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Ma il benchmark vale la candela?

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Spesso ci si ritrova a leggere articoli, più o meno interessanti, che portano alla luce benchmark sui vari software esistenti: confronti tra strumenti per il frontend ( MOOtools vs jQuery ), RAD per PHP ( Symfony, Zend Framework, FLOW3, Agavi ) e database engines.

Troppo spesso però ci dimentichiamo che i risultati di questi confronti lasciano il tempo che trovano poiché, senza applicazioni e contesti reali, è difficile doversi prendere il compito di valutare un software in base a dei tempi di esecuzione.

Se prendiamo ad esempio Symfony2, possiamo notare che, in ambiente di sviluppo, è un framework molto lento, zoppicante oserei dire: tutto cià, però, va raffrontato al fatto che logger, debug e auditing vengono ovviamente amplificati negli ambienti di testing e development, concetto che, per esempio, un altro "framework" come la Joomla! Platform non ha nemmeno.

In aggiunta, se non fossimo soddisfatti di quanto detto (in fondo non abbiamo parlato di ambienti di produzione), Symfony2 implementa ESI, uno standard per il caching server-side che rende i propri applicativi molto pesanti se non si utilizza un processore di edge side includes: di contro, però, ESI è una tecnica fenomenale per aumentare scalabilità  e prestazioni dei propri applicativi web, inventata da Akamai ed Oracle nel 2001, che rende gli applicativi che la utilizzano delle vere e proprie schegge sul protocollo HTTP.

Quando invece si parla di performance del frontend vero e proprio, dovremmo, invece che concentrarci sul problematiche di velocità  connesse alle librerie scelte, soffermarci su alcuni degli aspetti basilari dell'ottimizzazione client-side, come illustrano nella loro presentazione Don't touch the slow parts Federico Galassi e Francesco Fullone.

Per questi, e per altri motivi connessi, vi inviterei ad abbandonare la tradizionale idea del benchmark come buon punto di partenza per la propria analisi sulle piattaforme esistenti, e vi consiglierei di dedicare maggiore attenzione sull'aspetto RAD, la solidità  e robustezza del software che vorreste utilizzare.

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