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Considerazioni sulle pratiche di sviluppo emergenti nel campo delle applicazioni web.
Considerazioni sulle pratiche di sviluppo emergenti nel campo delle applicazioni web.
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Esiste un segreto per creare applicazioni web di successo? E se esiste, potrebbe consistere nella passione che si impiega nel loro sviluppo? E da dove può scaturire questa passione se non dal fatto di lavorare su una cosa che serve prima di tutto a noi?

Di questo e in generale di certe tendenze in atto nello sviluppo di applicazioni web parla in due post Joshua Portman sul blog di User Interface Engineering. Il primo intervento è Web App Trends: Fast Iteration, il secondo Web App Trends: Users as Developers.

Se li ho letti con interesse è perché ci ho ritrovato concetti espressi un po' di tempo fa da Dan Hill in un articolo splendido e che consiglio a tutti di stampare e leggere con attenzione: Adaptation, Personalisation and 'Self-Centred' Design.

Nel secondo post di Portman si citano quattro esperienze di applicazioni nate da un bisogno reale di chi le ha sviluppate e che poi si sono rivelate utili per tanti altri e pertanto di successo. Il caso più celebre è forse quello di Basecamp, ma è noto che anche le origini di del.icio.us sono quelle di un prodotto nato per risolvere una specifica esigenza del suo creatore (è quello che Dan Hill chiama 'Self-Centred Design'). La conclusione di Portman è che questa commistione di ruoli, sviluppatore e insieme utente, è un elemento chiave per il successo di certe applicazioni, che si distinguono immediatamente da quelle concepite tenendo come target una generica e astratta utenza di cui si presume di conoscere tutte le esigenze.

In tutto il processo di sviluppo, poi, è cruciale il ruolo dei primi utenti (quelli bravi li chiamano early adopters), quelli che condividono gli stessi problemi e che con i loro contributi possono risultare decisivi nel migliorare un servizio. Molte di queste applicazioni, infatti, vedono la luce in una forma tutt'altro che compiuta e in certi casi vengono addirittura modificate e migliorate più volte nel corso dello stesso giorno, con funzionalità  messe online, poi eliminate, e magari riproposte sotto una veste diversa in seguito al feedback di chi le utilizza (purtroppo non trovo il link ad un vecchio post degli sviluppatori di Flickr che descrivono bene il clima all'interno del team nelle prime settimane seguite al lancio del prodotto).

Rispetto a questo aspetto, Portman ha allargato la discussione in un successivo articolo: The Freedom of Fast Iterations.

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