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Red Hat pubblica la mappa dell´Open Source

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Red Hat e il Georgia Institute of Technology (Georgia Tech) hanno pubblicato i risultati di una ricerca statistica che mira ad analizzare il "livello di penetrazione" dell´Open Source nei paesi più industrializzati. I dati finali sono stati organizzati in modo tale da poterli consultare anche interattivamente utilizzando una "mappa virtuale" del mondo, e scorrendoli per singolo paese.

Lo studio prende in considerazione alcuni fattori: interessamento dei governi, politiche di ricerca, numero di certificazioni Red Hat, utenti Red Hat Linux registrati, volume di discussioni sull´open source, utilizzatori Internet, e così via. Utilizzando questi dati è possibile ricavare per ciascun paese una fotografia dell´apprezzamento e dell´utilizzo dell´Open Source, nonché una previsione di crescita.

Red Hat ha anche stilato una classifica finale assegnando a ciascun paese un punteggio. Spuntano fuori due dati abbastanza interessanti.

La prima notizia positiva è che l´Europa risulta essere il continente più attivo. Le prime tre classificate sono proprio delle nazioni europee, e nell´ordine dalla prima in poi: Francia, Spagna e Germania.

La seconda notizia è che il Bel Paese, l´Italia, si classifica all´undicesimo posto, il che guardato in ottica "mondiale" è una bella soddisfazione.

Gli Stati Uniti, la nazione in cui risiedono la maggiorparte delle industrie e delle fondazioni Open Source, si classificano solo al nono posto.

Classifica finale a parte, lo studio rivela un aspetto importantissimo: "l´Open Source è una realtà economica e sociale oramai consolidata".

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