty può essere un buon esempio.
  • l'applicazione deve essere in grado di generare pagine già  ottimizzate: deve essere possibile gestire nel modo migliore i metatag ma anche elementi non secondari per il SEO come gli attributi dei link e le URL. Meglio pensare subito ad una struttuta delle querystring che consenta la riscrittura;
  • l'applicazione deve interfacciarsi ad un database: utilizzare un flat file come strumento di memorizzazione può essere comodo, ma pone dei limiti dovuti alla mancanza di una struttura di relazione tra i contenuti. MySQL non è necessariamente la soluzione migliore, ma è sicuramente una delle più diffuse e supportate.

Questo per quanto riguarda il progetto iniziale, al momento non abbiamo ancora scritto una sola riga di codice, ma presto passeremo all'azione.

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