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No-code platform, quando l'IT fa a meno degli sviluppatori

No-code platform, quando l'IT fa a meno degli sviluppatori
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All'inizio dell'era informatica i computer erano enormi macchianari, accessibili solo a personale estremamente qualificato. Oggi il settore IT è enormemente diverso e praticamente tutti hanno dei computer nelle tasche che svolgono funzioni molto complesse, anche grazie alle infrastrutture di cloud computing. Questo tipo di piattaforma ha cambiato il mercato IT, permettendo alle imprese di accedere a infrastrutture complesse a costi ridotti, rendendo accessibili applicazioni e servizi che fino a pochi anni prima erano appannaggio delle software house più strutturate.

Tali piattaforme si stanno ora evolvendo verso un modello chiamato no-code platform o low-code platform. Ovvero piattaforme che funzionano senza che l'utente debba sviluppare codice, o scriverne solo una minima parte, per ottenere un servizio o una determinata funzionalità software.

In passato abbiamo visto come i linguaggi a basso livello, ovvero quelli più vicini al linguaggio macchina, siano via via stati sostituiti, se si esclude la programmazione di base dell'hardware, con linguaggi ad alto livello, ovvero quelli più simile al linguaggio umano.

Oggi il settore enterprise infatti opera principalmente con linguaggi come Java o Python, solo le aziende che producono SoC o hardware di vario genere si affidano a linguaggi come assembly o fortran. Il prossimo step evolutivo previsto è il passaggio alle no-code platform ovvero ambienti dove è possibile realizzare un sistema di servizi e applicativi senza scrivere nuovo codice.

In realtà il codice per la "macchina" verrà sempre scritto, l'utente però potrà farlo non più imparando linguaggi di programmazione ma tramite un sistema di visual interface. Queste interfacce utente permetteranno di realizzare applicazioni per le varie piattaforme cloud che non avranno nulla di diverso dalle classiche applicazioni sviluppate nel mondo tradizionale.

Un sistema di questo tipo permetterà dunque di bypassare il processo di sviluppo dell'applicazione come lo conosciamo oggi. Dunque verrà eliminato il processo di scrittura del codice e di progettazione con il cliente. Di solito vengono effettuate lunghe interviste col committente per capire esattamente cosa desidera e come vuole che determinate feature vengano implementate, in una no-code platform questo non è più necessario perché è il cliente stesso a progettare la propria applicazione su una piattaforma cloud. Non si presenterà nemmeno il problema del deploy e dell'aggiornamento degli applicativi.

Oggi ci sono varie compagnie che stanno sviluppando sistemi cloud simili e li stanno già testando con alcuni clienti. In passato creare un team di sviluppo e mettere su un infrastruttura che garantisse il mantenimento e l'aggiornamento del software era molto costoso e solo le aziende più dotate economicamente potevano sopportare tali costi, ma con le no-code platform le cose potrebbero cambiare radicalmente. Già solo con i servizi cloud c'è stato un forte abbattimento dei costi e le visual interface elimineranno anche il bisogno di assumere sviluppatori interni per gestire la piattaforma e lo sviluppo dell'applicazione.

Le visual interface molto probabilmente verranno anche integrate con sistemi di machine learning e di intelligenze artificiali, in modo da creare applicazioni e servizi, magari in modo completamente automatico, che si adattino al meglio alle esigenze di una determinata azienda. Nei prossimi anni si attendono diverse rivoluzioni del settore IT che molto probabilmente muteranno il mondo dell'informatica per sempre.

Via inc.com

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